Quando l'aereo atterrò sul suolo inglese, Harry Styles si svegliò di soprassalto.
Aveva dormito per tutto il viaggio e, ancora intontito, gli venne l'istinto di andare in camera di Fabi per svegliarla con un bacio. Ma, mentre cercava di alzarsi dal sedile in pelle, la cintura di sicurezza lo bloccò, facendolo tornare velocemente al presente.
Non era più in Italia, aveva appena concluso la sua vacanza.
Si costrinse a non far uscire nessuna lacrima; stava per rivedere i ragazzi, non poteva piangere.
Che poi, Harry amava la sua vita. Cantare, incontrare le persone che lo sostenevano, girare il mondo insieme ai suoi quasi fratelli.
E allora, perché si sentiva così vuoto?
La prima cosa che fece, prima ancora di scendere, fu riaccendere il telefono e mandare un messaggio alla ragazza – le aveva preso il numero di telefono mentre lei era a scuola, il martedì mattina.
A: Little Bow
Sono appena arrivato, ma non vedo l'ora di rivederti .xx
Harry.
Sospirò un paio di volte; se in Inghilterra era l'una di notte da lei dovevano essere le due, chissà quando gli avrebbe risposto..
Fece per rimettere l'iPhone nella tasca, ma quello vibrò, facendo sobbalzare il ragazzo.
Da: Little Bow
Ricominci con le x? Comunque anch'io voglio rivederti :)
Ps. Come hai avuto il mio numero?
Rise, mentre si apprestava a scendere le scalette. Anche a migliaia di chilometri di distanza, Fabi riusciva a farlo stare meglio, a strappargli una risata quando tutto ciò che voleva fare era abbracciare un cuscino e piangere.
A: Little Bow
Sono stato quattro giorni a casa tua senza che tu quasi mi parlassi, ho impiegato il tempo in modo utile :P
Si maledisse, per aver aspettato così tanto prima di agire. Se si fosse accorto prima di ciò che provava per Fabi, forse le cose sarebbero andate diversamente.
‘Ma’ si disse, mentre attraversava i corridoi dell’aeroporto diretto al nastro portabagagli. ‘Sarebbe potuta andare anche peggio, posso solo essere felice di ciò che ho adesso’.
Ripose il telefono in tasca, cosciente che la ragazza adesso si sarebbe davvero addormentata.
Fece appena in tempo a recuperare la valigia, quando un corpo non ben identificato, ma terribilmente somigliante ad una scimmia, si attaccò a lui, saltandogli addosso e circondandolo con gambe e braccia.
« Ciao, Louis » sospirò Harry, mentre il suo migliore amico lo stritolava.
« Non farlo mai più, Harry! Non. Farlo. Mai. Più! Sai quanto sono noiosi, questi tre? Ho dormito per quasi tutto il tempo in cui non ci sei stato – escluso il week-end passato da mia madre! »
« Lou! Lascialo respirare! » protestò Liam, cercando di separare i due ragazzi. Niall e Zayn sorrisero nello stesso momento, scambiandosi un'occhiata complice, e mentre Liam teneva ben saldo Harry, presero Louis di peso e lo allontanarono, ridendo a crepapelle.
Harry scosse la testa, sorridendo. In fondo gli erano mancati, quei quattro scemi.
Si abbracciarono tutti, poi, prima che qualcuno potesse vederli – certo, era l'una e mezzo, ma loro erano pur sempre i One Direction – corsero nella macchina che li aspettava e iniziarono a dirigersi verso il cuore di una Londra notturna, ma per niente addormentata.
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Lost. Why am I so Harry?
FanficIn realtà, per riuscire a guadagnarsi quella vacanza aveva pregato i manager in inglese, francese e persino cinese – magari si era inventato qualche parola, ma questo non lo sapeva nessuno – e dopo due mesi e tredici giorni di tentativi era riuscito...