"...tutto il ricavato verrà diviso in due, una parte alla ricerca e un'altra ad una società che cura i bambini malati in Africa" conclude mio padre.Si alza un'applauso in tutta la sala.
"Dobbiamo ringraziare tutti voi qui presenti per queata raccolta fondi e un grazie speciale a Il Volo, che ha destinato l'intero ricavato di un concerto per questo progetto" dice ancora.
Un altro applauso, i ragazzi sorridono ma allo stesso tempo abbassano gli guardi imbarazzati.
Sono davvero sensibili.
"Adesso vi lascio cenare in santa pace" scherza mio padre che posa delicatamente il microfono e viene accerchiato da cinquanta persone che fanno duemila domande al secondo.
Il piano di stare attaccata a mio padre è miseramente fallito, mia sorella sta parlando con un giovanotto che non ho mai visto in vita mia, mia madre affianca mio padre e mio fratello è in giro cercando di prendere qualche stuzzichino dall'angolo buffet.
Risultato sono sola, seduta a quello che sarebbe il tavolo della mia famiglia, ma è deserto.
Sbuffo poggiando un gomito sul tavolo e guardando la massa di gente che parla e scherza.
"È davvero una cosa fantagliosa" sento dire.
Sposto la sguardo verso destra e vedo una ragazza che scherza e flirta con Gianluca.
Lui le sorride annuendo.
Sospiro nervosamente e cambio direzione dello sguardo.
Perché ti stai facendo tutti questi problemi Anna?
Gianluca sicuramente fa sempre così con le ragazze e a te non interessa!
Sento ridere la ragazzina, risata alquanto svervante, e così mi alzo all'improvviso e mi dirigo verso l'uscita della sala.
Sono da sola, in una festa da ricconi in cui non mi sento a mio agio e in più con una che ride che sembra una gallina con una pallina da tennis incastrata nel gargarozzo!
Peggio di così!
Esco fuori mentre mi salgono i brividi per il freddo, ho dimenticato anche il coprispalle dentro.
Che scema.
Penso stia anche per piovere.
Roma, ti prego, non fa la stupida stasera.
Cammino fino a dirigermi verso le vie principali della città.
Il panorama di Roma notturna è mille volte migliore di quella noiosa festa.
"Allora ti attieni proprio al copione" sento dire.
Oh no!
Mi giro e mi ritrovo davanti Gianluca.
Che fa?
Mi segue?
"Di che copione parli?"
Lui sorride e si avvina fino a separarci solo dieci centimetri.
C'è tensione, vorrei fare qualche passo indietro ma non riesco a sbloccarmi.
Sono paralizzata.
"Cenerentola perde oggetti in giro e abbandona le feste sul più bello" risponde con una voce da collasso.
E infatti sento di stare collassando.
Mi schiarisco la gola e sostengo il suo sguardo.
Sono sempre stata una ragazza decisa e devo esserlo anche ora, perché mai lui mi dovrebbe far cambiare?
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Noi Siamo Amore
FanfictionEd ecco che accade l'impensabile. Due vite completamente diverse, due mondi distanti, ma simili e complici si scontrano. Si scontrano fino a capire di non poter fare a meno l'uno dell'altro.