La pioggia

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Amo la pioggia, non so perché, mi piace il suo rumore, mi piace la sensazione di quando cade sulla pelle. Mi piace anche solo starla a guardare e riflettere. Riflettere su tutto, dalle cose belle, alle cose brutte. Guardando la pioggia, ho capito quanto sia triste. Le gocce percorrono la distanza dal cielo alla terra e muoiono. Sono sole, disperate, non possono farci niente, si schianteranno contro il terreno. Sono tristi, possono diventare pericolose, ma senza volerlo. Sono come le persone tristi, solo che le gocce quando cadono non possono rialzarsi. Dopo la pioggia, il paesaggio, si riempie di colori, ma nessuno pensa alle gocce che sono cadute e che non si rialzeranno mai più. Il paesaggio è come la società. Dopo una perdita, non si preoccupa, va avanti per la sua strada, facendo finta di ricordare. Le gocce che brillano sui fiori o sull'erba sono quel ricordo, ma è falso, come lo sono loro; accadrà di nuovo e niente se ne preoccuperà. Sono così anche le nuvole, portano la tristezza al cielo, lo oscurano e sono tristi anche loro. Si tengono tutto dentro fino a esplodere e quando lo fanno, buttano giù tutto ciò che hanno per riempirsi poi nuovamente. Sono come il dolore, c'è sempre un po' di spazio per lui, come se il dolore si divertisse a trovare spazi nuovi in cui infilarsi. Per quanto possano svuotarsi, si riempiranno di nuovo, all'infinito, non potrà mai cambiare. Non hanno neanche un po' di speranza, perché non servirà a niente. Anche i fulmini hanno il loro fascino, arrivano così, all' improvviso e nessuno se lo aspetta, sono come il dolore che ti colpisce inaspettatamente, non lo puoi prevedere, puoi solo sperare che non ti distrugga. La pioggia è affascinante per questo, è un miscuglio di emozioni, purtroppo non piacevoli, ma se la guardi, ti accorgi di non essere solo.
La pioggia però, quando bagna il tuo corpo, può essere asciugata; il dolore invece, non se ne va in un momento, ritorna, ti perseguita, ti ferisce, ti distrugge, come l'impatto delle gocce al suolo. È inevitabile. È per questo che amo la pioggia quanto odio il dolore. Sono vittima e carnefice in una lotta senza fine

Dopo un fulmine, puoi aggrapparti ad un' ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora