Who is the murderess?

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Louis.
-Fa' silenzio, ragazzino.- dico dando una pacca sulla nuca a Dylan.
-Ahia, zio.- si lamenta guardandomi con sopracciglia aggrottate. Dio, questo ragazzo è identico a suo padre.
Dylan sbuffa dirigendosi verso l'armadio della madre, dove Harry tiene tutte le sue pistole. Un posto sicuro considerando che nessuno ha il coraggio di entrare in quel armadio che sembra un labirinto. Mi dirigo verso il comodino dove c'è il portatile di Rachel per poi prenderlo, tutto con il silenzio assoluto visto che Rachel dorme come se non ci fosse un domani.
Dylan recupera il borsone con tutte le pistole dentro mentre io prendo il computer e insieme ci sbrighiamo ad uscire.
-Adesso andiamo a cercare tuo padre.- dico sorridendo a Dyl che annuisce mettendo le pistole dentro il portabagagli.

Rachel.
Mi sveglio con un mal di testa tremendo. Cerco il mio computer per vedere se Harry mi ha inviato un'altra e-mail ma non lo trovo. Strano, lo avevo lasciato sul comodino e adesso non c'è più.
Mi metto a sedere guardandomi intorno. Qualcuno è stato qui visto che la porta del armadio è aperta e il mio computer è sparito. Prendo il cellulare per poi comporre il numero di Garrett.
-Sicura? Forse è stato uno dei bambini.- dice Garrett una volta che è arrivato a casa e io sono di fianco a lui.
-I bambini sono da mia mamma per il weekend. Ha pensato che avessi bisogno di riposo così si è portata i ragazzi in montagna.- spiego guardando Garrett che annuisce guardandosi intorno.
-Hai ancora le telecamere di sicurezza?
-Secondo te me ne sbarazzo?
***
-Si può sapere perché hai il mio computer?- chiedo lanciando un'occhiataccia a Louis che chiude di scatto la porta del bagno chiudendosi dentro.
-Oh, avanti Lou. Non fare il bambino.- dico bussando sulla porta ma Louis non si decide ad aprire.
-Non ti ucciderò se apri questa porta!
-Lo prometti?
-Sì.- dico sbuffando e Louis apre finalmente la porta uscendo dal bagno e facendomi di lato per poter passare.
-Perché mi serviva per una cosa.- dice entrando in camera da letto. Prende il mio computer e me lo passa. Lo metto dentro la borsa alzando subito dopo lo sguardo verso Louis.
-A cosa? E poi, come sai le mie password?
-Non è difficile immaginarle, Ray.
-Ti odio. Scherzi a parte, devo andare.
-Lui ritornerà, lo sai vero?
-E solo che... odio che non ci sia, sai? Odio il fatto che si stia perdendo questa gravidanza. È come quando aspettavo Lexi. Lui si è perso tutta la gravidanza e sta succedendo lo stesso con Neal. E io lo odio così tanto.
***
Chiudo la porta di casa cacciando un piccolo urlo e facendo cadere la borsa.
-Sei qui!- dico portandomi una mano in bocca e mettendo l'altra sulla mia pancia, dove Neal sta scalciando come un pazzo.
-Sono qui.
-E ti sei fatto la barba. E hai i capelli corti e sembri più giovane.
-Beh, grazie amore.- dice aprendo le mani e io mi ci butto addosso stringendolo forte a me.
Se fino a stamattina ho detto a Louis che lo odiavo adesso averlo tra le mie braccia mi fa dimenticare ogni pensiero cattivo che ho avuto su di lui nei ultimi giorni.
-Dio mio, ti amo tanto.- dico sorridendo e continuando a stringerlo forte. Mi stacco da lui dopo averlo stritolato per bene.
-Ok, adesso è arrivato l'ora che io ti aggiorni su tutto.- dice una volta che ci sediamo sul divano. Metto le mie gambe sopra le sue e sorrido guardando i suoi occhi che sembrano più vivi che mai.
Harry mi racconta ogni cosa, parola per parola, mentre io mangio dei pop-corn fatti da lui.
-Allora, chi è l'assassino?- chiedo mordendomi un labbro dopo aver mandato giù l'ultima manciata di pop-corn. Harry si gira verso di me smettendo di farmi i massaggi ai piedi.
-Bella domanda, non ne ho la più pallida idea. Sappiamo che non è Dylan ma non abbiamo indizi su chi possa esserlo.
Io gli sorrido e lui ricambia accarezzandomi la piccola pancina dove Neal adesso sta riposando.
-La famiglia si sta allargando, un'altra volta.- dice e io sorrido annuendo.
-Lo dici come se fosse una cosa brutta.
-Cosa? No, non lo è. Mi piace che la famiglia si allarghi. Insomma, avremo un altro piccolo a cui pensare. Dylan se ne è andato di casa, Lexi sta più fuori che dentro mentre i gemelli sono grandi e non hanno bisogno di noi.
-Hanno solo 10 anni, Haz.
-Certo, ma non hanno bisogno di noi così come ne avrà bisogno un bambino piccolo.- dice e io mi alzando visto che il campanello ci ha interrotti.
Apro la porta trovandomi davanti Louis insieme a Ethan ed Haley.
-Cosa ci fate qui?- chiedo incrociando le braccia al petto e guardando i bambini che corrono subito dentro casa.
-Tua mamma aveva da fare con Bash. Tu non rispondevi così ha chiamato me.
-Chi è?- urla Harry dal salotto e io faccio entrare Louis che mi guarda con sospetto.
Dio, odio mia madre quando fa così. Prima mi dice di volersi prendere cura dei ragazzi per farmi stare in tranquilla e qualche ora dopo me li rimanda. Dovrei cominciare a fare anche io così, quando mi lascia Bash per farsi che io gli faccia da babysitter.
Louis ed Harry parlano delle loro cose perciò io mi sbrigo a preparare la cena.

A Beautiful Disaster 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora