La Foresta [PARTE 3]

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Io li osservo sempre, io li bramo sempre, io li voglio sempre, io li ucciderò sempre.

Stupidi umani.
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--------------GIORNO 4----------------------

Abbiamo appena deciso che dobbiamo andarcene, adesso, sono dappertutto, ci osservano, ci scrutano, ci desiderano, ci vogliono uccidere.

Eccolo uno è lì, un'altro è poco distante da lui, si stanno avvicinando, sono vicini, sono qui, sono qui per noi.

E' davanti a me, mentre io scrivo lui mi osserva, mi scruta, mi analizza, decide se uccidermi o meno.

Ha fatto la sua scelta.

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Il resto delle pagine era incomprensibile perchè macchiate di sangue, dovevamo andarcene da questo posto infernale.
Mi alzai dal mio comodo giaciglio e andai nella tenda del comandande:" Comandante, dobbiamo andarcene da qui o moriremo tutti", era seduto sul suo trono con la testa rivolta verso il basso, mi avvicinai e appena fui abbastanza vicino constatai una cosa orribile: era morto.

Richiamai tutti i soldati e stabilimmo che il giorno seguente avremmo abbandonato la radura, fino ad allora saremmo andati tutti a cercare provviste; mi attrezzai del necessario ed entrai nella folta foresta oscura sperando di fare ritorno.

---------------GLOBAL POV----------------------

Città cadute:

-Bellevue -Rhatos

-Lybir -Urgundar

-Uzkai -Tamura

-Mahkrat -Oleyna

Giorni stimati all'evocazione dell'Angelo della Morte: 35

----------------OBLIVIUS POV------------------

Dopo due ore di cammino giunsi, casualmente, di fronte a una grotta buia e umida; dopo pochi minuti di riflessione decisi di entrare: appena varcai l'ingresso sentii un brivido percorre tutta la tangenziale piedi-testa.

A ogni passo che facevo la grotta diventava sempre più buia e più umida.... finchè, in fondo al tunnel, vidi una luce molto fioca, decisi quindi di seguirla senza sapere cosa mi avrebbe aspettato più avanti.
Senza accorgermene calciai un teschio umano, un altro e un altro ancora, più avanzavo più i teschi aumentavano.
Ad un certo punto, dall'alto, scese un essere a due teste e quattro mani, emise un verso che fece tremare le pareti della grotta.

Estrassi le mie Du-Blade ma lui fu più veloce, con uno dei suoi lugubri bracci mi spinse contro il muro, tentò di salire sopra di me ma riuscii a infilzargli una testa e a provocargli un'emorragia mortale.
Dopo qualche minuto riuscii ad alzarmi e perlustrai la grotta: trovai svariate armi, del cibo e alcune strane pozioni.
Risalii la grotta e mi avviai verso il mio accampamento, dopo un'ora di cammino udii delle risate, mi fermai un attimo ad ascoltare e poi decisi di andare a controllare.
Mi avvicinai al luogo da dove provenivano le grida e vidi una donna dai capelli molto lunghi, quando si girò il mio cuore perse un battito: era mia madre.
---SE GIRATE L'ANGOLO TROVERETE L'ANGOLO AUTORE---
Salve a tutti cari lettori, vi è piaciuto questo capitolo? Vi svelo un segreto: l'ho scritto mentre ero in fila (una fila mooooooooolto lunga) dal dottore.
La domanda di oggi è: Quale sarebbe la vostra prima reazione se foste nella situazione del nostro amico Oblivius?
-Gold_Writer








Sacred: La leggenda dell'arma sacraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora