[Giuseppe pov]
17.15.
Strano. Martina non ritarda quasi mai. Sa che mi fa preoccupare.Mi alzo dal letto e mi infilo le scarpe.
Prendo il giubbotto, nonostante non facesse tutto sto freddo, e esco di casa.Cammino velocemente verso casa di Martina, ma nulla, lei non é per strada.
Passo davanti ad una viuzza buia, e, si, lei é li.Ha le spalle al muro, mentre la mia ex la sta spingendo sbattendole la schiena contro la parete.
Io: Valeria. COSA CAZZO STAI FACENDO?!
Lei mi guarda, e lascia la presa di Martina, che si porta le mani al collo, respirando più affannosamente.
Valeria guarda Martina negli occhi.
Vale: Sappilo, io te ci becchiamo, non ho finito il mio discorsetto.
Poi mi si avvicina e mi fulmina con lo sguardo.
Si sofferma un attimo a guardarmi, accennando ad una piccola smorfia. Io la fisso male. A questo punto lei se ne va.
Io mi avvicino a Martina e la prendo per mano, trascinandola a casa sua.
Non parla.Apro il cancello di casa sua, e saliamo le scale, io le tengo sempre la mano.
Poi apro la porta di casa, che, stranamente, non é chiusa a chiave, e entriamo.
Poi vado in camera sua.
Le lascio la mano e lei si siede sul letto.Io: Ora tu mi dici che ci facevi con Valeria!
Mar: Cavoli miei.
Io: Nonono. DIMMELO MARTINA: CHE CI FACEVI CON VALERIA!
Senza accorgemene alzo molto il tono di voce.
Lei rabbrividisce.
Vorrei scusarmi, ma sono molto, molto arrabbiato, perché non me l'ha detto? Perché non si é fidata di me?Non mi risponde.
Io: Ti sei fatta male?
Lei, tremando scuote la testa.
Io: Non ti mangio mica. Ma dimmi perché eri con lei!
Lei sospira e risponde.
Mar: PERCHÉ FACCIO CIÒ CHE VOGLIO!
Io: MARTINA. NON PARLO ITALIANO? CHE. CI. FACEVI. CON. LA. MIA. EX?!
Mar: Smettila. Sembri mio padre!Pronunciando la parola 'padre' ha un sussulto..
Io non mi fermo.
Io: NON SONO TUO PADRE! SONO IL TUO MIGLIORE AMICO!
Lei si alza dal letto.
Mar: DEVI SMETTERLA! BASTA! SEI TROPPO PROTETTIVO! DEVI LASCIARMI UN PO' DI LIBERTÀ, TI DEVI FIDARE DI ME! SONO MAGGIORENNE, CE LA FACCIO DA SOLA, NON HO BISOGNO DEL CANE DA GUARDIA! NON SONO PIÚ LA BAMBINA DEBOLE DI QUALCHE ANNO FA! NON HO BISOGNO DI TE!
Queste parole mi entrano fredde.
In passato non mi ha mai detto nulla di simile.
Mi ha sempre considerato come un fratellone.
E in questo ultimo periodo io stavo iniziando a provare per lei qualcosa di piú.
E beh, una martellata sul petto mi avrebbe fatto meno male, in confronto.Io: AH, PUOI FARE A MENO DI ME?! SE É QUELLO CHE PENSI ANCHE IO POSSO FARE A MENO DI TE!
Mi giro e esco dalla stanza, per poi sbattere la porta alle mie spalle e sedermi attaccato alla porta, mentre qualche lacrimuccia mi scivola per le guance...
[MARTINA POV]
... NON HO BISOGNO DI TE!
Queste parole mi rimbombano nella testa, dopo averle urlate tutte d'un botto a Giuseppe.
Giu: AH, PUOI FARE A MENO DI ME?! SE É QUELLO CHE PENSI ANCHE IO POSSO FARE A MENO DI TE!
Esce sbattendo la porta della mia stanza.
N-non capisco.. Lo ho detto sul serio? P-perché?
Io ho sempre tenuto a lui!
Ma se ho detto cosi un motivo ci sarà...
Forse ce la posso fare senza di lui...
Ci proverò..
Sento dall'altra parte della porta dei passi, se ne starà andando.Mi sdraio sul letto, mentre mi cade qualche lacrima.
Giuseppe non é tutto, posso vivere anche senza di lui.
[Spazio a me]
Ciao a tuuuuuuuuuutti.
Come va la scuola? Spero bene.
Scusate se non ho postato, ma, appunto la scuola mi distrugge.
Domenica sono andata al games week, é andata male, come al solito. Sclero a voi vadano meglio gli eventi.
Spero di avere tempo per scrivere!
Ciaoooo.
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Non lasciarmi mai sola || Vegas
FanfictionMartina, di Napoli, 17 anni e mezzo. Non ha mai avuto veri amici, quando la vita le si é rivoltata contro, tuttti hanno deciso di lasciarla sola. Tutti meno uno. Giuseppe. É il suo unico e vero amico da quando é piccolina. Lo considera come un frate...