36. ~Ultima notte

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"N-no", mentii.

"Lo so."

"Come lo sai?"

"Lo so."

Rimasi in silenzio, o meglio rimanemmo in silenzio.

Continuavo a guardare il film ma sentivo che in quel momento volevo parlare con lui, le scene che scorrevano sotto i miei occhi erano passate in secondo piano.

Quando mi voltai a guardarlo, lui lo stava già facendo.

Mi fece un cenno con la mano, mi intimava di andare accanto a lui. Quella scena era come un deja vù, avevo vissuto un momento simile in America, ed era andato a buon fine.

Feci come aveva richiesto, sdraiandomi all'interno e subito dopo, si sdraiò anche lui voltandosi verso di me.

Eravamo così vicini, il divano non era affatto molto largo, eravamo stretti con lui che poggiava una mano alla testiera per mantenersi ed io che lo guardavo attentamente.

"Dobbiamo chiarire qualcosa noi due", soffiò sulle mie labbra.

Ennesimo bacio a stampo.

Ennesimo tremolio al cuore.

Improvvisamente qualcuno bussò alla porta, di sicuro dovevano essere arrivate le pizze.

Zayn sbuffò, io risi spingendolo via e alzandomi, avevo una fame tremenda.

"Ogni volta che chiamo questa pizzeria, arriva sempre dopo un'ora!" si lamentò, io non facevo altro che ridere.

Aprii la porta trovandomi davanti il fattorino con due cartoni fumanti tra le mani, il quale prese a guardarmi, con un sorriso.

Era immobile, con quel sorriso alquanto disturbante.

Giuro che era inquietante.

"Allora.."

"Vuoi darci le pizze, o dobbiamo rimanere qui fino a domani mattina?" arrivò Zayn guardandolo minaccioso, mettendo un braccio attorno alla mia spalla.

Il suo sorriso svanì per un attimo, poi guardò il moro e mi porse i due cartoni.

"Ecco."

"Grazie, allora quanto.."

"Ecco qua, tieni il resto", mi anticipò Zayn, mantenendo il tono rude.

"A voi", rispose lui facendomi un ennesimo sorriso.

"Ma dopo un po' non hai male alla mascella?" domandò il moro ma chiusi la porta, scoppiando a ridere.

*

"E così cadde per terra di faccia", ridevo, mi mantenevo la pancia a forza di ridere.
Eravamo entrambi sul divano a finire di mangiare la pizza, lui era disteso ed io ero seduta sulle sue ginocchia portando in bocca l'ultimo pezzo.

"Shh, altrimenti mi strozzo", dissi ma continuai a ridere.

"Invece un altro giorno fece lo stesso, ma cadde all'indietro, giuro che non aveva per niente equilibrio."
"Zayn!" risi poggiando il cartone per terra insieme al suo, sistemandomi meglio su un ginocchio solo.

"E' comodo?"

"Un po' duro", risposi e subito dopo mi resi conto delle mie parole, Zayn sorrise malizioso ed io mi portai una mano davanti al viso. "Sei un pervertito!"

"Beh se vuoi qui c'è qualcos'alt.."
"Zayn!" lo richiamai e lui scoppiò a ridere.

Durante la serata c'erano momenti in cui rimanevamo in silenzio ed ogni tanto ognuno spostava lo sguardo sulle labbra dell'altro, era come se fosse un richiamo, una mancanza da colmare.

Abbie Allison Styles 2 -Love me again-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora