3

501 40 4
                                        

Stranamente da tutte le altre mattine londinesi, le nuvole non occupavano il cielo, lasciando il sole libero di brillare.
Fu proprio un suo raggio che, andandosi a scontrare con il mio occhio ancora chiuso, mi fece svegliare.

Aprii gli occhi piano non ancora abituata a tutta quella luce.
Quella mattina avevo deciso che sarei restata a casa dalle lezioni, di nuovo.
Mi rigirai nel letto caldo fino a quando trovai la figura di Calum stesa di fianco a me, già sveglio e intento a fissarmi il profilo.

-Che ci fai qui?- gli chiesi con la voce impastata alludendo al fatto che stesse saltando le lezioni.

-Oggi ho deciso di stare un po' con voi.- disse poggiando delicatamente la sua mano sulla mia pancia coperta.

E fu in quel momento che mi resi conto: ero incinta, cazzo.
Non era un sogno, era la realtà.
E Calum non mi aveva abbandonato. Era lì, steso di fianco a me con la sua mano sulla mia pancia, accarezzandola piano.

La gioia che provavo era immensa.

-Oggi pomeriggio hai gli allenamenti?- gli chiesi appoggiando la mia testa sul suo petto sentendo il battito del suo cuore.

-Si.- mi ripose solo -Lui da grande sarà come me.-

-Lui chi?- chiesi confusa.

-Nostro figlio.- quelle semplici parole mi arrivarono dritte al cuore.

-Chi ti dice che sarà un maschio?- gli chiesi alzando la testa e guardandolo negli occhi.

-Beh, sono cose che un padre si sente.- disse semplicemente alzando le spalle.

-Sono cose che si sente anche una madre e io mi sento che sarà una femmina.- gli dissi tirandogli un pugno sul braccio.

-Aggressiva.- si lamentò Calum ridacchiando.

Riappoggiai la testa sul suo petto e sentii le sue labbra umide lasciarmi un piccolo bacio sulla fronte.

-Non senti la mancanza di casa?- mi chiese tutto a un tratto.

-Ogni giorno.- ammisi.

-Anche io, soprattutto adesso.- la sua mano tornò a poggiarsi sulla mia pancia -Vorrei chiamare Luke, Michael e Ashton e dargli la notizia ma so che non sarebbe uguale ad averli qua con me.-

Mi girai su un fianco e circondai la sua vita con il mio braccio nascondendo il mio viso nel suo petto.

-E la tua famiglia? Non la chiameresti per dirgli di questo?- chiesi curiosa sentendo il suo petto alzarsi e abbassarsi in modo regolare.

-Non lo so, so che mia madre farebbe i salti di gioia ma so che soffrirebbe perché non può starmi accanto in questo momento e non voglio farla stare male.-

Sospirò e chiuse gli occhi.

In tutti gli anni che avevo passato con lui non lo avevo mai visto così fragile.
Il rapporto con sua madre era davvero speciale e lo invidiavo molto.

Passai una mano fra i suoi capelli neri e lui, con un movimento veloce, la prese e se la portò sulle labbra baciandola e infine sulla sua guancia.

-Se non avessi tu al mio fianco non so come farei.- borbottò piano.

-Ma ci sono. E lo sai che non ti abbandonerò mai.- cercai di essere il più sicura possibile per incoraggiarlo e gli lasciai un bacio sulla fronte.

-Ho fame.- sorrise.

_____________________

-Questo dolce è fantastico.- gli occhi di Calum brillavano mentre portava alla bocca un'altra forchettata della torta.

Without you  || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora