Evening Out Between Boys And Girls.

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Credo di essermi addormentata sul divano visto che sento la TV fare rumore. Mi metto a sedere guardando tutto il buio che ricopre la stanza. Mi passo una mano suoi capelli alzandomi dal divano e salendo al piano di sopra.
Il letto è rifatto e non sento il rumore delle doccia. Recupero il mio cellulare dal comodino vicino al letto per guardare l'ora. Sono le sei e mezza. Harry non dovrebbe essere in ufficio a quest'ora.
Mi butto sul letto rifatto guardando il soffitto bianco.
Sento delle voci provenire dallo studio di mio marito perciò senza curarmi per il mio vestiario mi dirigo verso l'ufficio spalancando la porta.
Sei paia di occhi mi guardano da capo a piedi. Ops, mi ricordo solo ora di indossare solo una maglietta di Harry che mi arriva un po' sopra le chiappe.
-Rachel, cosa vuoi?- chiede Harry cercando di attirare l'attenzione dei suoi clienti che, però, continuano a guardare me come se non avessero mai visto una donna. Dio, non hanno mai visto una donna quasi nuda?
-Ehm... vuoi fare colazione?- chiedo inventandomi la prima scusa che mi passa in testa. Lui sbuffa posando la penna sulla scrivania.
-No, adesso dovrei lavorare... tesoro.- dice con sarcasmo l'ultima parola. Sorrido appoggiandomi allo stipite con fare sensuale.
-Certo, uhm, voi signori volete qualcosa?- chiedo con malizia nella voce, i signori mi guardano con occhi spalancati. Harry si alza di scatto sbattendo le mani sulla scrivania. I signori si girano verso di lui rossi in viso.
-Togliete gli occhi di dosso a mia moglie. E tu, vatti a mettere qualcosa addosso!- urla Harry indicandomi. Scoppio a ridere chiudendo la porta e andandomene.
Indosso una gonna nera a tubino con una blusa blu sopra e ai piedi delle scarpe col tacco.
Mi sto finendo di preparare quando la porta della stanza si spalanca, andando a sbattere contro la parete. Viene chiusa e Harry si dirige verso di me arrabbiato.
Mi costringe ad alzarmi e il mio petto va a sbattere contro il suo. Mi butta sul letto aprendo la blusa, facendo saltare tutto i bottini.
-Oh mio Dio.- sussurro quando comincia a baciarmi il collo. Scende seguendo la linea della blusa fermandosi sopra l'ombelico. Mi toglie anche la gonna togliendo subito dopo anche le scarpe. Mi guarda dall'alto al basso togliendosi la giacca.
-50 sfumature di Styles... Ahia!- urlo quando mi morde il fianco per via di quello che ho detto. Si toglie la maglietta restando a cavalcioni su di me.
-Adesso ci divertiamo un po'.- dice con voce rauca abbassandosi su di me per poi cominciare a baciarmi.

Dylan.
Ho lasciato i gemelli a casa di mia nonna, visto che è quello che mi ha scritto mamma due ore fa.
Sto seduto comodamente sul divano con una ciotola di pop-corn sulla pancia mentre guardo Venerdì 13.
-Cazzo!- urlo sobbalzando quando il mio cellulare, dall'altra parte della stanza, suona. I pop-corn vanno a finire per terra e la ciotola si frantuma in mille pezzi. Riprendo fiato andando a recuperare il cellulare.
Il nome di Jimmy, il mio migliore amico, lampeggia sullo schermo perciò mi sbrigo a rispondere alla chiamata.
-Jim?- chiedo mettendo pausa al film per poi continuare a guardarlo dopo che avrò finito di parlare con Jim.
-Stasera usciamo. Tu, io e le ragazze.- dice riattaccando senza aspettare che io dica qualcosa. Mi vedo costretto ad andarci.
Con Jim è così. Se lui dice qualcosa si è obbligati a farlo perché con lui ci si diverte sempre.
Aspetta, ha detto ragazze.
Prendo il cellulare per poi mandare un messaggio a Jimmy.

Da: Dylan.
A: Jims.
Hai detto ragazze?

Da: Jims.
A: Dylan.
Certo. Tomlinson e Hardy. Insomma, il vecchio gruppo del liceo. Tu, io, Rosie e Celeste.

Da: Dylan.
A: Jims.
Perché hai invitato anche Celeste?

Da: Jims.
A: Dylan.
Semplice. È la tua migliore amica, no?

Da: Dylan.
A: Jims.
Io e Cel abbiamo fatto sesso. Non parliamo al momento.

Da: Jims.
A: Dylan.
Sei un disastro Dylan Styles!

Non rispondo a Jimmy perché ha ragione perciò vado a farmi una doccia.

Rachel.
-Com'è possibile che tu sia così magra dopo quattro figli?- chiede Harry facendo cerchi immaginari sulla mia pancia tutto concentrato.
-Vado in palestra da quando ho avuto Dylan. Ci puoi credere che qui dentro ci sono stati i tuoi figli?
-Uno più scemo dell'altro, però.
-Non è colpa mia.
-E se facessimo qualcosa per avere un quinto figlio? Insomma, Dylan se ne è già andato, Lexi probabilmente se ne andrà presto e i gemelli... stanno crescendo in fretta e mi manca avere piccoli neonati urlanti per casa.
Mi metto a sedere di scatto guardando Harry e coprendomi con la coperta.
-Vuoi un'altro figlio? Sul serio Harry? Ne abbiamo già parlato e la risposta è la stessa di sempre, no.
-Ma non siamo novellini. Abbiamo cresciuto quattro figli, Rache. Quattro. O forse sei tu che non li vuoi. Certo, sarebbe più facile così. Niente figli, niente problemi, niente io ti odio stai lontano da me.
-Sai benissimo che non ti ho mai detto quelle cose, idiota. Non voglio dover passare lo stesso che ho passato con i bambini. Voglio che questo bambino, se mai ci sarà, cresca sereno e in un ambiente in cui nessuno è in pericolo. Certo, sono fertile ma non posso accettare il fatto che tu voglia un bambino ogni volta che ti senti insicuro. Harry, io non sono uno forno per bambini! Non posso fare bambini ogni volta che tu sei insicuro su te stesso! Non posso fare bambini ogni volta che tu li vuoi.- dico alzandomi dal letto e mettendomi una maglietta sotto lo sguardo vigile di Harry.
-Voglio un'altro bambino, non vedo dove sia il problema. Probabilmente non sei tu che vuoi dei figli. Non potevi dirmelo invece di fare un grande discorso degno di un Oscar. E io non sono insicuro! L'unica persona insicura in questa stanza sei tu. Tu sei sempre stata insicura su tutto.- urla alzandosi e chiudendosi in bagno.
Perché stiamo litigando?

Dylan.
Entro nel locale e non mi sto per niente divertendo già d'adesso. Raggiungo Jimmy al bar e lui si trova già insieme a Rosie e Celeste.
Rosie è semplicemente stupenda in un semplice vestito rosso con ai piedi dei tacchi mentre Celeste indossa una gonna e una blusa con ai piedi dei stivaletti con mezzo tacco. Insomma, non mi intendo di queste cose.
Mi avvicino a loro mettendo una mano sulla spalla di Jimmy che si gira a guardarmi.
-Styles, sei finalmente arrivato. Avevo perso la speranza.
-Già.- dico ordinando subito dopo un bicchiere di whisky alla barista.
Qualche bicchierino dopo mi ritrovo in pista con due ragazze che si strusciano su di me e io sto al loro gioco.
Una ragazza dai capelli neri mi passa un bicchiere con dentro qualcosa di marrone. Continuiamo a ballare come se non ci fosse un domani.
Non m'importa niente di Celeste o Rosie, io mi sto divertendo.

Rachel.
Sto ignorando Harry visto che dopo la nostra litigata si è "trasferito" in salotto. Lexi è stata tutto il giorno in camera sua a riposare visto che le è venuta la febbre.
Poso la ciotola, con dentro la zuppa, sul vassoio dove c'è già un bicchiere d'acqua e uno di succo di frutta.
Appoggio il vassoio sul grembo di Lexi che comincia subito a mangiare.
-Quanto ti sarà passata la febbre, amore, mi racconterai quello che è successo, ok?- chiedo accarezzandole una guancia. Annuisce continuando a mangiare.
Ritorno al piano di sotto e passando per il salotto noto Harry scrivere sul suo cellulare. Alzo gli occhi al cielo ritornando in cucina per finire di fare le pulizie.

Dylan.
Siamo fuori e l'aria mi spettina i capelli. Non capisco cosa stia succedendo so solo che la ragazza dai capelli neri sta urlando per la paura e io sono difronte a lei.
-No, Dylan, no.

A Beautiful Disaster 3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora