CAPITOLO 9 - LE MIE PAURE.

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Chi di noi non conosce la paura?
È un'emozione che abbiamo certamente sperimentato nelle sue varie sfaccettature e in relazione a diversi eventi o cose. Ognuno di noi ha il proprio "tallone di Achille", la propria paura.
Tutti abbiamo delle paure, anche se a volte tentiamo di nasconderlo. Nella maggior parte dei casi, è la paura della paura quella che ci condiziona maggiormente.
Ci sono due tipi di paure: quelle che hanno a che fare con qualcosa di concreto, tipo la paura del buio, o degli insetti, o addirittura dei compiti in classe e delle interrogazioni, ma sono cose che col tempo possono passare, crescendo. Poi ci sono le paure più serie e sono quelle che scavano fino in fondo alla mente e sono impossibili da superare, queste possiamo definirle 'fobie' o anche paure esistenziali.

Io ne ho troppe di queste paure. Ho paura di restare sola, di non essere capita, di non essere amata o apprezzata, di perdere le persone, di non sfruttare a pieno il tempo a disposizione. Ho paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui, di essere giudicata. Ho paura delle situazioni nuove, sconosciute. Ho paura di non essere abbastanza forte e determinata da superare le difficoltà. Ho paura di dimenticare cose importanti..dei ricordi..delle persone. Ho paura di ciò che pensano gli altri di me, ho paura di essere invadente o di apparire disinteressata. A volte, ho paura di sembrare troppo pesante, altre volte di apparire superficiale. Ho paura di non riuscire a realizzare i miei sogni e i miei progetti.
Ho paura di avere troppe paure.
La paura è perciò un sentimento del tutto soggettivo, che nasce profondamente dentro di noi, dal nostro modo di affrontare la vita e di attribuire significati a ciò che ci circonda.
A questo punto sarebbe utile chiederci: ma come si fa a vincere una paura? O meglio a vincere la paura della paura?
Vincere una paura non significa cancellarla ignorandola e neppure arrendersi impotenti ad essa.Ogni individuo ha il proprio tallone d'Achille, la propria paura. Qualunque essa sia, non è mai troppo tardi per iniziare a cambiare l'atteggiamento che abbiamo nei suoi confronti.
Se desideriamo veramente superare una paura, qualsiasi essa sia, dobbiamo inevitabilmente accoglierla come si farebbe con un ospite fastidioso ma necessario. L'accettazione è il primo passo. Questo vuol dire ammettere intanto di avere una paura, ma anche cercare di comprenderla, che non significa cercare di capirla con la mente, ossia razionalmente. Comprendere vuol dire prenderla dentro di noi, dando alla paura la possibilità di esserci, di esistere. Sento quella paura e le faccio spazio dentro di me, così da consentirle di svolgere la sua funzione, ma allo stesso tempo la conosco per capire meglio chi sono io, perché la paura rivela aspetti di noi di cui spesso non siamo consapevoli. Quando si supera una paura però, ci si sente più fiduciosi in se stessi, ci si sente più forti. E spero vivamente che col tempo possa superare queste paure anche io, per cercare di essere finalmente me stessa ed avere più fiducia in me e negli altri. Perciò quando vinciamo una paura, significa che ci siamo aperti a una nuova consapevolezza, che abbiamo fatto nostri quegli aspetti di noi stessi e della vita che non accettavamo, anzi che disdegnavamo con tanta energia.

// Qual è la vostra paura più grande?

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