More than this.

19 3 1
                                    

Sono passati pochi minuti e Louis ancora non si azzarda a uscire dalla sua camera e sicuro come la morte io non mi azzardo a salire le scale per andare a chiedergli scusa per una cosa che non ho fatto. Harry non lo deve sapere. Rovinerebbero la loro amicizia per colpa mia.
Cosa devo fare?
Intanto mi metto a pulire la casa. I ragazzi dovrebbero tornare tra poche ore.
Okay Alissa calmati, non è successo niente.
Prendo l'aspirapolvere e inizio a pulire il salotto e la cucina poi passò alla libreria e la palestra e in seguito pulisco accuratamente la camera di Niall, di Liam e quella mia e di Harry. In tre ore l'immensa casa dei ragazzi è perfettamente in ordine, manca solo la camera di Louis.
Non lo sento parlare o fare qualsiasi altra cosa da quando se ne è andato, potrebbe anche essere morto.
Okay speriamo di no, ma c'è sempre questa possibilità.
"Quanto sei tragica Alissa"
"Zitto subconscio"
Mi decido a salire le scale quando arrivo alla porta della camera di Louis e busso.
"Lou..ti posso parlare?"

"Si"
Prendo un respiro profondo e abbasso la maniglia della porta.
Lo vedo sdraiato a pancia sotto. Spero non abbia pianto.
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui.

"Come stai?" Chiedo accarezzandogli i capelli.
In quel momento si gira e mi guarda negli occhi.

"Male"

"Cosa devo fare?"

"Niente, non lo dire a Harry."

"Non avevo intenzione di rovinare la vostra amicizia"

"La nostra amicizia è andata a farsi fottere anni fa per la questione dei 'Larry' "

"Cazzo Louis mi dispiace"

"Mai quanto a me. Harry era l'unico"

"L'unico in che senso?"

"L'unico amico che riusciva in essere tale. Io a scuola sono sempre stato il giullare della classe, ero quello che faceva ridere, ma nessuno è mai stato mio amico veramente, soprattutto quando mi sono iscritto a X factor. Da lì la gente ha iniziato a stare con me solo per la fama e più andavo avanti più gli 'amici' aumentavano.
Ho iniziato a fidarmi solo dei ragazzi, però Harry era quello di cui mi fidavo di più. Lui sa cose di me che non sa nemmeno mia madre. Ti parlo di roba che se litighiamo sul serio sarei costretto ad ucciderlo"
Ridiamo tutti e due ma poi Louis si incupisce.

"Che hai?"

"Io... Cioè...a me manca. Mi manca da morire. Io non ce la faccio più sono troppi anni che non lo abbraccio, che non scherziamo e che non parliamo.
E poi sei arrivata tu e hai...hai combinato un fottuto casino nella mia testa e ora non so cosa fare"

"Scusa. Io amo Harry. L'ho amato dal primo istante in cui l'ho visto. Louis hai mezzo mondo che ti va dietro. Ce ne sarà una che sarà essere tua. Perché io non posso appartenerti. Io appartengo a Harry."
Louis fa una risata estremamente finta.
Mi fa quasi paura.

"Che cosa c'è? Perché ridi così?"

"Perché? Perché rido così? Perché ti stai paragonando ad un fottuto oggetto. Non puoi paragonarti ad un oggetto! Tu non sei sua! Non gli appartieni cazzo! Non gli appartieni!"
Urla.

"Non mi urlare contro! Non sei nessuno per giudicarmi! Okay non apparterrò a Harry nel vero e proprio senso della parola, ma io lo amo e se non lo capisci o non ti sta bene non sono problemi miei."
Lo rimprovero a mia volta con tono alto .

"Perché?"
Chiede.

"Perché cosa? Spiegati! Non ti capisco"

"Lascia stare e sentiti 'More than this' "

Cazzo non sta succedendo.

"La conosco."

"Bene allora sai cosa provo"

"Come puoi amarmi più di lui?"
Chiedo con un coraggio che sinceramente non so da dove sia spuntato fuori.

"Come posso chiedi Alissa? Hai la più pallida idea di quante ragazze ha avuto Harry? Chi ti dice che tu non sia un'altra vittima caduta nella sua trappola?"
Sputa queste parole con un sorriso maligno sulle labbra.

Sono pietrificata, non so cosa dire. E se le cose dolci che mi ha detto fino ad adesso le avesse dette anche alle altre ragazze prima di me?

"Non ci avevi pensato vero piccola povera e ingenua Alissa? "

"Smettila!"
Urlo.

"Di fare cosa? Eh? Di dirti le cose come stanno?"

"No Tomlinson, smettila di insultarmi."

"Povera ragazzina"

Di nuovo ragazzina, qualcuno in questa casa vuole morire.

"Harry mi ama, io amo lui e tu? Tu rimarrai solo Tomlinson. Vai a trovare consolazione dalle tue fan. Sicuramente loro ti amano più di quanto io possa fare dato che non ti amo affatto"
In tutta calma mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta.
La mano di Louis mi afferra il polso. È seduto sul letto a gambe incrociate e la testa rivolta verso il basso con i capelli che gli coprono gli occhi.
Mi giro verso di lui ma non dice niente così mi limito a guardarlo e a rimanere in silenzio.

Dopo aver visto una lacrima cadere giù per poi andarsi ad adagiare sul lenzuolo del letto si decide a parlare.

"Scusa."
Dice.

Non mi bastano delle semplici scuse.
Strattonò via il polso dalla mano di Louis è affatto la maniglia della porta quando il castano si alza di fretta per impedirmi l'uscita.

"I can love you more than this."
Dice con lo sguardo rivolto al pavimento.

"Però io no"

Sbuffa e si lascia cadere lungo il muro per poi sedersi a terra.

"Posso farti una domanda?"

"Si"

"Hai sempre preferito lui a me? Cioè anche quando eri più piccola hai sempre amato lui e mai me?"

"Si"

"Ma io ti piaccio?"

A me lui piace e anche tanto ma non come Harry. A dire il vero a me piacciono tutti. Sono loro le persone che ho amato più di chiunque altro.
Però io ho sempre amato Harry e non Louis.

"Alissa dimmi che non ti piaccio e io ti lascerò in pace. Lo prometto"

Lo sa di aver trovato il mio punto debole.

"Come pensavo"
Sorride e si alza da terra per guardarmi in faccia. Mi porta due dita ad accarezzarmi il viso.

"Lou..."

"Dimmi"

"Tu mi piaci, e come puoi non piacermi. Ma come ho già detto, e non te lo ripeterò un'altra volta, io amo Harry"

Lascia cadere il braccio lungo i suoi fianchi e si sposta dalla porta per lasciarmi libero accesso al corridoio.
Io oltrepasso la porta e prima di chiuderla parlo.

"Abbiamo chiarito?"

"Si"

"Amici?"

"No"
Dice con disprezzo e mi sbatte la porta in faccia.

Invece di risolversi, la situazione, va a peggiorarsi sempre di più.

•Credici•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora