Emma

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Mi svegliai sorridendo. Nel mio sogno la realtà era diversa. Nel mio sogno James mi aveva baciata su quel pullman. Nel mio sogno non ero stata umiliata per anni a scuola, ma ero una ragazza come tutte le altre, che non si vergognava di fare il giro della scuola correndo, durante l'ora di ginnastica. Ero stata presa di mira, derisa. Umiliata davanti all'intera scuola. Ed ero abbastanza orgogliosa di me per essere sopravvissuta a tutto ciò con ancora un po' di dignità addosso. Non avevo mai pianto davanti a loro. Sorridevo quando mi prendevano in giro. Mio padre quando ero una bambina ,già paffutella, una volta mi aveva detto che quando mi prendevano in giro dovevo sorridere e fare finta che non mi interessasse, perché se mi fossi arrabbiata o se avessi dato a vedere di essermi offesa, avrebbero continuato ad oltranza perché la loro soddisfazione sarebbe stata proprio quella. Avevo seguito il suo consiglio ma era cambiato ben poco. Iniziavano la mattina appena arrivavo a prendermi in giro. Prima per i capelli crespi,mi chiamavano nido di passero o cesto di insalata, a giorni alterni. Poi passavano all'abbigliamento. E dopo al peso. Visto il mio sovrappreso e il mio seno imbarazzante indossavo spesso tute acetate. Certo, non erano il massimo, ma cercavo di nascondere di peggio . Non ero oggettivamente bruttissima, Ma ero debole e quindi una preda facile e divertente. Meschini. Avevo pensato di cambiare scuola ma mia madre si era rifiutata. Nella mia scuola c'era l élite e a lei serviva mantenere i rapporti con un Certo tipo di persone, soprattutto durante le campagne elettorali. Mia aveva detto che sarebbe passata la bufera e mi aveva accompagnata a tagliarmi i capelli per rendermi più presentabile. La mattina seguente al taglio ero arrivata emozionata a scuola, pensando di essere più carina e che quel taglio di capelli avrebbe fatto cambiare il loro modo di rivolgersi a me. Luke Pel di Carota mi aveva avvistata subito e aveva detto ai suoi amici:" Emma Keaton è stata dal carrozziere, avrebbe fatto meglio a passare direttamente in Chiesa, le ci vorrebbe un miracolo." Avevo un groppo in gola ma sorrisi facendo finta di averlo trovato divertente. Avevo una tempesta dentro.

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