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Avevo in qualche modo ferito Lola.
Mi dispiaceva così tanto.
Mi alzo dal letto,sapendo che era un altro giorno.
E durante questo giorno dovrò passare il tempo con Ross.
Ma prima devo parlare a Lola.
Mi vesto e vado a scuola.
La vedo.
"Lol.." la raggiungo.
"Maia.." mi dice.
"Che è successo? Ti ho fatto qualcosa? Credevo ti fossi arrabbiata con me."
"Non lo so nemmeno io perché ho reagito così." dice seria.
"Mi dispiace io.. Non voglio perderti."
"Nemmeno io.. Ho bisogno di te."
Era dolcissima.
Le sorrido.
"Si,anche io." le rispondo.
"Maialina." mi raggiunge Ross.
"Ross." sorrido appena.
"Ross." dice seria Lola.
"Lola." dice serio Ross.
Si guardano.
Ross da dietro da scorrere la mano che aveva appoggiato sulla mia schiena e la fa arrivare al mio sedere.
Posiziona la mano e lo stringe bene,facendomi alzare in punta di piedi.
"Ah." ansimo ad occhi chiusi davanti a Lola.
"Credo che sono di troppo qui." dice lei seria mentre prende la borsa e se ne va.
"Lola.. No dai." la chiamo ma lei non si gira.
Cammino verso di lei.
"Dove vai." mi prende per il polso e mi sbatte sugli armadietti mettendomi una mano sui fianchi.
"Sei mia,ricordatelo."
"Si.." sospiro guardandogli le labbra.
Lui le lecca.
Sospiro.
"Maiala.." mi accarezza la scollatura.
"Ross..." chiudo gli occhi e ansimo.
Me la sfiora con la mano provocandomi i brividi.
"Ti piace.." dice a voce bassa.
"Ti prego.." mordo le labbra.
"Devi aspettare." sussurra al mio orecchio.
"Non posso.. Ross."
"Porcona.. Non credere che mi sottoponga a te." ride con aria sicura.
Lo guardo negli occhi cercando di capire cosa volesse dirmi.
"A dopo." mi pizzica la guancia e se ne va.
\\
"In macchina." mi ordina dopo essere uscita da scuola.
Entro e mi porta nel nostro posto.
"Che ci facciamo qui..."
"Avevo detto che trovavi del tempo per me ieri." dice serio.
"Si.. scusa."
"Scuse accettate."
"Okay." lo guardo.
Mi prende per mano mi porta al solito laghetto.
"Spogliati.."
"Non voglio.."
"Non era una domanda era un ordine."
"Davanti a te.."
"Davanti a me." dice.
"Mi.. Mi vergogno."
"Se vuoi essere mie non ti devi vergognare del tuo corpo devi avere fiducia sia in te stessa che in me."
Lo guardo.
Lui si sfila la maglietta.
Mi guarda e sorride.
Si porta giù i pantaloni.
Rimane in boxer.
"Su via tutto."
"Io.."
"Okay.. Non ti spogliare,se ti vergogni.. Ti vergogni." dice.
"Grazie,vedo che capisci."
"Già." si avvicina a me e mi bacia.
Mugugno al suo bacio.
Lui mette le mani sui miei fianchi.
Mi bacia con la lingua.
Mi piaceva tanto quel baci-
Prende i lembi della maglia e la sfila.
"Che cos-" mi copro con le mani il reggiseno.
"Tu non ti vuoi spogliare,dovrò farlo io." mi prende i pantaloni e li toglie.
"Ma avevi dett-"
"Non devi disobbedirmi." dice serio.
Resto con l'intimo.
Sfila il reggiseno.
Toglie le mutandine.
Mi copro in entrambe le zone con ciascuna mano.
Lui entra in acqua.
Entro subito per coprire le forme.
"Perché tu sei in boxer?"
"Perché sono il capo e poi ti ho forse detto che puoi fare domande?"
"No ma."
"Niente ma,rilassati e goditi questo giorno senza vestiti addosso,come se nessuno ti stesse giudicando."
"Ma è difficile."
"Free fall,I wanna feel it all!" si mette a cantare.
"Ti sembra il momento di cantare?"
"Si!"
"Cos-"
"Canta! Liberati da tutto ciò che tieni dentro! Nessuno ti giudica."
"Tu sei il mio capo.. Tu mi puoi giudicare."
"Sbagliato,io ti posso dare ordini,non giudicare."
Lo guardo negli occhi.
"E ora fa ciò che vuoi,è un ordine."
"Non so cosa fare.."
"Allora ti farò fare qualcosa io." si avvicina e mi guarda negli occhi.
"Tutto ciò che vuoi.." ansimo.
Mi bacia e mi prende la coscia sinistra.
La alza,facendo sì che la mia gamba avvolgesse la sua vita.
La mia intimità era aperta,si scontrava con la sua dura e bagnata dai boxer.
"Strusciati,ora." dice dandomi una sculacciata per incitarmi.
"Ah." struscio il clitoride sul suo membro.
"Brava così,godi." stringe i miei glutei.
"Ah sì.. Dio." continuo a strusciarmi su di lui.
"Brava così." mi passa le unghie sulla schiena provocandomi la pelle d'oca.
"Ah!" alzo la testa.
Lui mi guarda negli occhi.
"Quando godi sei bellissima."
"Dio.. Ross,ti voglio dentro."
Lui si mette a ridere.
"Scherzi? Passerà ancora molto tempo,e non sarai tu a decidere." mi tocca il mento.
"Ma io ti voglio." dico eccitata,gli tocco i capelli e li stringo continuandomi a strusciare su di lui.
"Non si può,non ora." dice.
"Ah." lo abbraccio strusciandomi di più.
"Basta piccola."
"Ah." continuo a strusciarmi.
"Ti ordino di smettere di strusciarti."
"Ah! Mi piace così tanto..." guardo in alto.
"Lo so.." si sposta sorridendo.
Lo guardo negli occhi.
Lui esce dall'acqua.
"Su,esci senza coprirti."
"Girati."
"Non ci penso neanche."
"Allora sto qui."
"Non mi muovo allora." dice appoggiandosi con un braccio al tronco di un'albero.
"Okay." dico.
Restiamo i minuti a fissarci,io ero ancora in acqua.
Lui mi fissava.
Iniziava a tirare vento e faceva freddo nonostante ci fosse poco sole.
"Sto aspettando."
Sospiro e faccio un passo.
"Brava." mi guarda.
Esco dall'acqua.
Ero nuda,davanti a lui.
Mi vergognavo,ma non cedevo.
"Bella.. Sei bona." mi guarda tutta.
"Posso coprirmi?"
"Come vuoi."
Prendo subito il reggiseno e lo metto.
Mi prego per prendere le mutandine ma lui mi sculaccia.
"Questo culo chiama le mie mani."
"Che fai." ansimo.
"Zitta.Resta così,inchinata a me."
Mi accarezza il sedere,sentivo la sua mano che scorreva sul mio fondo schiena bagnato.
Entra con un dito.
Ansimo.
"Ah sì!" inizio a muovermi con il corpo avanti e indietro mentre aveva il suo dito dentro di me.
"Certo che non ti stanchi mai.. Brutta porca,maiala."
"Ah!" godevo.
"Bona." con l'altra mano stringeva il mio gluteo.
Toglie il dito.
Avevo voluto che continuasse.
"Rivestiti,ma solo in intimo." ordina.
Mi metto le mutandine.
Mi fissa.
"Non mi guardare."
"È strano come cambi personalità quando ti tocco,prima ti vergogni.. Poi quando godi sei porca."
"Sei tu.. Mi tocchi,io non ne posso fare a meno."
"Sei mia,piccola,non ne farai mai a meno." sorride.
Sorrido appena.
Dopo aver passato il pomeriggio,ci rivestiamo e mi accompagna a casa in macchina.
"Piccola,tu è piaciuto passare il tempo con me?"
"Si.. Mi piace.." guardo in basso.
"Che hai?"
"Ho paura."
"Di cosa?"
"Ho paura,non lo so.. Di tante cose.
Ho paura di perdere le persone a cui tengo."
"Se ci tieni,farsi di tutto per tenertele strette e se sbaglierai,si sistemerà al meglio."
"Come fai a dirlo?"
"Non lo so,ma di solito funziona così e poi chi sarebbe così stupido da perdersi una come te?"
Arrossisco e sorrido alla frase che aveva appena detto.
"A domani piccina." mi bacia.
Lo bacio,scendo dalla macchina e vado a casa.
Mi era piaciuto tanto stare con lui.
E con Lola non ho capito ancora come stanno le cose.

The Erotic Dreams || RaiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora