Emma

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Appena arrivata a casa chiamai la mia amica Mel Che fine hai fatto? Il mio mondo sta crollando e tu sparisci senza preavviso? Stamattina ho scoperto che James Cadden frequenta vari corsi con me e per colpa tua ho dovuto anche pranzare con lui!!! Mel ricollegó in un attimo il James della mia adolescenza al James che avevo incontrato la mattina. Ah ah ci sarà da ridere disse Mel, sicuramente non si aspetterà che il brutto anatroccolo sia diventato un cigno. Mel mi raccontò di come James frequentasse Lucy da un po'. Di come chiaramente a lui non interessasse niente di lei è continuasse a frequentare anche altre ragazze. Dovetti soltanto constatare che era rimasto come sette anni prima. Il giorno seguente presi le chiavi del mio vecchio pick up è mi avviai controvoglia a scuola. Mel mi aspettava al parcheggio. Accidenti Emma mezza giornata qua dentro e sei già la ragazza più popolare della scuola! Ero cambiata certo. Per fortuna direi. Ero diventata una donna. I miei capelli crespi e ricci legati in una mezza coda avevano lasciato il posto a dei boccoli biondi fino alle spalle lasciati liberi di scorrazzare. L'apparecchio ai denti era sparito, lasciandomi dei bei denti perfetti. Avevo perso molti kg ed il mio corpo si era modellato. Arrivai al mio armadietto dove trovai un post it con il numero di Jimmy. Mi fece sorridere. Richiusi l'armadietto mi trovai faccia a faccia con James. Mio Dio da vicino era ancora più bello. La sua pelle liscissima sembrava porcellana. Il colorito olivastro con quella piccola cicatrice sul sopracciglio destro che rendeva il tutto ancora più perfetto. I suoi occhi color nocciola con delle striature ramate che al solo guardarli il mio cuore mancava un battito. Ma non dovevo dimenticarmi chi era e cosa mi aveva fatto. Mi aveva ferita e resa la ragazza insicura che ero diventata. Avevo paura di essere rifiutata da tutti e così rifiutavo tutti. Gli amici che avevo si contavano sulle dita di una mano...anzi di mezza! Mi detti due sberle immaginarie, drizzai la schiena e lo guardai abbassando immediatamente gli occhi. Accidenti se era affascinante! La sua voce calda mi risvegliò dai pensieri:"Emma Keaton, come ho fatto a non capirlo subito. Mi ci è voluto un po' a fare due più due, e un piccolo suggerimento di Luke. Però dalla mia ho il fatto che tu sia cambiata totalmente". "Io sono cambiata James,peccato che non possa dire lo stesso di te", e me ne andai. Quel giorno stesso decisi che avrei dovuto fargli capire ciò che si era perso. Avrei umiliato lui come lui aveva fatto con me sette anni prima davanti a tutta la classe. Mi ci voleva l'aiuto di Mel ma sapevo che su di lei avrei potuto contare.
A mensa mi sedetti vicino a Mel e a Jimmy. Cercai di approfondire la conoscenza e nel frattempo di indagare su James. A quanto pareva erano tutti nella squadra di football di cui Jimmy, mi comunicò con orgoglio, era il capitano. James non era male a giocare ma era più dedito allo studio. Chi l'avrebbe mai detto. Durante il pranzo James continuava a guardarmi abbozzando qualche mezzo sorriso che ricambiai timidamente. Faceva parte del gioco. Volevo la mia rivincita. Lucy si accorse presto dei nostri sguardi, seccata si alzò dal tavolo e si diresse verso di me:" Candy Candy cos'hai da guardare? Ho qualcosa di tuo?" Le risposi:" Non ancora tesoro!" E James mi sorrise.
Come diavolo avevo pensato di rispondere così a Lucy? Da dove era uscita tutta quella faccia tosta???
Tornai a casa e mia madre come al solito era in giro con le amiche,peggio di una quindicenne. Mangiai un toast e mi feci una doccia. Il tempo di mettermi l' accappatoio e arrivò un sms sul cellulare. Era un numero che non conoscevo:" Sei probabilmente la ragazza più impertinente che abbia mai conosciuto. E ne ho conosciute parecchie!! J." Sicuramente era Jimmy e si riferiva alla scenetta in mensa con Lucy. Che figura!! Risposi:" Jimmy scusa per oggi in mensa, quella biondina mi da sui nervi"
J.:" Sei interessata a James??"
Io:" Ma no io, certo che no, sicuramente Ken non è interessato a me vista la Barbie che si porta dietro!"
J." Mai dire mai. Ma probabilmente avrei dovuto dirti subito che J. stava per James e non per Jimmy. Come posso farmi perdonare?"
Io:" andando al diavolo!!"
Decisi di cenare con Mel da Arnold. Mi ci voleva una botta di carboidrati e zuccheri per digerire lo scambio di SMS con James. Io impertinente?? Mai dire mai?? Per chi mi aveva presa?? Secondo Mel quel pomeriggio aveva mollato Lucy ma io non ci credevo. Ma com'era che non riuscivo a togliermi quella bocca dalla testa? Il mio piano faceva acqua da tutte le parti.
La mattina davanti al mio armadietto trovai un cupcake con cioccolato fondente e decorazioni di zucchero colorate. Il bigliettino attaccato al dolcetto era abbastanza eloquente: " sperando di riuscire ad addolcire un po' la ragazza più impertinente e più affascinante della Saint George". Mi avviai dall'aula di scienze. Lucy era seduta dall'altra parte dell'aula rispetto a James e mi colpì con uno sguardo fulminante. Notai subito il posto libero vicino a James e gli altri ragazzi intorno che ridacchiavano. Merda. Era l'unico posto libero. Ed in più il Signor Indolenza ci aveva attaccato un cartello con scritto:" Riservato Miss Impertinenza" . Il fumo che usciva dal mio naso fece quasi scattare l'allarme antincendio della scuola. :"Che diavolo ti sei messo in testa James Cadden??" Mio Dio quanto sei bello. "Voglio un appuntamento, Emma." "James Cadden non chiede appuntamenti da quanto ne so" "Beh se questo è l'unico modo che ho per parlare con te senza che tu mi eviti, mi abbasseró a questa richiesta" "Richiesta negata Cadden. Sto uscendo con Jimmy" . Tutta la classe iniziò a cercare un diversivo. Fu difficile passare l'ora di scienze seduta accanto a lui. Eravamo tutti e due nervosi e tesi. Potevo vedere il petto di James muoversi velocemente sotto la t-shirt incollata a quei dannati pettorali. Uscii di corsa alla fine della lezione, come se dovessi scappare da una bomba. Mi affrettai a mandare un messaggio a Jimmy chiedendogli se avesse impegni per venerdì sera. La sua risposta quasi immediata :" mi farebbe immensamente piacere uscire con te. Ne parliamo dopo a pranzo" . Mi avviai verso l atrio dove mi aspettava Mel ma mi sentii acciuffare da una mano decisa e spingere dentro una stanzetta buia che scoprii essere lo sgabuzzino. Non ebbi il tempo di gridare, dimenarmi o mettere a fuoco ciò che accadeva. Sentii solo un profumo, il suo profumo mandarmi in pappa il cervello. Il calore. Il bacio più bello del mondo. Si fece largo nella mia bocca con la sua lingua. Le sue mani nei miei capelli. Il suo petto appoggiato al mio. Non so quanto tempo fosse passato prima che riuscissi a staccarmi ed a mollargli uno schiaffo. Lo sentii sorridere vicino al mio orecchio :"Dio Emma sei così sexy quando ti arrabbi, sarei proprio curioso di sapere se baceresti così anche Jimmy!" . Uscii correndo con le labbra affossate e piene di lui. Era così presuntuoso. Come osava? Trovai Mel e le raccontai della lezione e del bacio :" Strano che si sia esposto così davanti alla scuola. Ha una reputazione e ci tiene a mantenerla. Probabilmente l'hai colpito veramente.
Bella amica Mel. Grazie.
A pranzo Jimmy mi disse poco convinto che venerdì avrebbe avuto un impegno con James. Non ne avevo dubbi. Così venerdì sera io e Mel dirottammo la serata sulla festa del suo amico Blake, uno dei tre ragazzi che accompagnavano spesso James. Era un ragazzo tutto d'un pezzo. Alto un po' più di James. Probabilmente uno e novanta. Biondo. Occhi di ghiaccio. Lineamenti duri e due spalle larghe quanto me in orizzontale. Un ragazzo degno di nota. Ci agghindammo di tutto punto. Io misi un vestitino nero di pizzo con uno scollo a V profondo sulla schiena, delle calze color carne e decolleté rosso fuoco come il mio rossetto. Mel era sempre la cattiva ragazza. Mise un paio di leggings neri stretti come una seconda pelle e solo un giubbotto nero di pelle che lasciava intravedere la V del seno, in mancanza di una maglietta. Lei lasciò libero il suo caschetto nero ribelle, io legai i miei boccoli lasciando ricadere alcune ciocche intorno al viso. Chiamammo un taxi, decise a festeggiare in degno modo la prima festa da compagne di scuola, visto che l'anno precedente eravamo in scuole diverse. Non avevo mai bevuto più del dovuto ma dopo quel bacio del mercoledì avevo proprio bisogno di una serata alcolica. Sperando che l'indomani mattina sarei potuta andare sulle mie gambe al centro. Era un impegno che avevo da anni e che adoravo. E poi ci sarebbe stata l'inaugurazione della nuova sede e i bambini avevano bisogno di un punto di riferimento. Arrivate alla festa Blake ci accolse prendendoci a braccetto e portandoci subito al banchetto degli shots. Ce ne versò tre a testa. Erano già più che sufficienti a farmi sentire la protagonista di "Balla coi lupi" versione moderna. Mi stavo veramente divertendo. Blake non distoglieva mai l'attenzione da Mel. Quei due non me la raccontavano giusta nonostante dessero a tutti la stessa versione della storia-ci abbiamo provato ma non andava-erano inseparabili. Io ballavo come non mai, complice o meglio unico colpevole, l'alcool che scorreva nelle mie vene. Ballai con tutti. Donne e uomini di ogni genere. Ad un certo punto sentii un braccio cingermi la vita. Mi voltai e vidi Luke Pel di Carota, con un sorrisetto diabolico. Per un attimo pensai di rifiutarlo, di scacciarlo, deriderlo, come loro avevano fatto per anni con me. Ma no. Non era ancora il momento. Gli sorrisi e lo invitai a farsi sotto. Non se lo fece ripetere due volte. Mel mi guardava con occhi sgranati ed increduli. Iniziai la danza dell'amore con Luke. Il sorriso inebetito gli rimase appiccicato per tutta la durata del ballo. Intorno a noi si formò il vuoto e mi accorsi che forse avevo esagerato con le mosse sinuose.  Ma soprattutto dove avevo imparato? Merito di Demi Moore che con Striptease mi aveva dato lezioni gratis. E pensare che Mel non voleva neanche farmelo comprare... dilettante!! Tirai Luke per il colletto della camicia :" Sono stanca. Riposiamoci un attimo."  Mi seguì senza esitazioni. Ci sedemmo sul divano. Misi le gambe sotto alle ginocchia e iniziai a sentire le palpebre pesanti. Luke mi si avvicinò. La sua bocca a pochi cm dalla mia. Mi sussurró qualcosa simile a " Ti voglio" ed io sorrisi inebetita dell'alcool. Stava per baciarmi quando venne catapultato giù dal divano. "Buonasera James" dissi con lo stesso sorriso ebete di prima. "Luke te la fai con le donne ubriache adesso?"  "Se consenzienti perché no,amico?" "Perché domani porterebbero portarti guai" . Ops. Scottata. Credevo che fosse geloso. E perché  mai avrebbe dovuto esserlo?  Era solo preoccupato per Pel di Carota. Stavano per umiliarmi un'altra volta. Stavolta non glielo avrei lasciato fare però. Ero cresciuta. Dovevo superare questa storia. Lo dovevo a me stessa. E con l'aiuto degli shottini presi coraggio " Mentre voi riflettete, io ho trovato qualcun'altro che mi faccia compagnia, sicuramente più piacevole della vostra"  e trascinai il malcapitato fuori da casa di Blake. " Porca troia, Emma, Luke e James sono miei amici! Vuoi farmi proprio litigare con loro eh?"  Merda.  Era Jimmy!  " Che posso farci Jimmy se mi stai sempre sotto tiro? "  "Emma tu mi piaci ma non posso uscire con te,  e la cosa è già abbastanza frustrante senza che tu ci metta del tuo" .  Sarà meglio chiamare quel taxi. Chiamai  la mia amica per avviarla che me ne sarei andata, al telefono Mel continuava a infierire sottolineando le reazioni al mio balletto sexy :" James non faceva altro che sorridere e scuotere la testa e Luke sembrava sul punto di chiederti di sposarlo seduta stante!beh se volevi far colpo ci sei riuscita" . Mentre ero al telefono mi sentii agguantare un braccio. " Cosa diavolo ti eri messa in testa Emma??Volevi scoiattolo lì sul divano" "Ciò che faccio io non ti riguarda James. Io e te non siamo niente. Non stiamo insieme,non usciamo insieme e per la miseria non siamo neanche amici! Condividiamo solo un dannato banco durante l'ora di scienze"  "adesso anche in quella di letteratura inglese" disse cercando di alleggerire l'atmosfera "Dai vieni ti accompagno a casa" . Il tragitto non fu molto lungo, ma in compenso molto silenzioso. Osservavo James che stringeva forte il volante e deglutiva continuamente. Avrei volutovederti chiedergli cosa avesse. Cosa importava a lui con chi andassi a letto o meno io. Certo che avrei dovuto ringraziarlo perché sbronza come ero avrei finito per sprecare la mia prima volta con l'odiato PDC.  Nella macchina con lui la mia sbronza si era decisamente ridimensionata ed aveva lasciato posto ad un'attrazione mai sentita prima. I ricordi di quel bacio rubato erano ancora vividi nella mia mente e nel mio corpo. James mi lasciò sotto casa in maniera sbrigativa, quasi volesse scappare " Buonanotte Emma. Dormi bene" "notte James, grazie del passaggio"

Entrata in casa, mia madre non c'era. Ormai la vedevo di rado e se mio padre non si fosse trasferito con la sua nuova famigliola felice dall'altra parte dell'America probabilmente sarei andata a vivere con lui. Mi appoggiai sul letto ancora vestita. La bocca impastata, il rimmel sbavato, l'alito di un bradipo appena uscito dal letargo e le calze smagliate. L'indomani mi sarei data una sistemata adesso avevo veramente troppo sonno. Bip bip. Un sms alle due di notte. Sicuramente è mia madre che si degna di avvertirmi che non rientra "Buonanotte sexy sbronza ed impertinente danzatrice. Mi devi un favore. X J." Mi addormentai sbronza, vestita, truccata e con un sorriso ebete sulle labbra. Il mio piano continuava a fare acqua da tutte le parti.

Mi merito teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora