La nostra scuola non si trovava al centro della città: entrando a A... da nordovest si incontra una fila di case d'aspetto molto dignitoso ai due lati della grande strada bianca, con un piccolo giardino davanti, veneziane alle finestre e una fuga di gradini che conduce alla bella porta con la maniglia d'ottone. In una delle più grandi vivevamo mia madre e io, con le ragazze che i nostri amici e altri clienti avevano deciso di affidarci. Di conseguenza eravamo parecchio lontano dal mare, da cui ci divideva un labirinto di strade e case. Ma il mare era la mia gioia; e spesso attraversavo la città per il piacere di una passeggiata lungo la riva, con le mie allieve, o sola o con mia madre durante le vacanze. Era per me un incanto in tutte le stagioni e a tutte le ore, ma soprattutto quando una brezza marina muoveva vivamente l'atmosfera e nella luminosa freschezza di un mattino d'estate.
Il terzo giorno dal mio ritorno da Ashby Park mi svegliai presto... dalla persiana filtrava luminoso il sole, e io mi dissi che sarebbe stato molto piacevole attraversare la città tranquilla e fare una passeggiata solitaria sulla spiaggia mentre quasi tutti erano ancora a letto. Non tardai molto a prendere la mia decisione né a metterla in pratica. Non volevo certo disturbare mia madre, e scesi senza far rumore le scale e silenziosamente aprii la porta. Ero pronta, vestita e già uscita quando l'orologio della chiesa batté un quarto alle sei.
Perfino nelle strade si avvertiva un senso di fresco vigore; e quando uscii dalla città, quando sentii sotto i piedi la sabbia e volsi il viso verso la vasta baia luminosa... nessuna lingua può descrivere l'effetto del profondo, limpido azzurro del cielo e dell'oceano, del luminoso sole del mattino sul semicerchio di aspre rocce sormontate da verdi colline ondulate e sulla spiaggia liscia, vasta, e sugli scogli bassi che sorgevano dal mare, rivestiti di alghe e muschio, simili a isolette erbose, e soprattutto sulle lucenti, scintillanti onde. E l'indicibile purezza e freschezza dell'aria! il caldo era appena tale da rendere più gradita la brezza, e il vento muoveva appena il mare, e le onde venivano spumeggiando e scintillando alla spiaggia, come folli di gioia. Null'altro era in movimento, non c'era nessuno tranne me. Le mie orme erano le prime a stamparsi sulla sabbia intatta, salda; null'altro l'aveva calpestata da quando la marea della notte precedente aveva cancellato le orme più profonde del giorno prima e l'aveva lasciata intatta e eguale, se non dove l'acqua, ritraendosi, si era lasciata dietro le tracce delle pozze increspate e dei piccoli rigagnoli.
Rinfrescata, deliziata, rinvigorita, camminavo dimenticando tutte le mie ansie, sentendomi le ali ai piedi, certa di poter continuare almeno per sessanta chilometri senza stancarmi, provando una sorta di gioia esilarante che non avevo più conosciuto dalla primissima giovinezza. Verso le sei e mezzo, tuttavia, cominciarono a uscire gli staffieri per far prendere aria ai cavalli dei padroni: prima uno, poi un altro, finché vi furono una dozzina di cavalli e cinque o sei cavalieri; ma questo non mi riguardava perché non sarebbero arrivati fino alle basse rocce alle quali io mi stavo avvicinando. Quando le raggiunsi, e camminai sopra le alghe umide e scivolose (rischiando di cadere in una delle numerose pozze di chiara acqua marina che giacevano tra roccia e roccia) fino a un piccolo promontorio muscoso circondato dal mare spumeggiante, mi volsi a guardare chi altro fosse in movimento. Vidi soltanto gli staffieri con i cavalli e un uomo con la macchia scura di un cane che gli correva davanti, e un carroserbatoio che usciva dalla città a prendere l'acqua per i bagni. Tra uno o due minuti, le macchine per i bagni si sarebbero messe in movimento, e allora gli anziani signori dalle abitudini regolari e le pie quacchere sarebbero venuti a fare la loro salutare passeggiata mattutina. Ma, per quanto interessante fosse un tale spettacolo, non potevo attendere di vederlo, poiché in quella direzione il sole e il mare mi abbagliavano, al punto che potei dare soltanto un'occhiata, e subito mi volsi a godere della vista e del suono del mare che batteva contro il promontorio, senza grande forza, poiché l'impeto era frenato dall'intrico di alghe e dalle invisibili rocce sotto il livello dell'acqua; altrimenti sarei stata presto inzuppata dagli spruzzi.
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Agnes Grey (Anne Brönte)
ClassiciIl libro della terza delle sorelle Brönte, che mancava in Wattpad, dopo Cime tempestose e Jane Eyre.