CAPITOLO II: FOLLOW THE COPS BACK HOME

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La mattina degli ultimi giorni di vacanza ha sempre un sapore particolare. Lo sa bene Brian che ha passato un'estate intera a suonare la sua chitarra ogni mattina chiuso nella sua camera, mentre la madre, Mara, lasciava entrare in casa come di consuetudine alle 10:00 in punto Jessie e Jane, le rispettive madri di Kurt e David. Amiche da quando frequentavano il liceo, loro non si sono mai separate anzi, il destino ha voluto che trovassero casa nello stesso vicinato. I loro figli sono cresciuti insieme e le famiglie sono ben amalgamate tra loro. I discorsi sono dei più vari, ma il punto si sofferma sull'inizio della scuola, alle quali esse tengono molto. I loro figli si appresteranno ad affrontare il quarto anno mentre Kyle, il fratello minore di Brian, frequenterà il secondo anno avendo lui 15 anni, mentre Kim, la sorella di David, frequenterà la terza classe. Lei di anni ne ha 16, uno in meno del fratello maggiore. Jessie, invece, deve badare solo a Kurt, figlio unico, che non hai mai avuto la gioia di avere un fratello o una sorella, essendo i genitori divorziati da tre anni e non avendo intenzione, all'epoca, di programmare un secondo figlio. Brian, che dalla sua camera, riesce a sentire solo qualche discorso delle tre donne, continua a suonare, a cercare l'ispirazione, il momento giusto per far partire il pezzo che per l'estate intera ha creato. Niente. I penseri sono troppi, e la mente assai occupata dal nuovo avvenimento che ha scosso lui e i suoi due amici. Halloween è ancora distante un mese e mezzo, ma la paura è tanta. Se si ricorda il passato, lui non può far altro che tremare. In quel giorno, tutto diventa reale, non è più uno scherzo né un gioco: la paura e il terrore ad Halloween sono più che mai veri. Da quattro anni a questa parte, gli incubi che Brian, Kurt e David hanno dovuto affrontare nessun ragazzo della loro età li ha mai subiti. E con loro, tutte le persone coinvolte nella vicenda. Brian, uscito dalla sua stanza, scende le scale con una faccia stanca e l'aria oppressa.

«Bri che hai?! Non hai dormito bene?!» chiede la madre preoccupata.

«In effetti hai una brutta cera, caro. Sarà per via della scuola che tra meno di una settimana comincia?» cerca di sdrammatizzare Jane, la madre di David.

«Buongiorno a voi, prima di tutto!» esclama Brian cercando di distogliere l'attenzione dal suo volto cadaverico. «Non preoccupatevi per me, stanotte non ho dormito tanto bene. Sarà per via di questo caldo che persiste anche di notte. Eppure siamo a settembre!»

Brian cerca di colloquiare in maniera naturale. Sa che se ha un problema la madre lo sgama subito.

«Bri settembre è cominciato da pochi giorni...» sentenzia la madre di Kurt.

«Ma non stavi suonando?! Ti sei svegliato presto stamattina!» infierisce Mara.

Sa che il figlio è turbato per qualcosa ma non vuole dirglielo chiaramente, preferisce farglielo capire. La madre conosce a memoria il figlio. Ma anche il figlio ha imparato a conoscere la madre.

«Si stavo suonando qualcosa ma devo provare anche con Jared e Dwayne. In effetti siamo un gruppo, mica posso fare tutto da solo» cerca di sviare Brian che dopo aver preso una brioche un po' tiepida insieme al succo di frutta all'ananas, risale le scale velocemente per chiudere la conversazione che sarebbe sfociata nelle solite preoccupazioni della madre.

«Vedete, fa sempre così! Ora si chiude in stanza e suona. Questa è la sua vita!» sbraita Mara alle amiche che le danno appoggio.

Brian ha sentito tutto, come sempre. E sa che dopo un po' le passa. Tutto come previsto. Ma i problemi sono ben diversi. Il problema è come risolvere il problema. L'aiuto del padre poliziotto di David è solo marginale. I tre amici sanno cose che la polizia non sa, e che restano segreti da non svelare mai, neanche in punto di morte. Se lo sono promessi, più volte, una ad ogni anno, il giorno di Halloween. Chissà se se lo riprometteranno anche stavolta. Ma perché non chiedere aiuto alla polizia?!
Tutto è da ricondurre al 31 ottobre 2011: Mara, Jessie e Jane avevano organizzato un party con altre famiglie a casa di Andrew e Jane, i genitori di David, in occasione di Halloween. Ad un anno dalla scomparsa dell'uomo accoltellato, non si era trovato un colpevole, e nessuno tuttora sa chi sia. Come nessuno sa chi ha chiamato la polizia all'alba per far sapere che c'era un uomo steso a terra, morto, sul marciapiede. Si, perché all'arrivo della polizia sul luogo del delitto, non c'era nessuno eccetto il cadavere. Strano. David all'epoca, chiedeva sempre informazioni al padre riguardo al caso ma nulla si muoveva. Andrew era sempre categorico col figlio:

Tales of Goodwind - SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora