Alzai lo sguardo e vidi tutti fissarmi.
Quella domanda dovevate farmi? VERAMENTE?Sbuffai e risposi con un semplice "penso" per poi tornare a guardare lo schermo del cellulare.
Mi sentii osservato così alzai di nuovo la testa di poco e , come pensavo, mi fissavano ancora tutti con uno sguardo confuso
"Beh? Che c'è?" Chiesi.
"Pensi? Solo questo?" Sbraitò Christian.
"Mh" mugugnai io.
"Si raga. Si. Era innamorato, lasciatelo perde se no se scazza e ci uccide a tutti quanti. O alcuni" disse giorgio per poi guardare maliziosamente Cathleen che arrossiva sempre di più.Gli tirai un sassolino per farlo stare zitto e poi loro continuarono a parlare. Io mi alzai e andai sotto un albero.
'Quel coglione... Doveva proprio dirlo?' Pensai riferendomi a Giorgio. Non volevo che qualcuno sapesse del mio impegno finito male.
Alla fin fine... Le promesse sono create per distruggersi, le regole per infrangersi... E via così.Sentii l'erba scricchiolare sotto dei passi e poi un piccolo tonfo che segnava l'arrivo di qualcuno.
Strano ma vero quella persona sembrava capirmi, non è che volevo parlare. E quella non parlava.
Alzai lo sguardo su quella persona ed era Cathleen.
"Ehy..." Sussurrai io facendola girare.
"Ehy" sorrise.
"Perché qua?" Chiesi.
"Pensare e... Magari parlare con qualcuno che mi capisca, o che almeno prova a farlo." Disse guardando per terra.
"Provi troppa fiducia in me ragazza" ridacchiai.
"Non posso?"
"Non devi, è diverso." La guardai negli occhi, da quel marrone vidi una scintilla... Come se a lei il proibito incuriosisse, come se la attraesse ciò che non può fare.
"E io lo faccio."Mi avvicinai a lei e la presi per il fianco avvicinandola a me. Le senti il fiato mozzarsi "vedi... Anche così ti fideresti?" Dissi io ghignando.
"Si" rispose sussurrando.Allora la avvicinai di più, facendo fondere i nostri respiri.
"Anche così?" Le sussurrai con voce roca.
Sentii la pelle doca che le era venuta dal suo fianco.
"S... Si" sussurrò.
La avvicinai di più facendo sfiorare le nostre labbra ma senza nessun tocco vero e proprio, senza soddisfare le nostre labbra di quel che volevano.
"Anche così, si" sussurro lei per poi prendermi dal colletto e avvicinarmi di più senza però attaccare del tutto le nostre labbra.
Avevamo tutti e due gli occhi socchiusi, come se aspettavamo qualcosa: qualcosa che forse, non doveva avvenire.Sentimmo un applauso e ci staccammo guardando verso l'origine di quel nome.
"Bravi... Ti dai da fare Giulio eh?" Sospirò lei "Mi hai dimenticato."
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"DIFFICULT"-LowLow
Fanfic"Ti sei dato un solo significato" "E cioè?" "Ti sei descritto come 'irresponsabile' ma ognuno di noi ha più di un semplice e insulso significato. Fattene una ragione. Tu sei di più" Giulio, rapper di Roma, più conosciuto come LowLow vede arrivare i...