IV

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Come aveva potuto scordarsi del suo migliore amico? Era.. inconcepibile, inammissibile. Non poteva averlo fatto davvero. Non riusciva a capire perché, dopo due anni e mezzo dove aveva sempre messo lui al primo posto, quel giorno l’avesse completamente rimosso. Non riusciva nemmeno a pensare di aver fatto una cosa così.. crudele ed egoista. Non c’era ragione che lo giustificasse.

In realtà, sapeva bene cosa fosse successo per la prima volta da quando aveva conosciuto Louis, ma si rifiutava categoricamente di ammetterlo. Insomma, lui era Harry Styles, mica uno dei The Wanted. Non si poteva.. innamorare. Era assurdo, specialmente considerando che conosceva quella ragazza da un giorno e mezzo e tre settimane dopo le avrebbe detto addio.

Perché l’avrebbe fatto, vero?

« Usiamo il mio iPod o il tuo telefono? » Fabi lo risvegliò da quei pensieri strani, stendendosi sul letto e facendo spazio al ragazzo.

« Il mio telefono. Ti avverto che.. ehm, potrebbe essere un po'.. volgare, ecco, ma non spaventarti, è solo terribilmente arrabbiato con me » spiegò, guardando l'orario.

Mancavano due minuti alle nove, ormai, perché i genitori di Fabi non avevano permesso ai ragazzi di saltare la cena – sebbene lei avesse solamente giocato col cibo e, da quel che Harry aveva capito, non era la prima volta – così avevano ritardato ancora l'appuntamento con il suo compagno di band.

« Bene, iniziamo prima che rubi il jet privato di David Cameron e venga qui a picchiarmi a sangue ».

« Sai » commentò Fabi mentre connetteva l'iPhone alla rete Wi-Fi. « Vedendovi da YouTube non si direbbe che i vostri rapporti siano così.. violenti ».

« Ma in realtà non lo sono. Finché uno dei due non si arrabbia » azionò la chiamata, che ricevette risposta quasi prima che fosse stata inoltrata.

« Porca puttana, Harry, volevi farmi aspettare ancora? » disse, o meglio urlò, Louis Tomlinson, non degnando Fabi neanche di uno sguardo.

« Scusa, Boo, te l'ho detto, io.. » la voce di Harry era poco più di un sussurro.

« Smettila con quel fottutissimo soprannome, dannazione! »

Harry rimase impassibile, evidentemente abituato, ma con la coda dell'occhio notò che la ragazza aveva una faccia sconvolta. Non potendo fare molto di più, le strinse la mano fuori dall'inquadratura.

Notando lo strano movimento, Louis osservò finalmente anche Fabi, ancora scandalizzata da quella parte del cantante che in pubblico non si vedeva.

« E tu chi diavolo sei? » le chiese.

« Io.. » mormorò Fabi, intimorita. Poteva fidarsi, vero? Si strinse istintivamente a Harry.

« Lei è Fabi. La ragazza che.. mi ha ospitato, ecco » le venne in soccorso. Harry sperava davvero che la tempesta Tomlinson passasse in fretta, non voleva che Fabi si spaventasse.

« Ah, quella delle e-mail! » si ricordò. « Aspetta un attimo. Ti ha ospitato? » gli occhi chiari di Louis si strinsero fino a diventare due fessure.

« Ehm, già ».

« Ma tu non avevi una prenotazione in hotel? » indagò.

« Sì, ma.. mi sono perso ».

Fabi sorrise; quella battuta ricordava terribilmente il loro primo incontro, il volto sconvolto del ragazzo che gli stava chiedendo aiuto. Un’espressione, però, che non aveva niente a che fare con quella del suo amico. Più che sconvolto, lui sembrava furibondo.

Lost. Why am I so Harry?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora