ZOE'S POV
"Svoltare a sinistra." mi indica la voce della donna del navigatore e così faccio.
Non ho la più pallida idea di dove sto andando. Harry non ne vuole sapere niente di darmi qualche indizio e io mi sono arresa. Forse mi sta portando in un posto all'aperto, tipo un lago o un parco dove fare un picnic, o forse in un locale dove mi stanno aspettando tutti i miei amici o a cena fuori in un ristorante costoso. Non lo so.
"Siete arrivati a destinazione." mi avvisa il navigatore. Siamo fermi nel parcheggio di non so cosa, dietro un paio di edifici. Sembra uno di quei posti dove di solito, nei gialli, muore qualcuno. E non vorrei essere io.
"Uhm..dove siamo?" chiedo sempre più preoccupata della risposta, mentre scendo dall'auto, seguita da Harry.
Mi guardo intorno cercando qualche cosa che mi faccia capire dove ci troviamo, ma ci sono solo porte di ferro nero e secchi dell'immondizia. Ottimo..
Mi giro verso di Harry che sta cacciando dalla tasca del cappotto una bandana, una delle sue, quella con la bandiera americana, mi pare di averla vista in qualche sua foto.
"Devo bendarti." mi dice piegando per bene il tessuto.
Okay. Ho capito tutto. Harry in realtà non è entrato in un gruppo di cantanti ma in un giro di assassini e ora ha deciso di uccidermi qui e nascondere il mio corpo in uno di questi cassonetti fino a quando un barbone verrà a rovistare lì dentro cercando da mangiare e troverà il mio cadavere strangolato con la bandana. Mmh...forse vedo troppa tv.
Guardo Harry con una faccia alquanto spaventata che gli provoca una risata (non malvagia), mentre mi benda, attento a non tirare qualche capello quando stringe il nodo.
Ora vado del tutto in panico. Il fatto di non vedere ciò che mi succede intorno mi fa salire ancora di più l'ansia.
"Harry, devo preoccuparmi?" chiedo come una stupida fifona. Ma è così, mi sto preoccupando sul serio.
Le sua mani si appoggiano sulle mie braccia, stringendole appena.
"Fidati di me." mi sussurra all'orecchio, con una voce dolce ma dannatamente sensuale allo stesso tempo, e per un secondo sento che le mie gambe si sono smaterializzate e che cadrò da un momento all'altro.
Mi porta avanti, sento una porta aprirsi con difficoltà, producendo uno strano rumore. Poi la sento richiudersi con un tonfo. Nessuna voce, nessuno suono. Niente.
La curiosità prende subito il posto della paura e ho una voglia esagerata di togliermi questa bandana e scoprire la sorpresa.
"Ora ci sono delle scale." mi avvisa Harry. Bene. Se non mi hanno ancora ucciso, morirò ora.
Non mi da nemmeno il tempo di chiedere se bisogna salire o scendere che Harry mi prende a sacco di patate sulle sue spalle facendomi uscire un gridolino spaventato, e sento qualcuno ridacchiare, una donna, non riesco a capire chi.
Le scale scopro sono in salita perché mi sento la testa cadere per terra mentre le gambe sono più in su e quando siamo arrivati finalmente i miei piedi toccano il pavimento.
Sono salvaa.Un'altra porta si apre, lo capisco dal suono della maniglia, ma questa volta non produce nessuno rumore strano. Faccio un paio di passi in avanti, guidata da Harry, poi le sue mani sciolgono in poco tempo il nodo della bandana, lasciandomi vedere dove siamo.
Nella mansarda. La nostra mansarda.
*flashback*
"Dove stiamo andando?" chiedo in preda ad una risata, mentre Harry mi trascina su per le scale.
STAI LEGGENDO
Moonlight || H.S.
Fanfiction"He isn't my sunshine. He is my moonlight. Because he has been there for me. Even at the dark times."