CAPITOLO III: IMPRESSIONI

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Il primo giorno di scuola, si sa, è un trauma per ogni ragazzo e ragazza nel mondo. Lo era di più per Kurt che, di andare a scuola, proprio non ne ha voglia. Di studiare, neanche. Non è mai stato bocciato, solo rimandato. Ma ha superato ogni anno col minimo indispensabile, non utilizzando mai un comportamento impeccabile. Era difficile tenere alta la sua attenzione, che era pari a quella di un bambino di 3 anni che vedeva da lontano il suo giocattolo preferito e quando i genitori glielo porgevano, il bimbo non pensava ad altro che giocarci. Kurt è così: disinteressato a tutto. O meglio, interessato solo a cose che lo riguardano. Ciò non significa che non sia intelligente, ma è un tipo molto difficile da comprendere e solo amici come Brian e David, che lo conoscono da tempo, sanno come è fatto e come comportarsi con lui. Delle volte, però, finge di disinteressarsi. Lui vuole prendere il mondo con leggerezza, forse perché dentro di sé sa cosa significa stare male. È molto introverso e ogni problema lo tiene custodito senza rivelarlo a nessuno, neanche per sfogarsi. Eppure Brian e David sono lì apposta, in ogni momento. E lo sono anche alle 7:30 davanti scuola, quando s'incontrano per andare a seguire la prima lezione dell'anno. Ovviamente i tre fanno parte della stessa classe, mentre Iris e Laura, che frequentano lo stesso anno, si trovano in una classe differente ma sullo stesso piano di quella dei tre amici.

«Che palle, ho un sonno tremendo e ora che è cominciata la scuola finisce pure l'estate!» sbotta Kurt che già ne ha piene fino al collo della scuola. E la campana neanche è suonata!

«Non vedo l'ora di fare l'esame, voglio saltare direttamente l'ultimo anno!» continua lui mentre Brian non ha neanche la forza di parlare e David invece si sistema lo zaino e le cose da mettere nell'armadietto.

«Ragazzi buongiorno!» urla intanto Iris più contenta che mai, a quanto pare, che la scuola sia iniziata.

«Buongiorno Iris, grazie per averci dato questa botta d'allegria!» scherza Brian salutando calorosamente l'amica, mentre da dietro spunta timidamente Laura, che con un cenno timido saluta Bri.

Lui ricambia con un altro cenno con la mano mentre il momento idilliaco e imbarazzante a tratti, viene spezzato dal comunicato che Iris pare abbia sentito da qualcuno fuori l'istituto:

«Sapete ragazzi che quest'anno ci sono due nuovi arrivi nella nostra scuola?!»

«Ah si?» fa David che finalmente stacca lo sguardo dai suoi libri «e si sa già chi sono?»

«No, questo non l'ho sentito quindi non lo so, credo che ce li presenteranno in classe» risponde Iris.

«Ma perché, frequenteranno anche loro il quarto anno?!» sussulta Kurt, in pensiero all'idea di avere un altro rompiscatole in classe, lui che, invece, deve essere superiore a tutti.

«Si Kurt, però non so se li divideranno o andranno entrambi nella stessa classe»

«E allora speriamo che vengano nella tua» sentenzia Kurt, poco contento dell'idea.

«Ragazzi è suonata la campanella, cominciano le lezioni!» interviene Laura che a quel punto interrompe la conversazione.

I ragazzi entrano nelle rispettive classi, ansiosi di scoprire questi due nuovi arrivi. Prima i saluti di rito con i soliti compagni di classe che durante le vacanze non incontri mai o quasi mai, il tempo di sedersi ai posti migliori, scelti con tanta tattica e cura dei dettagli, dopo tanti parapiglia, entra il professore in classe:

«Buongiorno ragazzi. Innanzitutto bentornati a scuola. Oggi accogliamo una nuova alunna!»

Nei pensieri dei ragazzi tutto cambia. Si tratta di una ragazza! Chissà chi è, se è bella, simpatica. Bionda o mora. Alta o bassa. Magra o robusta. Il tempo che il professore annuncia il nome della nuova arrivata:

Tales of Goodwind - SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora