Capitolo 5

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Il professore mi fa cenno di risedermi e io ubbidisco aspettandomi magari una super ramanzina per tutto il trambusto di prima.

"Signorina Leonardi, quello che è successo è stato un pò sconveniente ma ho deciso di non tenerne conto. La sua esposizione è stata chiara e i contenuti erano validi e ben struttutrati. Perciò come ha detto il giovanotto la valutazione del suo esame è 30.Ma non pensi che lo faccio perchè mi è stato detto dal quel cantante." dice scrivendo sul mio libretto e fimarndolo.

Sono rimasta a bocca aperta.

Lui?

Lui il professore più taccagno e antipatico di questo mondo, mi ha appena dato 30.

Pioverà sicuramente.

Anzi un alluvione.

"Gr-grazie professore" dico ancora incredula.

Riprendo il mio libretto e lo metto nella tracolla, sto tremando per l'emozione.

Saluto educatamente e mi affretto ad uscire dall'aula chiudendo la porta alle spalle.

30.

Ho appena preso 30!

Sospiro e sorrido inconsapevolmente, non posso desiderare di più in questo momento.

Comincio a camminare fra i corridoi con l'intenzione di fermarmi alle macchinette e comprare un bottiglietta d'acqua.

Intanto che cerco qualche moneta sento dirmi "Com'è andata?"

Mi fermo e mi ritrovo dietro Gianluca.

Non era andato via?

No a quanto pare.

"Bene grazie per l'interessamento" dico riprendendo a camminare.

Lo sento ridacchiare sommessamente, ha capito che voglio mantenere una certa distanza.

"È per la figuraccia?" chiede.

Io svolto l'angolo e mi fermo ad una macchinetta inserendo una moneta da un euro.

"Cosa?" chiedo distratta.

"Sei arrabbiata per la figuraccia con il professore!" afferma con una faccia da schiaffi.

"Chi ha detto che sono arrabbiata?" dico contestandolo.

"Ooh beh nessuno, non c'è bisogno che lo dica qualcuno." dice.

La bottiglietta cade e io la prendo ricominciando a camminare e lui mi segue.

"Sei fredda, un pò innervosita, ticchetti continuamente le dita sulla tracolla ed eviti di guardarmi" osserva "Risultato: sei arrabbiata."

"Valutazione scarsa, possibilmente faccio sempre così e tu non lo sai" ribatto.

"Fai sempre cosi?" chiede.

Lo guardo per qualche istante e poi riprendo a camminare uscendo fuori.

"Scacco matto!" dice fiero "Ho ragione io!"

"Sono rimasta in silenzio" dico "Non ti ho dato ragione"

"Il che mi dice che ho ragione da vendere" afferma.

Mi fermo e stavolta lo fisso dritto negli occhi.

"Che c'è?" chiedo diretta.

Lui rimane un pò spiazzato.

Se mi sta seguendo un motivo ci deve essere e glie l'ho chiesto senza troppi giri di parole.

"Ci capiamo all'istante io e te" dice divertito.

Sospiro "Hai fatto tutta questa strada per dirmi che ci capiamo?" dico sarcastica.

"Ho fatto tutta questa strada perché lasci le tue cose in giro, Cenerentola!" dice con un sorriso troppo mozzafiato.

Ammazza quanto è bello, e non è un modo di dire.

Deglutisco smettendo di guardarlo e mi riprendo.

Non vuole dirmelo, ok!

Giro nuovamente i tacchi per andarmene e lui mi trattiene per un braccio.

"Come siamo irrequieti" mi canzona.

Sta continuando a fare il don Giovanni...

BENE!

"Sono le persone lagnose che mi irritano" dico.

Lui fa un ghigno divertito.

"Mi stai dando del lagnoso?" dice ridacchiando.

"Lo sei?" dico sarcastica.

"Direi di no!"

"Allora non farlo" ribatto.

"Non l'ho fatto!"

"Ah no?"

"No" dice troppo vicino con una voce profonda "Adesso mi fai parlare senza che scappi via? Oppure ti devo cercare e rincorrere per tutta la città di nuovo?"

Per tutti i santi.

Come cavolo fa ad essere così?

"Parla"

Lui sorride contento "Sabato sera, 8:30, al Royal, festa privata. Noi ragazzi siamo invitati come ospiti e possiamo portare chi vogliamo. Non farmi aspettare troppo!" dice mollandomi una busta.

Si allontana velocemente riprendendo la sua aria strafottente.

"Complimenti per il 30, ero dietro la porta e ho sentito. A sabato!" dice mentre sta già andando via.

Io non ho avuto nemmeno il tempo di dire mezza parola.

E no!

Non mi può lasciare così.

"E chi ti dice che ci sarò?" gli dico alzando il tono della voce per farmi sentire.

"Lo dico io! E io ho sempre ragione. Più o meno." dice e poi sparisce tra la gente.

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Che sfacciato il nostro Gian, eh?
Beh, se prima era il timido della storia, adesso la situazione si capovolge rivelando anche quell'aspetto da Don Giovanni che ha Gianluca.
E Anna... lei cadrà nella ragnatela che sta tessendo il tenore?
Starete a vedere!
Mi raccomando COMMENTATE E VOTATE e fatevi sentire!
Un abbraccio enorme...

    -Jey

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