Capitolo 5

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Come previsto si avvicinò a me

"Hai dato quella fotocamera da cui non ti saresti mai staccato qualche mese fa ... A Cathleen? Bro, che mi nascondi?" Chiese curioso.
"Un cazzo. Sto delirando." Risposi freddo, ma non si sorprese del mio tono, ormai ero sempre così.
"Stai delirando da quando hai visto lei?" Chiede e lo guardai storto "intendo Cathleen coglione"
"No io sto delirando da tutta la vita. Se la mia così si può chiamare" dissi per poi salire e sdraiarmi sul letto.

Chissà perché a volte la gente pensa troppo arrivando a farsi paranoie e a volte pensa poco arrivando a fare casini... È un intruglio... E io vorrei capire se ci fosse una via di mezzo. Ma non ci sarà mai.

Ci sono solo strade larghe e strade piccole. Non esistono strade 'medie'.
Non credo abbiate mai sentito un tizio che vi da le istruzioni e dice "poi prendi il viale medio tra i 2 e...." Bla bla bla. Sto delirando?

Tra quei pensieri decisi di prendere uno dei libri dalla libreria, lo presi e cascò un foglietto.

Raccolsi quel foglietto e vidi che sopra c'era scritto qualcosa allora lo ripiegai.

"Forse questo mondo è l'inferno di un altro -Aldous L. Huxley"

Non mi ricordo di averlo mai scritto...

Posai il libro e attaccai il foglietto sulla porta con dello scotch.

Mi sdraiai sul letto e mi addormentai.
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La mattina dopo uscii di casa che erano le 9. Volevo fare una passeggiata.

"Ehy Giulio!" Sentii una voce chiamarmi e mi girai. Cathleen era sull'uscio di casa sua che mi guardava "ti da fastidio se vengo anche io?" Chiese.
"Certamente" le sorrisi.

Iniziammo la passeggiata e a un certo punto sentii:

"Ma tu... Credi in qualche cosa?"

"DIFFICULT"-LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora