Capitolo 4.

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I primi giri fortunatamente mi hanno lasciato stare.

Mi sentii osservato e passando lo sguardo su tutti mi accorsi che Giorgio mi stava fissando.
Appena incrociai lo sguardo con il suo lui mi fece una faccia confusa per poi guardare Cathleen. Feci spallucce quando tornò a guardarmi.

"Cathleen tocca a te. Obbligo o verità?" Chiese la bionda.
"Verità" disse Cath non molto interessata.
"Quando hai dato il tuo primo bacio?" Chiese Valerio.
"Non l'ho mai dato" rispose lei. Tutti scoppiarono a ridere ma lei se ne fregava e giocava con la sua fotocamera. Sembrava pensierosa. Era così fragile ma se ne fregava delle persone che la prendevano in giro.

Era forte nella sua fragilità.

Era una rosa. Innocente, fragile ma con le spine per difendersi. La ammiravo. Chissà cosa le sarà mai successo per far diventare il suo cuore di ghiaccio. Un po' come il mio... Ma io ce l'ho fatto diventare capendo che questa realtà non lascia posto alla felicità.

"La felicità è solo un attimo di intervallo tra un male e un altro" e vorrei permettermi di aggiunge se non si trova la propria FELICITÀ.

A volte si nasconde nei migliori amici, a volte nella persona che ami...

"Giulio tocca a te" disse la bionda.
"Obbligo" risposi senza neanche pensarci.
"Dai un bacio a Cathleen" ... Ma io la uccido.

Mi avvicinai a Cath, le alzai il mento e le diedi un bacio senza lingua. Non volevo negarle il suo primo vero bacio. Mi staccai dopo poco tornando a sedermi, un po' scombussolato da quelle labbra.

La farai soffrire, lasciala stare.
Che cazzo vuoi tu vocina?
Voglio che tu stai alla larga da lei.
Ma vattene va.
Okay...

Odiavo i discorsi con la mia vocina interiore. Quando si fece sera se ne andarono tutti. E Giorgio mi guardò confuso. Stano segno. Chiacchierata pre vista in 3...2...1...

"DIFFICULT"-LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora