CAPITOLO 8

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4 giorni dopo.

Okay. Mi sa che non é cosi.
Senza Giuseppe non ce la posso fare.
Ecco, inizialmente ero sicura di potercela fare. Ma no, non é cosi. Mi sono sbagliata, eccome se mi sono sbagliata!
Vorrei tanto andare da lui, dirgli che gli voglio bene, ma come reagirebbe?
Lo ho trattato veramente male, non si merita di essere trattato cosi.
Ma io sto troppo male.
É da due giorni che sono chiusa in camera.
Non ho mangiato praticamente nulla.
E beh, ieri ho fatto una cosa che avevo promesso a Giuseppe che non avrei più fatto.
Ecco.

Flashback:
Entro in casa.
Non vedo i mie genitori.
Mi sfilo lo zaino dalle spalle e lo appoggio a terra.
Vado in cucina, c'è la zia.
Prendo un bicchiere e una bottiglia d'acqua.
Io: Ciao zia, ma mamma e papà?
Z: Mamma e papà se ne sono andati.
Mi cade il bicchiere per terra.
Si spacca in svariati pezzi.
Mi abbasso per raccoglierli, mentre una lacrima mi scivola per la guancia.
Io: Zia, non ho più fame.
Dico, stringendo tra le mani i pezzi di vetro, mentre con il dorso mi asciugo la guancia bagnaticcia.
Mi avvio a testa bassa verso la mia camera, sempre con tra le mani i cocci del bicchiere.
Mi siedo sul letto e appoggio i pezzi di vetro sul cuscino, poi osservo le mie mani. I palmi sono leggermente graffiati dai cocci di vetro, certi sanguinano, ma, stranamente non fanno male.
Allora prendo con cautela una lastra di vetro dal cuscino e me la passo tra le dita.
Poi lo appoggio sul polso con delicatezza, e di colpo lo faccio strisciare.
Il sangue inizia a uscire, come le lacrime dai mie occhi.
É buffo, da piccola ho sempre avuto paura del sangue, mentre ora sembra una cosa cosi naturale.
Inizialmente sento dolore, ma andando avanti, taglio dopo taglio, é come se fosse tutto svanito, intorno a me.
Ci siamo solo io, e quella lametta improvvisata.
4 mesi dopo
Ho capito che é sbagliato quello che ho fatto.
Giuseppe me lo ha fatto capire.
Lui c'è sempre, e sempre ci sarà per me, me lo ha promesso.
Non mi taglierò più.
Giuseppe dopo che ha visto i miei polsi logorati dopo molte settimane di tagli continui, ha iniziato a piangere.
Ed é brutto vedere il tuo migliore amico piangere per te.
Non lo voglio vedere cosi per me.
Gli ho promesso che non lo faró mai più.
FINE FLASHBACK

Già. Io mi tagliavo. E ho smesso di farlo, nonostante a volte quei tagli mi facessero sentire meglio. Quei tagli facevano star male Giuseppe, che per me era ed é importante. E io non lo volevo.
Ma purtroppo ieri lo ho rifatto.
Mi sono tornati in mente quei momenti in cui avevo in mano del vetro, che sfregavo sulla pelle.
A quanto dolore a volte sentivo scivolarmi via, insieme al sangue.
E, si, ho deciso si rifarlo, magari mi sarei sentita meglio.
Non é stato cosi.
Forse perché la mancanza di una persona cosi importante non si può colmare.
Ora ho messo sui polsi delle fascette.
Spero che Giuseppe non se ne accorga...

L'indomani.

Ho deciso che gli scriverò una lettera.
Beh, la verità é che la ho scritta ieri sera. Stamattina gliela porto.
Eccola:

Ciao Giuseppe.
Ti scrivo questa lettera per scusarmi.
Ecco, la verità é che io non penso quello che ti ho detto.
No, non lo penso!
Lo so, sono una stupida.
Ma la verità é che io mi sono preoccupata per te, capisci?
Io non te lo ho detto per paura!
Non voglio che tu stia male per me.
Sono un errore.
Una bomba.
Potrei esplodere da un momento all'altro.
Non voglio ci sia tanta gente intorno a me quando esploderò.
Voglio distruggere meno cose possibile.
É per questo che ti ho trattato cosi.
Non é vero che non sei importante.
Sappi che ti voglio bene.
E senza te non ce la faccio.
Se non vorrai tornare da me, capirò questa tua decisione.
Perché in fondo avresti ragione.
Ti ho trattato in modo orribile.
Spero tu voglia perdonarmi.
Ciao.

Chiudo la lettera in una busta e ci scrivo sopra con una penna dorata:
Per Giuseppe
Poi prendo una felpa che mi tiro bene bene sulle braccia per non fare vedere i tagli fatti recenti con il vetro.

Poi esco e mi incammino verso casa di Giuseppe...

Spazio a me:
Scusate l'assenza!
Finalmente sono riuscita a scrivere
Cercherò di scrivere il piú possibile.
Mi piacerebbe scrivere una storia in stile Ask.fm, a voi piacerebbe??
Kiss
P.s. #prayforparis

Non lasciarmi mai sola || VegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora