"Zoe!" la voce squillante di Sophia richiama la mia attenzione. La saluto con un altrettanto squillante "ciao" mentre apro il mio armadietto rosso fuoco.
"Oggi posso venire da te? Mi servirebbe quel vestito blu elettrico che adoro tanto." mi chiede speranzosa con quei suoi tipici occhi da cerbiatta indifesa, cercando di ottenere il mio consenso.
"Certo." annuisce sorridendo. Perché non dovrei prestarglielo? Tanto non lo metto quasi mai e poi a lei sta davvero molto bene. Chi sa perché ha scelto un mio vestito piuttosto che uno dei tanti meravigliosi abiti che occupano il suo armadio.
"Mmh...dove devi andare?" le chiedo con un sorriso malizioso sulle labbra.
"Beh..." inizia a fare la misteriosa ma poi ci rinuncia e sputa il rospo "stasera devo uscire con Dallas Stevens." cantilena soddisfatta per la sua ottima conquista.
Faccio mente locale cercando di individuare questo tizio. Non credo di conoscere nessun Dallas Stevens, eppure Dallas non è un nome molto comune nella nostra scuola. So che c'è un tipo di nome Dallas in terza ma non so il suo cognome. Fisicamente però è il ragazzo ideale per Sophia. Alto, bello e palestrato. Però non so...forse è troppo grande per una matricola come lei."Dallas del terzo?" chiedo insicura.
"Nono!" scuote la testa "Dallas del quinto."
Beh...se ero sorpresa che uscisse con uno di terza, figuriamoci con uno di quinta. Ma Sophia è sempre stata così, è sempre stata attratta dai più grandi, e i più grandi sono attratti da lei. E poi ci sono io che attiro solo i ragazzini delle medie.
Comunque cerco di non sembrarle troppo sorpresa "Oh, dove andrete?"In realtà questa domanda mi serve solo per capire se è un ragazzo da discoteca o più da paninoteca o magari da ristorante di lusso.
"Non lo so ancora." fa spallucce e io mi limito ad annuire in risposta.
"A te come è andata ieri sera con Harry sonofigoeloso Styles?" mi chiede guardandomi di sottecchi, divertita.
"Shhh" la zittisco portando rapidamente una mano sulla sua bocca "non pronunciare il suo cognome!"
Mi da tremendamente fastidio, anche se sono al corrente che tutta la scuola ormai sa che sono amica di una delle celebrità più famose al momento. Ma lui è solo Harry. E basta. Il suo cognome lo rende troppo...famoso. Lo odio.Uno sbuffo proveniente dalla sua bocca mi colpisce la mano, e, una volta tolta, si corregge dopo aver alzato gli occhi al cielo "Come è andata con Harry sonofigoeloso?"
In quel momento non riesco a fermare gli angoli della mia bocca che si dirigono rapidamente verso l'alto. "Bene, bene. È stata una bella serata."
Immagini della sera precedente mi tornano in mente. È stato uno dei compleanni più belli della mia vita. Semplice ma meraviglioso, niente di stravagante. Solo io, lui, e la nostra mansarda. E io così lo desideravo.
* * *
Si sente già l'aria natalizia. I lampioni neri, posti quasi sul bordo dei marciapiedi, che dividono la strada in tre parti, due ai lati per i pedoni, è una al centro per le macchine, sono circondati da un filo di luci bianche. Lo stesso i piccoli cespuglietti rotondi di non so quale pianta verde, probabilmente finti, che, sistemati in un grande vaso nero lucido, che si restringe verso il basso, separano un negozio dall'altro. Verso l'orizzonte riesco ad intravedere la punta di un albero ancora spento per la troppa luce pomeridiana.
La piazza è molto più caotica oggi. La gente corre di qua e di là, entrando ed uscendo da svariati negozi. Ma la musichetta natalizia di sottofondo, proveniente da delle casse attaccate in alto a qualche lampione, rende tutto ancora più magico.
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Moonlight || H.S.
Fanfiction"He isn't my sunshine. He is my moonlight. Because he has been there for me. Even at the dark times."