CAPITOLO X: UNITI NEL DOLORE

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David è chiuso in camera, nel silenzio tombale. Osserva ogni oggetto che ha raccolto in questi ultimi quattro anni attinenti al caso del killer di Halloween. Osserva quel pezzo di felpa, osserva poi quel messaggio ricevuto su Facebook il 31 ottobre 2011 da quel contatto poi cancellato.

«Che senso ha farlo?!» pensa Dave che non trova un nesso.

Osserva poi, per ultimi, la foto e il biglietto inviati a casa di Brian un mese fa. Quella foto è inquietante, rappresenta una prova che lui sa, sa che quella sera sono tornati lì lui e Kurt.
Ma perché non consegnarla alla polizia?! Si tratta di una sfida?! E se si trattasse di una vendetta?!
Se qualcuno in tutti questi anni ha tentato di spaventarli perché in quella notte del 2010 si sono trovati a tu per tu col cadavere e nessuno avrebbe dovuto sapere niente?! E perché questa cadenza regolare?! Il 31 ottobre, la notte di Halloween, un morto ogni anno, fino a quando Brian non ha salvato Laura nel 2013.
E ora che ha intenzione di fare!? Vuole uccidere ancora?! E perché non provare ad uccidere uno di loro tre?! David riflette e riflette nel buio della sua stanza, con solo la luce della scrivania accesa ma che non illumina abbastanza. Ci sono tante di quelle prove sul suo tavolino che alla polizia ne servirebbe solo una per capirci di più.
Quel pezzo di felpa, fatto analizzare, di nascosto, qualche giorno dopo l'ultimo Halloween, non ha dato riscontri significativi. Appartiene a un uomo, certamente, e Laura sa perfettamente di essere stata assalita da un maschio, così come l'ha capito Brian che ha avuto una colluttazione con lui.
Assorto nei suoi pensieri, tentando di trovare una connessione, dal 2010 al 2014, a David squilla il telefono. A chiamarlo è Brian, il momento è arrivato. Ad Halloween manca una settimana ma ciò che sta per accadere ha comunque la sua valenza.
Alla solita panchina delle emergenze, localizzata nel parco cittadino, s'incontrano Brian, Kurt, David, Jared e Laura. L'ultima volta che sono stati lì era perché Brian aveva ricevuto la foto col relativo bigliettino e ora è giunto il momento, dopo un mese, di mostrarli a Jared e Laura.

«Ragazzi, vi ho chiamati qui perché dobbiamo parlarvi di una cosa importante. Parlo io anche a nome di David e Kurt. Abbiamo preso questa decisione qualche giorno fa. Solo ora abbiamo trovato il tempo di riunirci.
Sapete, manca una settimana ad Halloween e dobbiamo rendervi partecipi di un fatto che credo riguardi anche voi.
Circa un mese fa ho ricevuto una foto e un bigliettino nella mia cassetta della posta. La foto è questa. Il bigliettino, invece, è questo e recita: "Il passato ha una porta sola

Jared e Laura danno uno sguardo. Guardano la foto.

«Che significa questa foto?!» fa Laura.

«Tu non ne hai mai voluto sapere del killer di Halloween. E... Di cosa c'entriamo noi con lui. Credo sia arrivato il momento di saperlo...»

Brian sa che sta per commettere un errore. Non vuole coinvolgere Laura in questo trittico. Non vuole che le accada niente di pericoloso. Ma lei, inconsapevolmente, c'è già dentro. E per di più, ha rischiato di morire per mano dello stesso killer.

«Non ne voglio sapere. Non ne ho mai voluto sapere e mai ne vorrò sapere nulla! L'unica cosa che m'interessa è sapere perché voleva farmi fuori!»

Laura comincia a strillare mentre gli amici la invitano a calmarsi e a non alzare la voce perché potrebbe essere sentita da qualcuno, anche se il posto è abbastanza deserto.

«Laura non so perché lui voleva ucciderti» risponde David «ma almeno cerca di capire che vogliamo proteggerti, vogliamo aiutarti e al contempo dobbiamo aiutarci e proteggerci a vicenda»

I ragazzi sono consapevoli che il pericolo è in agguato ma non sanno della prossima mossa del killer.

«È un avvertimento questo biglietto?! Ce l'ha con te perché hai salvato Laura dalla morte, non è vero?!» chiede Jared, interessato più che mai ai risvolti della vicenda.

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