IX

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Lo spettacolo che si aprì agli occhi di Harry fu mozzafiato. Il poco sole che ancora c'era, grazie ai suoi raggi brillava, creando strani giochi di luce sull'acqua attraverso le vetrate che ricoprivano il soffitto. Era un luogo senza tempo, dove avrebbe potuto passare la vita intera, specialmente se c'era Fabi a tenergli compagnia. Come se non bastasse, era deserto.

Harry non sapeva se ci fosse lo zampino della madre di Fabi, ma sicuramente i proprietari delle terme volevano fare bella figura di fronte a una star internazionale.

« Wow » sussurrò, stringendo la mano della ragazza. « Sembra di essere in un altro mondo ».

« A me ricorda il tempio di ghiaccio, alla fine del primo livello del videogioco di Rayman » rise Fabi.

« Ma che ca..? » questa volta, Harry non provò nemmeno a rimanere serio, rise sguaiatamente per più di cinque minuti, sotto lo sguardo semi-sconvolto della ragazza, a cui non sembrava di aver detto niente di così divertente.

Dopo che il cantante si fu calmato, Fabi stava per parlare di nuovo, ma venne anticipata da due braccia forti che la sollevarono di peso. Un attimo dopo, si ritrovò circondata dall'acqua.

Harry si godette la scena a distanza di sicurezza, in attesa che riemergesse.

Dopo più di trenta secondi, però, iniziò a preoccuparsi. Perché non tornava su? Aveva esagerato? Lui non faceva mai queste cose perché era troppo ansioso, e se proprio nell’unica volta in cui si era lasciato andare fosse successo qualcosa?

Non ci pensò due volte prima di tuffarsi.

La prima cosa che percepì, dentro la piscina, furono i suoi ricci, finalmente liberi di fluttuare e di infilarglisi negli occhi; li allontanò con uno scatto secco, facendo un giro intorno a sé stesso per monitorare tutto lo spazio e trovare il punto dove aveva gettato la ragazza.

La vide subito dopo, quasi al centro, con gli occhi chiusi e le gambe incrociate, come se fosse nel bel mezzo di una preghiera zen.

Nuotò velocemente verso di lei, poi la afferrò per i fianchi, riportandola velocemente a galla.

« Ma sei pazzo? » urlò Fabi, non appena ebbe abbastanza fiato per farlo. « Mi hai spaventata a morte! »

« Io? Sei tu quella che ha spaventato me! Non tornavi su, e.. mi sono preoccupato » protestò il ragazzo.

« Ma tu mi hai buttata in piscina senza preavviso! »

« Fabi, hai detto che ti sembra di essere nel videogioco di un topo. Dovevo farlo » per riuscire a non scoppiare a ridere, Harry dovette compiere un enorme sforzo di volontà.

« Non è un topo! È un cane! » anche Fabi stava per scoppiare a ridere. « Almeno credo.. E poi, andiamo, non hai mai giocato a Rayman? »

« Ehm.. in realtà no.. » il ragazzo abbassò lo sguardo, ridacchiando.

Fabi spalancò la bocca. « Ma cosa ridi? È gravissimo! »

Harry sospirò, seguendo la ragazza che nuotava verso il bordo.

« Rimedierò.. mi perdoni? » chiese, sbattendo velocemente le palpebre, mentre portava indietro i gomiti, appoggiandoli sul bordo. La ragazza lo imitò, senza incrociare il suo sguardo.

« Certo che no. E poi, con me gli  occhi dolci non funzionano, tienilo a mente » rispose con un sorrisetto sghembo.

« È una sfida? »

« Un dato di fatto ».

Harry annuì, riflettendo. Che lo stesse provocando, o che fosse seria, aveva abboccato.

Lost. Why am I so Harry?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora