Capitolo 9 - Sorprese

1K 95 36
                                    

È stata veramente una sorpresa incontrare Yoha e Tomio alla festa di Maddie, di certo non me lo aspettavo.
Mi hanno detto che erano lì per conto di mio padre, poiché si è preso un brutto raffreddore e al momento non può alzarsi dal letto.
Per fortuna che è il capo famiglia!

Il fidanzamento è stato annullato e senza troppi indugi tornai a Oxford, se non per il fatto che la canadese mi ha sommersa di domande riguardo la mia famiglia.
Gli ho raccontato di quando alle elementari ho iniziato a fare karate e kendo, stesso trattamento che ebbero Naohiro e Noriko da piccoli, e di come mia sorella fosse la più brava dei tre.
È estremamente agile e ha anche la forza necessaria per stendere un uomo; mio fratello invece eccelle di più nel kendo, sapendo perfino usare alle perfezione una vera katana.
Con i pugni non ci so per niente fare e dato che ho un buon equilibrio, me la cavo spesso con i miei calci ruotanti.
Ovviamente la ragazza ci rimase di sasso quando scoprì che la bellissima Lettice, una perfetta ed elegante modella, fosse allo stesso tempo una erede del clan del Kanto.
Ha fatto anche una domanda che mi sorprese, tipo una cosa simile sull'eredità, che semplicemente ho risposto in quanto nella maggior parte dei casi andrà a mio fratello poiché è il primo ed unico figlio maschio.
A meno ché mio padre non se ne esce fuori con l'intenzione di dare l'eredità alla sottoscritta... no, è impossibile.

A proposito di una cosa: shippo Yoha e Tomio.
Mi spiego meglio: è stato durante il periodo in cui andavo alle superiori quando è entrato nella "famiglia" Yoha, che aveva ventisei anni, mentre Tomio ventiquattro.
Di solito quest'ultimo va d'accordo con tutti, ma tendendosi alle formalità e stranamente questo non accade con Yoha, cosa che ci ha lasciato veramente di stucco.
Poi siamo venuti a sapere che nel primo giorno di quando è arrivato, è entrato nel bagno mentre Tomio si stava facendo una doccia e come ci si aspettava, l'altro se la presa molto male.
Ci hanno impiegato un paio di mesi prima che il più piccolo smettesse di insultarlo, per poi diventare amici intimi.
Ora come ora, Yoha non lo lascia più per un attimo e a lui nemmeno dispiace; forse è così che mi è partita la shipp.
Di come abbiano fatto pace, resta tuttora un mistero ancora irrisolto.

Il viaggio è stato stremante come pensavo, perciò quando uscì dall'aeroporto ho chiesto subito di farmi portare a casa, intenta a farmi un pisolino per le prossime ventiquattro oren
Però mi ero dimenticata di una cosa molto importante, che ricordai solo quando vidi il biondino inginocchiato davanti la porta di casa, che mi sorrise lievemente non appena mi notò.
Ero scioccata: Nao l'aveva sbattuto fuori di casa perché Mikaela era entrato nel bagno quando quest'ultimo stava uscendo dalla vasca e di conseguenza, l'ha visto senza vestiti.
Sbaglio o questo è un déjà-vu*?
A questo punto decisi di usare le chiavi di riserva che mi ero portata dietro, in caso fossi tornata quando entrambi non c'erano, e nel preciso istante in cui aprì la porta, mi volò in faccia un cuscino ad una velocità impressionante che mi colpì in pieno e il colpo non era affatto debole.
Ovviamente è stato da parte di chi so io.

«E no Nii-chan, ora spiegami perché mi hai tirato in faccia un cuscino! Il mio cuscino, d'altronde.» urlai restituendo il colpo al mittente.

«Non devo spiegare assolutamente niente, né a te né a quel pervertito che ho come compagno di stanza!» replicò indicando spudoratamente il ragazzo dietro di me, che sorrideva nervoso.

«Oh andiamo! Ti ha solo visto senza vestiti e poi siete entrambi maschi, non è niente di scandaloso. Tanto lo so che fate di peggio quando siete da sol-.»

Le frasi erano così naturali che d'istinto dissi tutto quello che mi venne in mente, e solo quando mi resi conto di quello che stavo dicendo, mi tappai la bocca con le mani.
Nao sprofondò nell'imbarazzo più totale e dopo pochi secondi ci arrivò anche Mikaela, arrossendo e voltandosi da un'altra parte.
Poi entrambi lanciarono un'occhiata su di me, come se volessero dire che non riuscivano a credere a quelle mie parole, e a quel punto me ne uscì con un "Purtroppo è la vita".
Come sono riuscita a sopravvivere? È un mistero anche per me.
Yuu sta bene, i due stanno bene in un certo senso -d'altronde ho fatto in modo che facessero "pace"-, e io sono felice... forse.
E poi quando i ragazzi se ne andarono, scoprii che la casa era molto, ma molto più ordinata di come l'avevo lasciata prima di partire.
Nao e la sua mania per la perfezione, il ritorno.

1% Femminile, 99% Yaoista [DA REVISIONARE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora