Aldilà della finestra, c'è la libertà. Libertà che non assaporerò mai stando rinchiusa nella mia mente e tra queste quattro mura. Vorrei essere come le nuvole. Sono libere, cambiano, hanno solo il dovere di portare la pioggia. Poi possono andare dove vogliono in giro per il cielo, assumere le forme che vogliono, come vorrei fare io. Davanti alle nuvole, vedo tutti gli anni di questa inutile vita e mi rimbombano nella testa le parole che ha pronunciato a scuola la professoressa. Ha detto che la vita è bella...continuo a ripetermelo in testa e non so se sia il caso di andare da lei e riempirla di botte, come la mia parte vendicativa vorrebbe, oppure di urlarle contro tutto ciò che si prova alla mia età, tutte le certezze che vanno in fumo. Io sono davanti alla finestra a urlare, senza essere sentita da nessuno e lei crede di potermi convincere con una stupida frase buttata lì a caso. Cosa ne sa lei della vita di oggi? Cosa diavolo ne sa delle migliaia di lacrime che sgorgavano dai miei occhi ogni notte, ogni singola notte per due anni? Cosa ne sa lei di ciò che ho dovuto fare per rendere sopportabile la mia agonia? Mi sono barricata dietro un muro altissimo, ho nascosto la mia sofferenza sia fisica che mentale per cercare di essere invisibile, ho cercato un annullamento che non arriverà. Ho dovuto sconvolgere la mia vita per scappare dal mostro che voleva divorarmi il cuore. Ma lui mi ha presa, mi ha fatto crollare addosso anni e anni di certezze, anni e anni di ricordi felici. E perché poi? C'è una motivazione per tutto questo incubo che le persone chiamano vita? Cos'è la vita? Se tutti sapessero realmente ciò che so io, scapperebbero urlando per il terrore. La vita è sofferenza, se non soffri abbastanza, non l'hai conosciuta. Io scoperto questo nella mia insulsa e stupida vita. Preferivo sinceramente rimanere all'oscuro di tutto ciò, e restare la dolce ed ingenua ragazzina. Ma la vita non è fatta per le certezze e per la monotonia. Lei ti cattura, si diverte a mandarti fuori strada, ti fa credere di essere libera, invece avrai sempre una finestra davanti. Lei ti mostrerà la libertà, ma ti rinchiuderà in un mondo di dubbi dal quale da sola non puoi uscire. Ma chi c'è con me? Chi mi ha protetto quando la mia vita andava a rotoli e io non potevo fermale il processo? Chi c'era quando ho iniziato a punirmi per lo schifo che sono? Chi era con me quando piangevo disperata perché volevo morire? Nessuno. Il nulla. Ecco ciò che mi accompagna ora. Il nulla insieme al vuoto. È questo che sono ora. Un involucro vuoto riempito solo di cattiveria ed acidità. Nel mondo non vedo più persone, vedo vittime da distruggere come sono stata distrutta io. Se non ho meritato una bella vita io, perché dovrebbero averla gli altri? Ho scoperto il mio ruolo in questa prigione. Io distruggerò.
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Questo testo lo avevo scritto per un concorso. È un po' brutale, ma almeno posso accettare con sicurezza che questo non è ciò che sono diventata io. Spero che vi piaccia, anche se non ne sarei così sicura
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Dopo un fulmine, puoi aggrapparti ad un' ancora
PoetryPensieri che mi piovono addosso all'improvviso durante la giornata. Possono diventare poesie, prose brevi e possono sfociare in prologhi per eventuali racconti futuri. Spero che vi piaccia e che non diventiate pazzi entrando in contatto con la mia m...