Tra la vita e la morte [PARTE 2]

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Dopo un'ora di viaggio mi ritrovai davanti ad un'altro bivio, un cartello diceva |Suddiar ->| l'altro diceva | <- Sakkara|

---OBLIVIUS POV---

Da adolescente avevo letto vari libri di storia antica, sapevo cos'era Suddiar e cos'era Sakkara, di conseguenza come un sano di mente avrebbe fatto scelsi Suddiar.

Imboccai la strada a destra, dovevo correre per raggiungere la destinazione più velocemente possibile.

---ANONYMOUS POV---

Erano i goblin del gelo, esseri malvagi che vivevano sull' Ice-chain (la catena montuosa più alta di Ancaria ice= ghiaccio chain= catena). Erano circa un centinaio,se non avessi trovato il modo di sconfiggerli sarei morto. Studiai l'ambiente circostante e iniziai a correre; dopo pochi minuti ero su una torre e stavo cercando il modo di salvarmi.

---OBLIVIUS POV---

Passarono secondi, minuti, ore e non ero ancora arrivato a destinazione (qualsiasi cosa fosse), ero disperato e pensavo che non avrei mai più rivisto i miei genitori; qualcosa però mi fece andare avanti... forse la speranza di tornare in vita e fare più soldi oppure quella di trovare i miei genitori, ero combattuto.

Più avanzavo più appariva vegetazione, prima qualche ciuffo di erba, poi alcuni cespugli e infine alberi: mi ricordava qualcosa... ma non ricordavo cosa.

---ANONYMOUS POV---

Ero sulla torre da alcuni minuti e non avevo ancora trovato una soluzione, i goblin si avvicinavano e anche la mia morte. Guardai intorno più attentamente e... miracolo! dietro di me c'era uno scettro, su di esso c'era scritto "Scettro di Sakkara" e subito mi venne in mente ciò che c'era menzionato nel libro che stavo leggendo poco prima.

Lo presi e lo feci roteare, in un secondo tutti quei goblin erano scomparsi chissà dove.

---OBLIVIUS POV---

Sentii un ronzio, un bisbigliare, un vociare, c'era qualcuno. Valutai le mie opzioni: fare marcia indietro, andare avanti e rischiare o sedersi e aspettare, scelsi la seconda e andai avanti subito rimpiansi la mia scelta poichè più avanti c'erano un centinaio di goblin, non i soliti e fastidiosi esseri erano diversi... erano azzurri.

Entrai nel panico, non avrei potuto affrontare così tanti nemici, dovevo trovare una soluzione se non volevo lasciarci la pelle. Optai per un semplice piano: nascondersi, anche se sapevo che tutti i miei piani finivano male.

---ANONYMOUS POV---

Tornai di fretta nella biblioteca e ripresi il libro che stavo leggendo, saltai le parti inuti come le leggende popolari e andai dritto al punto: l'incantesimo di rianimazione.

"Lovlius memoriae ritosul" ecco la formula, usai il teletrasporto per ritornare e Urkenburgh e preparai il rituale per rianimare Oblivius.

---OBLIVIUS POV---

Maledizione, imprecai, quegli esseri mi avevano visto e adesso mi stavano inseguendo stavo correndo il più velocemente possibile ma loro erano più veloci; stavano per raggiungermi, erano a pochi metri da me quando una luce bianca molto forte si impossessò del mio corpo. Mi svegliai di soprassalto in un letto abbastanza comodo, "Non è stato un sogno", disse la figura davanti a me come se mi avesse letto nel pensiero, "Cos'è..." non finii la frase perchè l'essere scomparve: Una lunga barba bianca usciva dall'oscurità del suo capuccio blu ornato con pizzo d'oro, non notai altri particolari poichè scomparve senza darmi il tempo di ringraziarlo.

Sacred: La leggenda dell'arma sacraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora