CAPITOLO 6 - MY OHANA.

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"Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato, o dimenticato."

Famiglia, una parola grossa. Diciamo che da qualche anno a questa parte, esistono le cosiddette famiglie allargate con due persone che prima si giurano amore eterno e per questo fanno figli, poi per vari motivi divorziano, quindi incontrano altra gente, si sposano ancora e fanno altri figli, giusto per ritrovarsi con dieci mariti e cinquanta figli in giro per il mondo. No, questa non è una famiglia, e poi due persone prima di divorziare non pensano a come starebbero i propri figli? Io direi....no meglio che non parlo. Noi ragazzi, soprattutto bambini, abbiamo bisogno di entrambe le figure presenti, non di vedere la mamma, e poi nel fine settimana il papà o raramente viceversa. Non esiste. Penso che noi avremo bisogno di vedere entrambi i genitori tutte le ore, tutti i giorni e in tutti momenti possibili. Per come l'ho vissuta io, ormai non si pensa all'umore o alla reazione che potrebbe avere il proprio figlio o la figlia, anzi lo si pensa pure ma quello è il pensiero secondario, il pensiero primario per loro è stare bene con se stessi e con la 'nuova' persona da amare.
Purtroppo non ho avuto la grande fortuna di avere una figura paterna presente fin da piccola; purtroppo tra scelte personali, son sempre stata messa all'ultimo posto e sono sempre stata l'ultimo suo pensiero anche se lo si negava.
Diciamo che se proprio devo parlarvi della mia figura paterna, allora vi parlerei di una guerriera che ha sempre portato tutto avanti da sola svolgendo sia il ruolo materno che quello paterno, nascondendo i problemi e cercando di vedere sempre il lato positivo delle cose. Una persona che ha sempre affrontato tutto da sola e a testa alta, senza aver avuto bisogno dell'aiuto di qualcuno. Una persona che in fondo è debole ma ha paura in un certo senso di mostrarlo, e non potete capire quanto la ammiro per questo, perché nonostante tutti i problemi passati, non mi ha fatto mancare mai nulla, anche se non riuscirò mai a ringraziarla e ad essere la figlia che forse lei vorrebbe che io sia. Sì, avete capito bene, la mia mamma è una grande guerriera, la persona più forte che conosco.
Beh..che altro dire? ah sì, mia sorella. Mia sorella...un'undicenne piena di spensieratezza, diversa dalle bambine che ci sono oggi in giro con tonnellate di trucco, shorts e roba varia. Anche se passiamo 24h prendendoci a capelli, alla fine è una cosa di tutte le sorelle, in fondo so che io non posso stare senza di lei e lei non può stare senza di me: è come se ci completassimo. La mia piccola metà.
E per ultimo ma non meno importante, come è giusto che sia, nella mia famiglia c'è anche lui, Spank: una piccola palla di pelo di quattro anni che abbaia ininterrottamente e ha sempre voglia di giocare. Lui è il cocco della mamma. Anche se la maggior parte delle volte subisce le mie mille torture, ci amiamo troppo.
Ecco, questa è la mia famiglia. Non è numerosa, ma io lo considero l'essenziale.

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