Five.

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Harry's pov.

Sono le sei di sera, ormai. Il mio corpo è completamente a pezzi, forse per il matrimonio di stamattina.

Ho dovuto portare dieci ghirlande di tulipani e margherite in una chiesa in centro, salire su scale e contro scale per appenderle; fare in modo di renderle visibili e sicure, insomma mi sono proprio distrutto.

Chiudo tutto, entro nella pasticceria affianco per comprarmi un qualcosa di piccolo e dolce poi esco ed estraggo le chiavi dalla tasca.

Assaporo il cioccolato bianco sul mio dolcetto, è incredibilmente buono.

Infilo la mano libera nella maniglia dell'auto.

«H-Harry?» dice una voce, vedo un ombra sullo sportello quindi mi giro.

«Ciao. Cosa fai qui fuori?»

Si avvicina un po'. «Pensavo di trovarti aperto, volevo un g-»

«Girasole.» la precedo mentre mi immergo una mano nei ricci.

Con la punta della scarpa strofina per terra. «Già, ma ormai hai chiuso.» si rattrista.

«Ti serve per qualcosa di importante?» chiedo.

«Si.»

Non aggiunge altro.

Propongo. «Conosco un posto, poco lontano da qui. Un campo di girasoli... Se vuoi ti ci porto»

Ci pensa un po', ma so la risposta. Il bello delle bambine è che si fidano molto facilmente.

«Va bene.»

Come non detto..

Tournesol [h.s]Where stories live. Discover now