Capitolo 7

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Finisco per dare ragione a Kevin e iniziamo a fare ipotesi (alcune delle quali assurde, lo ammetto). Guarda l'orologio: "Cazzo è già mezzanotte! Devo andare, mia madre mi uccide! Ci vediamo domani scimmietta" mi da un bacio sulla guancia e fa per andarsene, ma io lo prendo per il braccio e gli faccio gli occhi dolci. "Rimani, dormi qua. In fondo non è la prima volta che capita che facciamo tardi e dormiamo insieme. Dille che ho bisogno di te". Gli si illuminano gli occhi e mi sorride, sta per dire di si me lo sento!

"Davvero hai bisogno di me?" Mi spiazza. Silenzio. "Em.. cccerto.. che ho bisogno di te.. quindi rimani?" "Ok! Ma devo farmi una doccia prima" "Si certo vai pure nel mio bagno, lì c'è tutto di quello di cui hai bisogno". Accendo la tv aspettando che si finisca. Dopo già 10 minuti rientra con un asciugamano in vita e a torso nudo. Rimango sorpresa da come sono così perfetti i suoi addominali pur non facendo palestra e di come è così liscia la sua pelle, non ci avevo mai pensato prima: ho proprio un migliore amico figo!

"Chiudi la bocca signorina! Lo so che sono bello, ma un pò di decoro insomma!" "Tu mi parli di decoro a me?" Rido "Sei tu che sei venuto mezzo nudo in camera mia!" Anche se sto che sta scherzando arrossisco al solo pensiero che abbia avuto quei pensieri! La mia mente vagava e magari ho davvero spalancato la bocca. Oddio spero di no!

"Hai studiato per domani?" mi chiede. E lo ringrazio dentro di me di aver cambiato discorso. "Cosa dovevamo studiare?" chiedo distrattamente "Ma dove hai la testa Marta! Domani L'Arcigna ti interroga ed è importante lo sai, devi recuperare l'ultimo 4 che hai preso." L'Arcigna era la prof di Inglese, ed era il soprannome che gli avevamo dato io e Kevin da quando le sono stata sulle scatole, cioè da sin da subito! "Grazie per avermelo ricordato Kevin!" sbuffo. "Ma dai, sai che lo faccio per te! Facciamo così: un mega ripassone adesso e domani mi ringrazierai. Prenderai un bel voto, te lo prometto" "Non esiste! E' fuori questione che io studi a quest'ora! Non connetto." "Ma quando mai!" e mi fa la linguaccia. "E va bene hai vinto tu. Prima però vestiti!" "Giusto, se no ti sconcentri!" Gli tiro un cuscino e ridiamo entrambi.

Passiamo le prossime due ore a studiare: dall'età elisabettiana al romanticismo e lui sta attento a farmi ripetere tutto finchè non lo so perfettamente a partire dalla pronuncia, sbagliavo spesso, ma Kevin a differenza mia aveva una grande pazienza. Non mi era mai piaciuto l'inglese, ma avevo dimenticato quanto potesse essere divertente studiare con un amico come Kevin. Alla fine ci addormentiamo insieme l'uno accanto all'altra.

Mi sveglio sudata e con l'affanno di chi ha appena fatto una maratona. "Di nuovo lo stesso sogno" mi chiede Kevin. "Em..si. Ti ho svegliato? Scusa" dico imbarazzata. "Tranquilla, ci sono io! Vieni". Mi stendo e mi faccio abbracciare, mi rilasso finchè i miei occhi cedono di nuovo.





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