CAPITOLO 15

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Alle 19.00 usciamo dalla fiera per andare in albergo.
Siamo per strada, io cammino avanti con Stefano, subito dietro di noi ci sono gli altri.

Ste: Divertiti stasera.
Mi dice con faccia pervertita.
Io: Eeeeehhh?!
Ste: Vedrai..
Io: Non vedrò proprio nulla.
Dico tirandomi su il cappuccio della felpa di Giuseppe.
Entriamo in albergo e ci dividiamo per andare nelle nostre camere.

G: Senti Marti, mi piacerebbe stasera andare a mangiare in un ristorante solo io e te, ti va?

Nella sua voce c'è una nota di speranza... Perché rifiutare?

Io: Ci sto.
Dico sorridendo.
Giuseppe mi guarda come se si fosse appena levato un peso di dosso.

Io: Mmmmm... Come mi vestooo?
G: Come vuoi tu, per me vai bene sempre.
Io: Allora prestami dei tuoi vestiti.
G: Prendi ciò che vuoi.
Dice lui aprendo la sua valigia, a cui affianco la mia per decidere come vestirmi.
Alla fine mi viene in mente un outfit carino, nemmeno troppo elegante.
Chiudo la sua valigia.

Io: Decisooo!

Tiro fuori dalla mia valigia la mia adorata camicia a scacchi rossi e neri, una maglietta bianca e un paio di jeans, che lascio sul letto.
Mi chiudo in bagno e faccio la doccia.
A fare la doccia ci metto abbastanza tempo.
Mi piace stare sotto l'acqua calda, sentirla scorrere sulla pelle.
Esco dalla doccia e mi vesto con l'intimo, per poi mettere sopra l'accappatoio.
Giuseppe é seduto sul letto con un asciugamano in vita.

G: Eccoti! Se hai finito io mi vado a fare una doccia, o arriveremo in ritardo.
Io: La doccia é tua!

Si chiude in bagno e io mi vesto con i vestiti prescelti.
Mi trucco come sempre, mettendo in risalto i miei occhi verdi, per poi prendere dalla mia trousse l'arricciacapelli. Faccio qualche boccolo, dando movimento ai miei soliti capelli biondo scuro, quasi mori, dritti come spaghetti.
Appena lui apre la porta del bagno, da cui esce una nuvola di calore, io chiudo il mascara.

Io: Pronto?
G: Pronto, e tu?
Io: Pronta.

Per questi interminati secondi non lo guardo, continuo a fissare la mia immagine nello specchio.
Mi giro verso di lui sorridendo.
É vestito con una camicia azzurrina e dei classici jeans blu. Ai piedi ha un paio di vans blu scuro.
Infilo delle converse nere e poi usciamo dalla camera.

Nel corridoio incontro Stefano con la fotocamera in mano.
Ci riprende.

Ste: UOOOH. I due piccioncini vanno a mangiare fuori. Ora voi avrete l'unica l'opportunità di vedere Vegas e Martina vestiti eleganti.

Avvicino una mano all'obbiettivo della macchina.

Io: Eddai Ste! Mai un momento di tregua!

Lui si allontana, continuando a bisbigliare.

Ste: Piccioncini.. Piccioncini..

Giuseppe mi prende per mano, io la stringo e insieme scendiamo le scale.
Ci avviano verso il ristorante prescelto.
Ci accoglie un cameriere.

Cam: Buonasera! Avete prenotato?
G: Ehm.. Si, un tavolo per due, Greco.

Il cameriere guarda sull'elenco che aveva in mano e poi ci conduce in una saletta del locale.
C'è un tavolo al centro, mentre accostato al muro c'è un divanetto di pelle rossa.
É molto spaziosa.
Il cameriere chiude la porta a scorrimento e ci lascia soli.

G: Ti piace?
Io: Certo! Ma tu sei pazzo! Quanto hai pagato!?
G: Non importa.
Dice alzando le spalle.
Faccio un giro su me stessa.
É una stanza molto grande, per essere di un ristorante.
Quando ritorno ferma Giuseppe si mette davanti a me.
Con un passo arriva davanti a me.
Mi spinge tramite il suo corpo contro il muro.

Non lasciarmi mai sola || VegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora