Capitolo 6

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Era passata una settimana e Harry non aveva più rivisto Louis, aveva sperato di vederlo a biologia ma non si era presentato.

Si stava dirigendo alla sala prove quando passando davanti alla segreteria, sentì Reisen urlare infuriato.

<è inconcepibile! Sei stato espulso dalla Smain Cross University per lo stesso motivo e hai il coraggio di rifarlo qui? Non so quali problemi tu abbia ragazzino, ma vedi di metterti in riga. Per punizione dovrai frequentare un corso extrascolastico, ti sto dando una seconda possibilità, non farmene pentire>.

Harry sentì la maniglia girare e si affrettò a raggiungere l'uscita.

Fece il giro del campus e notò che sul retro dell'edificio c'era un enorme murale a vernice spray che ritraeva un ragazzo seduto che si teneva la felpa aperta a mo di Superman mostrando al posto della S un grosso cuore nero.

Entrò nella sala prove e si ritrovo davanti ad una scena bizzarra.

Louis era a cavalcioni su una sedia con il mento appoggiato sullo schienale e i ragazzi seduti sul divanetto che lo fissavano.

<Che diamine sta succedendo qui? >

Si girarono tutti verso di lui.

<Ciao Haz> disse Louis allegramente, Harry avvampò.

< ehm Ciao> si rivolse agli altri < Ripeto che diamine sta succedendo? Perché LUI è qui?>

Michael, Calum e Luke fecero spallucce segno che ne sapevano quanto Harry mentre Ashton non toglieva lo sguardo da Louis.

< Credo abbiate notato il graffito là fuori, a quanto pare il nostro nuovo amico si diverte a trasgredire>

<Due ore ieri notte, alla Smain c'erano i sorveglianti ed era più difficile mentre qui è stato un gioco da ragazzi>

<Oh spero ti sia divertito>

< Come non mai> rispose Louis con un sorrisetto che zittì Ashton.

Harry si fece coraggio, appoggio la cartella e si sedette sul bracciolo del divano.

< Ok quindi sei qui perché Reisen ti ha beccato>

< già a quanto pare è più sveglio di quanto sembra, ma questa punizione non è poi così male>

Harry non sapeva più che dire, quella frase gli sembrava piena di allusioni ma forse era solo la sua impressione.

Michael si alzò e prese la chitarra <Va bene allora Luuuis sai suonare qualcosa?>

<si dice Louis e so suonare il piano ma vedo che qui non avete nemmeno una pianola>

Luke parve risvegliarsi in quel momento < si che l'abbiamo!> andò nello sgabuzzino, Harry si era scordato della sua esistenza, e tirò fuori un grande scatolone < Eccola, mi ricordavo di averla vista quando cercavo le maracas>

<perché mai avresti dovuto cercare delle maracas?> gli chiese Calum.

< Sapete quella volta in cui uscivo con quella tipa messicana? Ecco volevo fare colpo suonandole qualcosa che le ricordasse casa sua>

< e tu volevi suonare le maracas.>

< era del Messico, Calum. Conosci uno strumento più messicano?>

Calum stava per rispondere quando Louis troncò il discorso < andiamo Mariachi ce la fate a tirar fuori quella pianola?>

Harry rise senza farsi vedere, ai ragazzi sembrava non piacere l'umorismo di Louis.

Aprirono lo scatolone e misero la pianola sulla cattedra che c'era in fondo alla sala prove.

Louis si mise a controllare se tutti i tasti andavano come un vero esperto e poi si mise a suonare "A Sky Full of Stars" dei Coldplay.

Harry adorava quella canzone e vederla suonare con così tanta disinvoltura lo affascinava.

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