Capitolo 5 - Incontri

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Sbuffai, e mi allontanai da lui per poi ritornare dagli altri con un bel sorriso smagliante.

­«Nishino? Cosa stai facendo?» mi domandò Kellie appena vedendomi, distogliendo così, la sua attenzione da Thomas.
Possibile che lei vada d'accordo con tutti e tre, a differenza di me?

«Io? Assolutamente nulla. Sto solo ritornando dalla toilette.» mentii, continuando a sfoderare il mio sorriso fasullo.

«Anche se ci conosciamo da soli tre mesi, ti conosco - ormai - già abbastanza. Cos'è quel sorriso che hai in faccia? Non sei di certo il tipo di persona che diventa felice nel ritornare dalla toilette.»

«Hai ragione, ti racconterò tutto un'altra volta.» dissi prendendo il capello che avevo lasciato sulla sedia, per poi metterlo in testa.

«Un'altra volta? Cosa vorresti dire con "un'altra volta"?» chiese inarcando un sopracciglio.

«Vado via, e viene anche Maddie. Non vorrai mica lasciarla morire lì sulla sedia.» e indicai la ragazza, che aveva lo sguardo rivolto verso il basso, cercando di annuire ogni tanto alle parole del ragazzo di fronte a sé.
«Tu intanto... Divertiti con il ragazzo.»

Detto ciò, posai la mano sulla spalla della canadese, che alzò subito lo sguardo, guardandomi in faccia.
Aveva quasi le lacrime agli occhi ed è anche tutta rossa; così gli feci cenno di andarcene, e lei mi sorrise sollevata.
Doveva essere davvero ansiosa di andarsene.
Perciò abbiamo lasciato Kellie e Thomas da soli, ma sono sicura al cento per cento che andrà tutto bene, perché quando le ho detto quella frase -"«Tu intanto... Divertiti con il ragazzo.»"-, lei arrossì per un attimo.
Quindi posso suppore che in realtà, sotto sotto, gli piace vero?
Sicuramente Thomas è un ragazzo "carino", solare ma un po' stravagante, ed in un certo senso quei due si assomigliano: quindi non mi dovrei stupire se un giorno si mettessero  insieme.
Poiché che non abbiamo fretta, ho deciso di prendere una strada diversa per tornare a scuola, un pò per ammazzare il tempo, e un pò per aiutare Maddie a riprendersi.
Così passiamo da una delle vie più famose di Oxford, più che altro è una via di moda, se posso - almeno - definirla in questo modo.
Ci sono veramente molti negozi  decorati elegantemente con colori come l'oro, l'argento o il nero, e qui puoi trovare semplicemente di tutto: dai vestiti all'ultima moda, i trucchi di marca ai nuovi accessori dell'anno.
Insomma, quello che serve per tirare su di morale la canadese.
Infatti - proprio come pensavo - lei guardò con molto interesse le vetrine, dimenticandosi così, l'imbarazzo di prima.
Anche se, a dire la verità, mi sto annoiando in una maniera incredibile...
Così abbiamo passato per un altro paio di minuti a guardare vetrine su vetrine, fino a quando il mio stomaco non decise di farsi giustizia da solo, producendo - contro di mia volontà -diversi brontolii.

«Non ci credo Nishino, per caso hai fame?» domandò Maddie ridacchiando leggermente, come se mi stesse prendendo in giro.

«Ovvio che ho fame, prima ero così irritata a causa di quel "coso" che non sono riuscita a mangiare quella prelibatezza davanti a me!»

«Per "prelibatezza", so che intendi la torta. Ma per "coso" intendi forse Jordan?»

«Hai, cioè sì. Solo che non voglio più sentir nominare quel nome per almeno due mesi, né tanto meno vederlo.» e incrociai le braccia intorno al petto, come per evidenziare la mia irritazioni.

«Uhm, capisco. Allora che ne dici di andare in quella caffetteria? So che ti piace molto il caffè, quindi se non ti dispiace, ti offro qualcosa così da poter sdebitarmi.» disse, mostrandomi un dolce sorriso, che ricambiai subito.

Così ci avviamo verso la caffetteria vicino alla Wilson Price*, un posto dietro l'angolo che non tutti conoscono.
Lo scoprii casualmente il giorno prima dell'inizio della scuola, quando - per sbaglio - mi persi e fu allora che mi accorsi della locanda.
Fortunatamente il personale mi ha indicato la via, e da quel momento, ogni fine settimana vengo qui a prendere un caffè: in poche parole sono una cliente abituale.
Con la mano, spinsi con un pò di forza la porta in legno, che andò a colpire delicatamente la campanella dorata messa al di sopra di essa, producendo così il suo solito suono.
Prima di tutto sentii il forte aroma di caffè stuzzicarmi il naso, poi sentii il classico "Benvenuto" da parte di uno dei tanti camerieri.
La decorazione all'interno è assai carina, infatti, la maggior parte dei mobili sono in legno e il colore che viene usato – principalmente - per le decorazioni è quello caramello.
Grazie a questo tipo di arredamento, e ai dolci aromi nell'aria, accompagnati da della musica leggera, rendono questo posto un luogo tranquillo e rilassante da poter stare.

1% Femminile, 99% Yaoista [DA REVISIONARE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora