CAPITOLO 2 - LA DANZA.

452 36 13
                                    



Oggi, ho deciso che vi parlerò della cosa più importante che ho dall'età di sette anni. Vi parlerò della cosa che mi ha aiutata a ritrovare la luce nei miei periodi bui: la danza.
Quando ho iniziato questo percorso, come ho già detto, avevo sette anni.
Ero una piccola bambina con un grande sogno, un sogno che mi accompagna ancora oggi e che sto cercando di portare a termine lentamente. Ero una piccola bambina con un'immensa voglia di ballare.
Ricordo il giorno dell'iscrizione come fosse ieri: all'uscita di scuola corro con mia madre in direzione, per conoscere la mia futura insegnante. Era bellissima e mi accolse con un sorriso che mi mise subito a mio agio. Aveva il mio stesso nome. La prima cosa che notai fu la sua pettinatura, mi piaceva tantissimo!
Dopo alcuni chiarimenti, l'iscrizione era stata fatta ed io non vedevo l'ora di cominciare!
Tutt'ora penso ai mille progressi che ho fatto e non posso esserne più fiera. Ero una bambina molto timida, in scena quasi non mi muovevo e avevo sempre lo sguardo rivolto verso il pavimento. Ricordo che certe lezioni, la maestra ci faceva fare un esercizio che odiavo: questo consisteva nel mettere la musica e noi avremo dovuto improvvisare dei passi e creare appunto una coreografia.
A quel punto, erano tutti in mezzo la sala ad eseguire tranquillamente l'esercizio, poi c'ero io, che mi isolavo seduta in un angolino e non avevo il coraggio di alzarmi per seguire gli altri, anche se avevo mille passi nella testa.
Crescendo, la timidezza quasi mi abbandona quando ballo, mi sento libera e spensierata. Dimentico tutto e tutti, ci siamo solo io e la musica.
Ho conosciuto persone che hanno cominciato, ma che poi hanno abbandonato o per dovere, o semplicemente per noia..ma io proprio non ci riesco a farlo. Ho sempre pensato che la danza non può definirsi sport, la danza è solamente PASSIONE! Una delle cose più importanti che ho imparato in questi otto anni, è che la danza è qualcosa di troppo bello per essere abbandonato, e soprattutto è qualcosa che richiede tanti sacrifici e porta tanto dolore, ma che alla fine ti dà tante soddisfazioni, quindi secondo me vale la pena sopportare il dolore delle punte, delle aperture, gli strappi..e continuare a ballare perché non esiste dolore più bello; non smetterò mai di ripeterlo.
Inoltre ho imparato che se non siete in grado di comunicare ciò che provate mentre ballate, significa che non siete ballerini. Il ballerino è colui che interpreta e sprigiona i sentimenti. Non è la tecnica, non è la capacità nell'eseguire una sequenza di passi che determina la bravura di un ballerino, ma la passione che riesce a trasmettere verso chi lo guarda.
Sento di dover ringraziare la mia insegnante che nonostante tutto ha scelto di seguire il mio percorso e mi ha aiutata a diventare quella che sono oggi: una ragazza diversa da ciò che era otto anni fa, una ragazza che danza con lo sguardo fiero e che non conosce più il significato di 'guardare il pavimento' mentre si danza. Quindi la ringrazio per essere sempre stata il miglior esempio per me, e per credere in me giorno dopo giorno.

" La danza per me esiste solo nel momento in cui si esegue ed è questa costante indagine che mi tiene in vita, fresco e in un rapporto intimo con quest'arte. La danza è un modo di vivere. Sento la danza, e la guardo ancora oggi come l'ho guardata la prima volta, è accogliere quello che l'essere umano ha dentro di sé in modo da esprimere attraverso il movimento, il gesto, lo sguardo e la propria persona, quello che non riusciamo a dire con le parole. La danza è un sogno ad occhi aperti, la menzogna per eccellenza. State attenti ai venditori di sogni, la danza non è in vendita, ma si conquista lentamente con lavoro, sudore, e con un grande senso di umiltà. Quest'arte dello spettacolo dal vivo è probabilmente l'arte più difficile e completa tra tutte, poiché contiene tutte le altre forme d'arte in un modo interdisciplinare. Però a monte di tutto questo c'è la formazione. E' importante ricordare che ogni artista potrà eccellere nel suo percorso solo se ha avuto una profonda e sfaccettata formazione." -Joseph Fontano.

il mio diario; la mia vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora