UN NUOVO ORIZZONTE [PARTE 2]

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Iniziò una vorticosa discesa e, prima di toccare terra scomparve, sapevo cosa stava per succedere: si sarebbe teletrasportato alle mie spalle e mi avrebbe ucciso, dopo qualche istante di attesa apparve alle mie spalle, "Fratello siamo giunti al capolinea" disse Sakkara, sottovalutandomi.

---OBLIVIUS POV---

Era da tre ore che cercavo in modo maniacale il Tesseract, ma con scarsi rsultati.
Dovevo sbrigarmi o tra qualche ora Ancaria si sarebbe sgretolata e allora non ci sarebbe stato più niente da fare, le uniche persone che sapevano dove il cubo fosse erano Sakkara e Shaddar il negromante, mi ricordai allora del diario che pochi istanti prima avevo visto appoggiato su un tavolo.

---SUDDIAR'S POV---

Sakkara estrasse la sua lama e con un movimento fulmineo mi trapassò il cuore, sentii un dolore acuto estendersi dal torace a tutto il resto del corpo e caddi a terra; miracolosamente pochi istanti dopo apparì la restante parte del mio consiglio.
Sakkara era spacciato.
Gli spiriti blu (come li chiamava Oblivius) unirono le loro mani e con una sola parola riuscirono a intrappolare Sakkara in una barriera di energia, che però avrebbe resistito solo il tempo di scappare.
I miei amici mi presero e con una magia di teletrasporto mi portarono al monastero di IceCreek Dale, dove delle Serafine ci stavamo aspettando.

---OBLIVIUS POV---

Presi il diario, andai alla pagina dove spiegava la posizione del cubo e lessi: "Ho nascosto il Tesseract nelle segrete del castello di Bellevue".
Bellevue era la città da cui partii per cercare i miei genitori, dovevo reggiungerla immediatamente e prendere l'oggetto.
Uscii dal castello e mi ritrovai davanti nientepopodimeno che Shaddar il negromante, presi le mie Du-Blade ma quando stavo per infilzargli la schiena si girò e con una sola mano mi scaraventò contro un masso.
"Tu misero Elfo osi tentare di uccidere me, il grande Shaddar, padre di tutti i negromanti e padre di Sakkara?Tu soccomberai.... ADESSO", evitai la sua palla di fuoco con un balzo, Shaddar iniziò a scagliare punte di ghiaccio e io, per evitarle, iniziai a saltellare come un bambino.
Sentii un fruscio, un crepitio, un boato  e ad un certo punto, da uno squarcio nell'aria apparve Suddiar con gli altri undici spiriti blu "Oblivius, ti vedo in difficoltà: vuoi una mano? O dovrei dire dodici?", ai dodici spiriti ci vollero solo una manciata di secondi per ridurre Shaddar in un misero e solitario cumulo di polvere.
"Hai scoperto dove si trova il cubo?" dissero gli spiriti blu all'unisono.
Riferii tutte le informazioni apprese e fui teletrasportato a Bellevue; mi ritrovai davanti alla reggia di Bellevue, vidi il capitano Romata steso a terra e sanguinante "Romata cosa è successo?" chiesi io molto preoccupato, "Centinaia d-di m-maghi, siamo stati assaltati e-e abbiamo p-perso" disse lui con voce appena udibile, "Devo andare al castello di Bellevue, mi sapresti dire dove si trova?" domandai, alzò un dito e mi indicò un punto remoto; "Lì" mi disse, ed esalò il suo ultimo respiro.
Mi girai e vidi in piedi, in tutto il suo splendore, una bellissima Vampiressa, la stessa che aveva salvato Romata dall'attacco degli Elfi Oscuri (PRIMO E SECONDO CAPITOLO) "Oblivius, ti accompagnerò al castello di Bellevue, ma stai attento è circondato da negromanti di ogni genere "Disse lei con voce molto preoccupata: si voltò e iniziò a camminare.
Passammo accanto a una torre, a una radura piena di lupi ed entrammo finalmente in una foresta di alberi morti.
La Vampiressa mi indicò un centinaio di negromanti "Invocherò dei lupi e dei pipistrelli, ogni mago che morirà verrà riportato in vita e ci aiuterà ad eliminare gli altri, altro non posso fare: buona fortuna!".
Appena la Vampiressa invocò le bestie i dodici spiriti blu e io partimmo all'attacco, ci vollero ben trenta minuti prima che ogni singolo negromante fosse steso a terra; evitando di schiacciare con i piedi i negromanti morti avanzai ed entrai nel castello diroccato.
Appena entrai vidi un gigantesco cubo che ruotava su se stesso ed emetteva strani fulmini, rimasi incantato alla vista di quello spettacolo finchè Suddiar, con uno schiocco di dita, mi risvegliò facendomi trasalire, "Maledizione, Oblivius, stiamo salvando il mondo, non abbiamo tempo da perdere!" mi urlò Suddiar, "Per prendere il cubo e portarlo al castello di Braverock dovremo rimpicciolirlo, quindi stai indietro" mi disse uno dei dodici spiriti blu.
Arretrai e con un battito di mani Suddiar rimpicciolì il Tesseract, lo prese e me lo diede, "Portalo a Braverock, noi abbiamo una questione di cui occuparci, dovrai portarlo nella vecchia fucina sotto il castello, tieni questa mappa" disse un altro spirito.

Sacred: La leggenda dell'arma sacraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora