Capitolo 8

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Hanno bussato, non avevo la minima idea di chi fosse. Aprii la porta

-Ciao Katie.- Era Steve. Mi ero totalmente dimenticata che oggi avevamo l'appuntamento per finire la relazione. Cavolo!

-Ciao-

-Non dirmi che ti eri scordata dell'appuntamento?-

-Eh già!- Arrossii

-Ah bene signorina Katie iniziamo proprio male- Disse imitando la voce del professore. Scoppiai a ridere.

-Come mai oggi sei così di buon umore?- è vero, oggi sono diversa..

-Boh, sarà perché ho iniziato il corso di musica-

-Ah veramente? Io invece mi sono inscritto al corso di Psicologia.- Rimasi perplessa.

- Perché, sei pazzo?- scoppia a ridere.

-Hahahaha, no. Chi va al corso di psicologia non è deve essere a forza pazzo. La si parla e si risolvono i problemi condividendoli con gli altri e trovando una soluzione insieme.-

-Ah okay.- Era figo questo corso, volevo andarci anche io

-Bene iniziamo a studiare.- Disse

-Si giusto!-

Studiammo per ben tre ore, finimmo presto..

-Si, si, okay mamma, vedo che posso fare- Era al telefono con la madre e se non ho capito bene lo veniva a prendere alle 20.00. Erano ancora le 18.00

-Mia madre ha avuto un incidente ed è dovuta andate in ospedale, mi sta venendo a prendere mio padre solo che ci metterà un po' perché è a lavoro.-

-Mi dispiace per tua madre.-

-Tranquilla, non è niente di grave. Se ti do fastidio vado a leggere qualcosa in biblioteca.-

-Si, andiamo vengo anche io che devo riordinare tutti i libri che non ho riordinato questa mattina..-

Arrivati alla libreria lui prese un libro dallo scaffale di fantascienza. Io non potevo dargli retta, ero troppo impegnata a mettere in ordine la biblioteca.

-Finito. Sono le sette. Vediamo che sta facendo Steve!-

Andai da lui, mi sembrava scortese non dargli retta, era comunque mio ospite. Ma comunque non potevo nemmeno lasciare i mio lavoro per lui.

-Che leggi?- Lo sorpresi di spalle mentre lui leggeva.

-Sei pazza? Mi hai fatto spaventare!-

-Hahahahhaha- sorride.

-Si chiama Lotte Spaziali-

-E di che parla?- Lo sapevo di cosa parlava ma volevo metterlo alla prova

-Di una lotta tra alieni e umani-

-Bravo!-

Ha chiuso il libro, che vuole fare adesso?

-Mi parli un po' di te, non so nulla eppure ti conosco da un mese. So soltanto che lavori qui e che ti chiami Katie.-

-Non è vero. Sai anche che abito qui e che vivo con mia zia e mia nonna.-

-Giusto, e i tuoi genitori dove sono?-

-Non ci sono-

-E dove sono?-

Per fortuna arrivò mia zia:

-Katie tesoro, sono appena entrati dieci ragazzi, vai a vedere che stanno combinando e se mettono qualche libro fuori posto!-

-Si zia. Scusa, torno subito- Dissi rivolta verso Steve

Avevano messo tutto sotto sopra quelle pesti. Dovevo mettere tutto in ordine. Passarono dieci minuto. Qualcuno mi girò da un braccio, era Steve.

-Dove ti eri cacciata?-

-Scusa, è che quelle pesti hanno messo tutto sotto sopra e adesso sto aggiustando tutto- Dissi mentre continuai a rimettere a posto tutto con molta velocità.

-Aspetta, ti aiuto io- Prese un libro e lo mise apposto in uno scaffale in alto dove io non riuscivo ad arrivare

-Signorina Katie, sei molto bassa!-

-hahahahh ma non fare lo scemo- Gli tirai un pugno sulla spalla.

-Sono le 19.20, che facciamo adesso?- chiesi. Mi prende per una spalla e mi batté contro uno scaffale.

-Rispondi alla domanda di prima.- Oddio.

-Cioè?-

-Non fare finta di niente-

Cadde un libro, lo presi

-Guarda che bello questo libro!!-

-Ehi, Katie.-

-Figoo, ci sono anche le immagini dentro-

-Katie.-

-Guardaa un orsacchiotto-

-Dove sono i tuoi genitori?- Cazzo non sapevo più che dire.

...

-Fra





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