“La nuova fiamma del cantante degli One Direction, Harry Styles, sembrerebbe essere un'italiana. In esclusiva, le foto del loro appuntamento segreto”.
“Avvistato l'idolo delle teenager, Harry Styles degli One Direction, in Italia con una ragazza. Che sia amore?”
“Il leader degli One Direction esce con una ragazza italiana, è stato fotografato nel nord della Toscana, all'interno tutti i dettagli e le foto esclusive dei due”.
« Harry non è il leader dei One Direction! Non c'è un leader, a meno che non si conti Louis.. ma solo perché era l'ultimo posto rimasto! » protestò Fabi, alzando gli occhi dall'ennesimo giornale per ragazzine. Quando sua madre era entrata in edicola, quella mattina, e aveva visto tutti quei titoli non era riuscita a trattenersi dal comprarli tutti.
Carmen alzò lo sguardo da quello che stava leggendo, per lanciare un'occhiata all'amica.
« Tu sei su tutti i giornalie pensi all'appellativo che hanno dato ad Harry? »
« Mi sembra ovvio! » replicò lei.
« Sentite qua! » le interruppe Virginia. « ‘Harry Styles, 19 anni, è stato visto lo scorso sabato uscire da un ristorante nei pressi di Montecatini, in Toscana. Non sappiamo perché sia in Italia, né da quanto tempo, ma possiamo ipotizzare che sia arrivato nel nostro paese giovedì, poiché in Inghilterra non è stato più visto.
Il modo in cui tiene per mano questa ragazza – la cui identità è ancora sconosciuta – è piuttosto eloquente. Il caro Harry sembra aver finalmente scelto una compagna della sua età, dopo Caroline Flack (35+) e Taylor Swift (23). Non sappiamo ancora come si siano conosciuti, ma arriveranno presto nuove notizie’ ».
« Non hanno inventato niente! » si sorprese Fabi.
« Ehm.. lì, forse.. questo dice che sei una cantante esordiente inglese di nome Bonnie e siete qui in luna di mieledopo esservi sposatia Las Vegas » disse Carmen, lanciando l'articolo alla diretta interessata, che lo lesse per poi scoppiare a ridere.
« Beh, sempre meglio che ‘un'hater uscita con il popolare cantante solo per una scommessa’. Ma che canne si fanno? » borbottò Virginia.
« Oh, ti sembra strano solo perché non hai letto i commenti delle Directioner, che sono molto peggio. Il problema è che non sanno chi sono, Harry non ha rilasciato nessuna dichiarazione, quindi si sbizzarriscono con le notizie false.. mi ci sono fatta delle risate che nemmeno ti immagini! » le rispose Fabi, accedendo a Twitter con il computer.
Non ci fu nemmeno il bisogno di fare ricerche, già nella home c'erano decine di commenti.
« ‘Ma è vero che la nuova ragazza di Harry è una cantante?’ » lesse Carmen, che si era avvicinata allo schermo.
« ‘Ecco, la Modestaveva bisogno di un'altra attrice. Povero Lou.. ci credo che era così triste!’ » continuò Virginia, giunta alle spalle delle amiche.
« Certo che Lou era triste, la sua squadra di calcio ha perso e gli hanno fatto due multe in tre giorni! Direi più che era.. incazzato » commentò Fabi.
Le due ragazze risero, tornando a sfogliare passivamente le pagine dei giornalini.
« Ehi, Fabi! Harry ti ha mandato un messaggio! » esclamò a un certo punto Virginia, porgendo il telefono all'amica.
Da: Harreh
Amore, guarda il video che ho postato sul mio account di Twitter. Spero di non aver fatto nulla di male .xx Ti amo
« Che ha postato su Twitter? » chiese Virginia, che aveva sbirciato lo schermo.
Carmen raggiunse la postazione del computer, cercando subito il profilo del cantante.
Nel tweet che anticipava il video, Harry aveva scritto ‘Questa è una bella novità, per me. Spero davvero che non ci sarà odio tra di voi .xx’
Aprirono velocemente il filmato, curiose.
Era un'intervista per la radio BBC1.
« Uuh, c'è Nick! » disse Fabi felice, beccandosi una pacca sulla testa.
« C'è il tuo ragazzo, idiota! » rise Carmen, facendo poi partire il video.
« Salve! Sono Nick Grimshaw r oggi ho qui con me un paio di amici. Salutate.. i One Direction! » esordì il presentatore in un inglese ben comprensibile. I cinque ragazzi salutarono gli ascoltatori, poi iniziarono a rispondere alle domande sull'imminente tour – quella sera stessa c'era la prima tappa. Passarono circa dieci minuti, nei quali le ragazze sentirono l'ansia prendere il sopravvento per ciò che avrebbero sentito dopo.
« Harry » disse finalmente Nick. « Vuoi fare chiarezza su queste notizie che circolano su di te e una presunta ragazza italiana? Nessuno sta capendo che cosa sia successo nella settimana in cui sei sparito dall'Inghilterra ».
Tutti e cinque i ragazzi risero, poi il riccio si schiarì la voce e rispose.
« Sì, beh, non basterebbe un giorno intero per spiegare tutto. In poche parole, i manager mi hanno regalato una vacanza in Italia, poi per un paio di miei errori mi sono.. perso. E allora ho incontrato Fabi.
Fabi è.. una Directioner italiana che mi ha ospitato perché in hotel mi avevano disdetto la prenotazione. Non chiedetemi come sia possibile, non lo so, ma.. non li ringrazierò mai abbastanza per questo. Sembra una storia inventata, quasi una favola, ma in soli dieci giorni io mi sono innamorato e.. » Harry si fermò per un secondo, arrossendo, poi intonò senza musica:
« So get out, get out, get out of my head
And fall into my arms instead
I don't, I don't, don't know what it is
But I need that one thing
And you've got that one thing».
A quel punto, Fabi si era già commossa, ascoltando quella voce cantare per lei davanti a tutto il Regno Unito.. a tutto il mondo.
« Questa volta sei davvero innamorato, eh, piccoletto? » lo prese in giro lo speaker, facendolo arrossire fino all'ultimo riccio.
« E come l'hanno presa le vostre fan? » continuò.
« Ancora non lo so, io.. non ho avuto un momento di respiro nelle due settimane da quando sono tornato, ma.. » puntò lo sguardo verso la telecamera. « Mi rivolgo direttamente a voi, Directioner.
Io vi amo, amo ognuna di voi, e non è per un'altra ragazza che abbandonerò le mie fan. Quindi, vi prego.. né Fabi, né Eleanor o Perrie meritano il vostro odio ».
Parlarono altri cinque minuti degli altri ragazzi, poi l'intervista finì.
« È troppodolce! » commentò Virginia, gettando le braccia attorno al collo di Fabi.
« Sembrava una dichiarazione di pace » ribatté quest'ultima con una smorfia, liberandosi dell'abbraccio.
« Ma l'ha fatto per te! Come puoi non amarlo? » chiese Carmen, sorridendo.
« Infatti io lo amo! » le due amiche spalancarono gli occhi alle parole di Fabi. « È un po' troppo.. scenografico,ecco » aggiunse, ma già non l'ascoltavano più.
« L'ha detto davvero? » Virginia si rivolse a Carmen, sorpresa.
« L'ho sentito anch'io! Com'è possibile? »
« Harry le deve aver fatto il lavaggio del cervello, non c'è altra spiegazione ».
« Ragazze! Smettete di parlare come se io non ci fossi! » protestò Fabi, attirando la loro attenzione.
« Cosa ti ha dato Harry? » chiese Carmen, avvicinandosi pericolosamente all'amica.
« Ma cos.. niente! Non mi ha ancora dato niente! » rispose la ragazza, arretrando fino a sedersi sul letto.
« Ancora, eh? » Virginia si gettò sopra di lei, iniziando a farle il solletico, mentre Carmen le dava man forte.
Dopo che ebbe concluso la tortura dell'amica – svariati minuti dopo – aggiunse: « Che carino, ha cantato per te di fronte al mondo intero! »
« Lo so » un sorriso orgoglioso si accese sul suo volto di Fabi, nello stesso momento in cui le suonava il telefono.
« È lui! » esclamò, prima di rispondere: « Pronto? »
« Amore! Hai visto l'intervista? Ho esagerato? Sono stato imprudente? Ho detto qualcosa di male? Io.. »
L'uragano Styles – questa volta senza la complicità di Tomlinson – travolse la povera ragazza, fra le risate delle sue amiche che le si erano incollate all'orecchio.
«Harry! Va bene così, sei stato perfetto! »
« Io.. davvero, scusa per.. eh? Cosa? »
« Stai tranquillo, Harreh, è stato bellissimo. Grazie » un sorriso che il ragazzo non poteva vedere spuntò sul volto di Fabi.
« Oddio, menomale, mi dispiace non avertelo chiesto prima di dirtelo, ma.. »
« Sei così tenero quando ti perdi fra le tue stesse parole. E bellissimo ».
Carmen e Virginia la guardarono inorridite: da quando Fabi diceva quelle cose così dolci?
« Ma non puoi vedermi » ribatté Harry con voce lamentosa.
« Posso immaginarti. E poi lo so che sei bellissimo ».
« Anche tu lo sei ».
« Sì, certo Harry » rispose lei, scettica. « Allora.. pronto per stasera? »
« Dopo due settimane distruttive.. sì, lo sono ».
« Mi dispiace che sia stato tutto così traumatico.. è colpa mia ».
« Ma cosa stai dicendo? » Harry si scaldò. « Da quando ti ho conosciuta le mie giornate sono state illuminate dal mio sole personale e.. »
« Insulina! » gridò Fabi, ma stava sorridendo.
« Oh, no, anche tu? Io. Non. Ho. Il diabete! Che problemi avete tu e Liam? »
« Un riccio di mia conoscenza.. hai presente? »
« Che simpatica! » borbottò, senza però riuscire a trattenere una risata.
« Oh, no! » continuò Harry. « Devo andare.. soundcheck. A stasera! »
Riattaccò senza aspettare una risposta.
« Ma cosa.. ? » chiese Carmen, allontanandosi finalmente dall'orecchio dell'amica. « Stasera? »
« Stasera c'è il concerto di Londra » specificò Virginia.
« Sì, infatti. Boh, se ne sarà dimenticato» rispose Fabi.
Harry se n'era già andato da due settimane, ma non aveva affatto dimenticato la promessa fatta a Fabi e la chiamava ad ogni ora del giorno e della notte. La cosa più strana, però, era che la ragazza lo aspettava, e non veniva mai delusa.
Harry non si era dimenticato di lei neanche per un momento. Trovava sempre qualcosa di divertente e originale per distrarla dalla sua monotona vita.
E funzionava ogni volta.
Erano le dieci e trenta. Probabilmente Harry aveva già iniziato da un po' a cantare, e Fabi era sdraiata sul letto, al buio, costringendosi a non piangere, perché se avesse iniziato non sarebbe riuscita a fermarsi. E, senza Harry al suo fianco, non sarebbe riuscita a tenere a freno i suoi istinti, senza Harry avrebbe finito per infrangere la sua promessa, e non voleva assolutamente farlo.
Stavano per sfuggirle le prime lacrime, quando il suo telefono squillò per quella che era ormai l'ennesima volta.
« P-pronto? » disse, cercando di mantenere ferma la voce. Non aveva nemmeno guardato il mittente della chiamata, visto che non poteva essere lui.
Non rispose nessuno, ma a giudicare dalle urla ci doveva essere una gran folla. Come.. come ad un concerto.
La musica che partì in quell'istante confermò la sua ipotesi.
« Whenever I close my eyes, I picture you there
I'm looking out at the crowd, you're everywhere..»
Era il pezzo di Liam, ma lo stava cantando Harry.
Lo stava cantando per lei. Nel suo primo concerto del nuovo tour, a migliaia di chilometri di distanza dalla sua ragazza, stava pensando a lei.
Le lacrime di Fabi si trasformarono in testimoni di gioia.
Come poteva aver anche solo pensato che lui l'avrebbe lasciata sola! Non l'avrebbe mai fatto, adesso lo sapeva.
« Baby, you don't have to worry,
I'll be coming back for you, back for you,
Back for you».
Stavano cantando tutti e cinque, ma la voce di Harry era così vicina al suo orecchio che, chiudendo gli occhi, aveva l'impressione di essere proprio accanto a lui, su quel palco.
« Grazie, amore.. io non so cosa dire, davvero.. sei il ragazzo migliore del mondo, arrivi sempre al momento giusto. Io.. ti amo, Harry » disse Fabi, commossa, dopo che la canzone fu terminata.
La cosa che più la sorprese fu che si era dimenticata il motivo per cui era triste. L'aveva totalmente rimosso. Nella sua testa c'era posto solamente per Harry, in quel momento.
« Ti amo anch'io » rispose il cantante lentamente, enfatizzando ogni parola. « E anche se tu dovessi abituarti a me, ti sorprenderò ogni volta ».
Quella non fu l'unica volta in cui Harry cantò una canzone per Fabi. Tutte le sere in cui aveva un concerto la chiamava, esibendosi sempre in una canzone diversa, scegliendo una strofa che li rappresentasse. Passavano i giorni, le settimane, i mesi, ma nulla cambiava tra Harry e Fabi, o meglio, si innamoravano ogni volta che si sentivano – come degli idioti, avrebbe detto lei.
I restanti quattro quinti dei One Direction si erano abituati ormai alla presenza femminile nella vita del loro amico, che stava diventando peggio di Zayn. Secondo loro le ‘rompeva le palle a tutte le ore del giorno e della notte’, ma lui rispondeva sempre con un sincero ‘la chiamo solo quando mi manca’.
In realtà, nessuno aveva sentito dire ad Harry che, durante i concerti, cantava per Fabi, ma ormai anche le fan si erano accorte della sua ricorrente telefonata e del braccio – quello con l'elastico – che fissava quando cantava ‘Little Things’. Era semplicemente innamorato, e lo capivano anche i manager, sebbene lo avessero ripreso circa quarantasette volte perché doveva guardare il pubblico mentre cantava.
Era il ventiquattro Aprile, un mercoledì, quando Fabi tornò a casa e, stravolta, non mangiò neanche un boccone, ma si gettò semplicemente sul divano, assaporando quei tre giorni di pausa dal tour de force che sarebbe stata la scuola dalla settimana successiva fino alla fine di Maggio.
La ragazza non era affatto sicura di farcela, a superare tutto quello.
Compiti e interrogazioni pressoché ogni giorno, e in più senza mai vedere Harry. In effetti non aveva la più pallida idea di quando sarebbe riuscita a vederlo di nuovo senza uno schermo a dividerli, perché non sarebbe nemmeno andata alle tappe italiane.
Niente biglietti, niente passaggio per il nord, niente concerti.
Semplice.
Quel giorno, i suoi genitori erano entrambi a lavoro e non sarebbero rientrati prima delle 17.00, perciò Fabi aveva deciso che avrebbe impiegato il pomeriggio in modo utile.
Dormendo.
Purtroppo, però, non aveva fatto i conti con la volontà della sua mente, che di lasciarsi andare non voleva proprio saperne.
Aveva passato la prima mezz'ora a rigirarsi sul divano, costringendosi a disattivare i pensieri, ma era tutto inutile. Era come se, proprio quel banalissimo giorno, fosse dovuto succedere qualcosa e il suo inconscio lo sapesse.
Per questo, quando sentì una gran confusione provenire dall'enorme cortile davanti a casa non si sorprese, anzi, con un paio di sospiri si alzò per chiudere la finestra e smorzare il silenzio.
Fu solo per sbaglio, forse, che notò un piccolo furgone verde, azzurro e arancione parcheggiato davanti a casa sua.
Per un momento, fu certa di essersi addormentata e si convinse che quello era solo un sogno.
Perché, andiamo, quella non poteva davvero essere la macchina di Scooby-Doo e dei suoi amici.
Ma, dopo più di un minuto che la fissava senza che succedesse nulla, capì che quello non poteva un sogno perché i suoi erano sempre pieni d'azione. Quindi, per esclusione, quella doveva davvero essere la Mystery Machine.
E quelli che stavano uscendo proprio in quel momento dovevano davvero essere i One Direction, con tanto di Paul Higgins, la guardia del corpo, Eleanor Calder e Perrie Edwards.
Fabi si dette uno schiaffo bello forte, non poteva credere a tutto questo. Ma, nonostante il dolore, ciò che vedeva non era affatto diverso da prima, o meglio, forse la scena era anche peggiorata. Louis Tomlinson e Zayn Malik stavano fissando i piccioni che attraversavano il cortile, mentre Niall Horan e Liam Payne stavano.. facendo una specie di gioco battendosi le mani, il comportamento tipico dei bambini dell'asilo, insomma.
Harry Styles, ignaro dei suoi compagni, si diresse tutto eccitato al campanello della casa di Fabi e iniziò a suonarlo ininterrottamente.
La ragazza rimase immobile per un secondo, incredula. Per quanto volesse correre incontro alla sua band preferita, al suo ragazzo, non riusciva a muovere un muscolo a causa della sorpresa.
Rimase alla finestra, spostando a malapena lo sguardo dal piazzale alla sua porta, finché non sentì una voce, la voce di Louis, urlare: « Ehi, Harry! Secondo me non c'è! Hai organizzato tutto senza dirle nulla e lei è andata in vacanza per conto suo! »
Il mugolio sommesso che sentì provenire dalla bocca di Harry costrinse i muscoli di Fabi a reagire, facendola muovere lentamente fino alla porta. Non poteva infrangere le speranze del suo ragazzo solo perché il suo corpo non aveva voglia di muoversi.
Aprì la porta, nel momento esatto in cui Harry stava abbassando la testa, deluso.
La rialzò di scatto, incatenando i suoi occhi in quelli della ragazza, mentre un sorriso a trentadue denti si apriva sui loro volti.
« Che ci fai qui? » chiese sottovoce la ragazza, avvicinandosi a lui.
« Mi mancavi, e ho deciso di fare un salto in Italia » sussurrò di rimando lui, accorciando ulteriormente la distanza tra loro.
« Mmh, ottima idea ».
Fabi intrecciò le braccia dietro il collo di Harry, nello stesso momento in cui lui le cingeva la vita. Si baciarono appassionatamente sulla soglia, come se non si fossero mai lasciati ma allo stesso tempo non si fossero visti per una vita intera. Continuarono finché qualcuno dietro di loro – Niall, o forse Louis – si schiarì la voce, facendoli allontanare imbarazzati.
Solo allora Fabi guardò ognuno di loro sorridendo, ma con un sorriso che parve quasi un ghigno.
Con un movimento cauto e lento, si staccò definitivamente dal corpo caldo di Harry, dirigendosi verso i ragazzi che le sorridevano felici.
Louis aveva già iniziato a dire: « Ehi, tu.. » ma lei li superò tutti e quattro velocemente, fermandosi solo davanti alla guardia del corpo, che se ne stava in disparte come se sperasse solo di poter scomparire.
« Oh. Mio. Dio. Tu sei Paul Higgins! Sai che sono una tua grandissima fan? Ti prego, me lo fai un autografo? »
« Ehm.. » l'uomo arrossì, senza sapere cosa dire. Guardò incerto verso Harry, che però era troppo impegnato a sbellicarsi dalle risate per notarlo, così come Eleanor e Perrie. Quando Fabi le sentì, si girò di scatto verso di loro, passando di nuovo davanti ai quattro ragazzi allibiti, senza degnarli di uno sguardo. Zayn e Liam stavano ridacchiando, Niall aveva un'espressione confusa e Louis era sul punto di sbottare a causa dell'irritazione.
« Tu.. tu sei Perrie delle Little Mix! Mio dio, adoro la tua voce, è così.. potente! E tu devi essere Eleanor, io adoro il tuo stile! Mi puoi dare qualche consiglio un giorno di questi? »
Entrambe le ragazze non riuscivano a riprendere fiato per le troppe risate. Anche Fabi era sul punto di scoppiare a ridere, ma visto che aveva iniziato quell'insensata scenetta, doveva anche darle un degno finale.
Si voltò teatralmente, squadrando finalmente i quattro ragazzi.
« E, ehm, voi sareste..? Lo sapete che questa è invasione di proprietà? Tu » si rivolse a Louis, che ricambiò l'occhiata senza sapere cosa aspettarsi. « ..ti ho già visto da qualche parte.. non è che sei uno di quei clown che fa divertire i bambini ai compleanni? » osservò, fissando i vestiti sgargianti che il ragazzo indossava.
Non fece in tempo a vedere la sua espressione, però, perché un corpo non ben identificato – ma doveva essere Liam – le era saltato addosso, ridendo a crepapelle.
« Lasciati amare, ti prego » le disse.
« Volentieri » rispose la ragazza, ricambiando l'abbraccio e lasciando finalmente libere anche le sue risate. « Ma devi parlare con lui, non con me » aggiunse, indicando Harry.
Lo stesso Harry che aveva smesso di ridere mentre guardava il compagno di band in modo truce.
« Non so come diavolo Harry ti abbia trovata, ma sono felice che sia successo » aggiunse Niall, sostituendo l'amico nell'abbraccio.
Zayn sorrise, e spintonò il biondino irlandese finché non gli lasciò il posto.
« Sei un mito, dico davvero » le sussurrò.
Quando arrivò il turno di Louis, lui e Fabi si fissarono per un momento interminabile.
« Non sei divertente quanto me » le disse il ragazzo.
« Almeno io non faccio battute tristi a cui tutti ridono solo perché gli fai pena! »
« Ehi, non è vero! »
Fabi ridacchiò, poi gli gettò le braccia al collo.
« Ti voglio bene, Boo bear » gli sussurrò nell'orecchio.
« Ce l'hai con me? » borbottò Louis imbronciato.
« Ma no, ti ricambio per lo spavento che mi hai fatto prendere all'inizio ».
Louis non ebbe il tempo di ribattere perché Harry disse: « Bene, adesso che tutti avete abbracciato la mia ragazza, non è che potrei riprendermela? »
Fabi gli lanciò un'occhiataccia, ma poi scoppiò a ridere e tornò verso di lui.
« Ragazzi » disse Paul, avvicinandosi a loro. « Avete un'oretta, poi vi porto in hotel. Harry, tu rimarrai qui, perciò scarica i bagagli ».
Il ragazzo sbuffò sonoramente, obbedendo, mentre Fabi saltellava allegramente, per un'ora intera avrebbe avuto i One Direction a giro per casa, e per tutta la durata della loro vacanza sarebbero stati con lei.
« Per quanto rimarrete? » chiese a Liam, che si accingeva ad entrare in casa.
« Fino a domenica. Abbiamo un po' di tempo per te » le sorrise, poi varcò tranquillamente la soglia, seguito da tutta la comitiva – escluso Paul, che si mise alla guida della Mystery Machine, fece marcia indietro e se ne andò – quando anche Harry e la sua valigia furono dentro, Fabi chiuse la porta e urlò: « No, ma fate pure come volete, eh! Tranquilli, questa non è mica casa mia! »
« Ti capisco » le disse Eleanor, avvicinandosi. « Hanno fatto così anche con me.. »
« Ah, è pure un'abitudine? » borbottò la ragazza, nello stesso momento in cui Niall si affacciava dalla cucina con un pacco di biscotti al cioccolato in mano.
« Mio dio, ma fono buoniffimi! » disse, con la bocca piena.
« Ma che ca..? »
Fabi sospirò un'altra volta, poi lanciò un'occhiata a quella che, fino a dieci minuti prima, era la sua casa.
Louis stava studiando l'enorme stereo che dominava un angolo del salotto, Liam si era piazzato davanti alla tv e adesso faceva zapping, Niall aveva preso possesso della cucina.
Di Zayn e Perrie si erano perse le tracce.
In quel momento, Harry comparve scendendo le scale, probabilmente aveva poggiato le valigie in camera della sua ragazza.
« Le chiamavano le ‘Invasioni Barbariche’ » commentò Eleanor ridacchiando, seguita a ruota da Fabi.
« Amore! » protestò Louis, l'unico che l'aveva sentita oltre alla padrona di casa. « Non ci fai una bella pubblicità, così » continuò, avvicinandosi alla sua ragazza.
« Lei è una Directioner, non ha bisogno di alcuna pubblicità » rise El, gettando le braccia attorno al collo del ragazzo, che la sollevò leggermente da terra per avere un bacio.
« Boo! Quante volte ti devo dire di non tradirmi così davanti a tutti, alla luce del sole? » rise Harry, raggiungendo il gruppetto che sostava ancora all'ingresso.
« Da che pulpito! Ti stai mangiando Fabi con gli occhi! » disse Louis, facendo scorrere lo sguardo tra i due.
« Non è vero! » protestarono contemporaneamente i due ragazzi, arrossendo.
« Hai un bellissimo bagno! Ci sono fiori disegnati ovunque! » sentirono gridare Perrie, dal piano di sopra. Comparve pochi secondi dopo, scendendo le scale di corsa, seguita a ruota da uno Zayn parecchio trafelato.
« Aspetta, Hubbie! » chiamò quest'ultimo, intuendo cosa sarebbe successo di lì a pochi secondi.
A circa metà della rampa, infatti, un piede di Perrie scivolò sul marmo liscio dello scalino, facendola scivolare all'indietro.
Zayn la prese al volo.
« Lo sapevo, io » commentò il ragazzo, guardandola come se fosse stata la cosa più preziosa sulla terra. Per lui, probabilmente, lo era.
Fabi si ritrovò costretta ad abbassare gli occhi dai due, perché emanavano troppo amore.
Harry, che aveva avvertito lo stesso sentimento, abbracciò forte la sua ragazza, bisognoso d'affetto.
« Ti amo. E mi sei mancata da morire » le sussurrò, vicino ad un orecchio.
« Ti amo anch'io.. è dura vivere senza di te. Non so quanto riuscirò a stare semplicemente al mio posto » rispose lei.
« Cambierà, vedrai » sorrise Harry, sciogliendo l'abbraccio, ma solo per baciarla.
« Ehi, Lee, non ti sembra di essere circondato? » borbottò Niall, riemergendo finalmente dalla cucina.
« Lo stavo pensando anch'io.. » annuì il ragazzo. « Vieni qua! » aggiunse, allargando le braccia. Il biondino non se lo fece ripetere due volte, anzi vi si catapultò come un piccolo orsacchiotto su un vaso di miele, stringendo forte il collo dell'amico.
« Bene, adesso possiamo accomodarci? » chiese Louis, ridacchiando.
Si gettò sul divano come se fosse stato quello di casa sua, seguito dagli altri tre ragazzi ancora in piedi.
Eleanor e Perrie risero, sedendosi poi sul tappeto, vicini alle gambe dei rispettivi ragazzi, mentre Fabi rimase immobile, vagamente scandalizzata per il tentato sfondamento del suo divano.
« Ehm.. tra quanto ve ne andate voi? » sussurrò, facendo ridere tutti quanti.
« Tra quaranta minuti, alle tre » rispose Niall, accendendo lo schermo del suo iPhone.
Fabi sospirò, rassegnata, sedendosi sulle gambe di Harry senza chiedergli il permesso.
Quelli che seguirono furono senza dubbio i migliori quaranta minuti della sua vita; per quanto avesse parlato con i cinque cantanti varie volte tramite Skype o FaceTime, averli lì davanti era.. migliore di qualsiasi sogno.
Paul tornò fin troppo presto per i gusti di Fabi, costringendo i sei ragazzi a salutarli velocemente, lasciandola però finalmente sola con Harry. Un universo di possibilità si apriva davanti ai due, ma non dettero loro il permesso di aprirsi perché presero immediatamente uno il possesso delle labbra dell'altra.
« Abbiamo circa due ore prima dell'arrivo dei miei. Cosa facciamo? » chiese Fabi con un mezzo sorriso, prendendolo per mano.
« Io un'idea ce l'avrei.. » anche Harry sorrise, malizioso, guidandola verso le scale. « Solo se tu sei d'accordo, naturalmente » aggiunse poi, fermandosi per paura di essere stato troppo avventato.
Fabi lo superò, iniziando a salire gli scalini. « E c'è da chiederlo? Io ti amo » affermò, voltandosi verso di lui, senza però fermarsi.
Entrarono velocemente nella camera della ragazza, chiudendo la porta contro il mondo.
Quello era il loro momento, il momento che aspettavano da due mesi, se non da una vita; nessuno gliel'avrebbe portato via.
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Lost. Why am I so Harry?
Fiksi PenggemarIn realtà, per riuscire a guadagnarsi quella vacanza aveva pregato i manager in inglese, francese e persino cinese – magari si era inventato qualche parola, ma questo non lo sapeva nessuno – e dopo due mesi e tredici giorni di tentativi era riuscito...