Come poteva farmi questo? Aveva idea di quanto avessi sofferto in tutto questo periodo? Quante lacrime amare ho dovuto ricacciare indietro per farmi vedere forte davanti a lui? Mi sono dovuta rimboccare le mani sin da subito, e non perchè lo volessi, ma perchè mio padre non mi lasciava altra scelta: se lui non voleva badare a me, dovevo farlo io da sola! Ho sempre pensato che fosse un periodo, ma è già passato un anno e le cose non mi sembrano migliorate, anzi! La prima settimana continuava a ripetermi che era colpa sua, ma non ho mai capito perchè lo dicesse. Mio padre non è mai stato un tipo romantico o comunque una persona che dimostrasse qualsiasi tipo di sentimento verso un altra persona, diceva che significava essere deboli, e penso che questo mamma non lo abbia mai mandato giù. Ma nonostante tutto non credo sia una cattiva persona e non le avrebbe mai fatto del male.
Chiamo Cris, mia zia sorella di mia madre per dirle cosa era successo e come secondo lei mi sarei dovuta comportare. Con mia zia avevo avuto sempre un ottimo rapporto, per me è come una seconda mamma, un amica con la quale potermi confidare, ma essere io a Firenze e lei a Roma di certo non mi aiutava.
"Ehi pulcina" mi chiamava così da quel Carnevale del 2008, in quel giorno in cui mia madre aveva avuto la brillante idea di farmi indossare un costume da pulcino. Ero stata presa in giro per un mese dai miei compagni di scuola, ma stranamente quando mi chiamava così mia zia, io ne ero orgogliosa! "Ciao Cris.. Emm come va?" "Bene tesoro e tu? Mi sembri un po giù o sbaglio?" "Beh..si un pò! Sai oggi papà ha bevuto e ha rotto tutto.." Non ce la faccio a trattenermi e inizio a piangere come una bambina. "Scusami, non volevo" dico quando riesco a riprendermi. "Ma va piccola! Dai raccontami tutto."
Le dico di, come rientrando da scuola, lo abbia trovato e della sua puzza di alcool, dei piatti rotti e.. di quella frase.. Cerca di tranquillizzarmi e mi promette che a fine settimana viene a trovarmi. E' solo mercoledì, devo aspettare ancora tre lunghi giorni. Cerco di distrarmi da tutti questi pensieri e decido di studiare aritmetica. Quando finalmente finisco guardo l'orologio e sono già le 6, mi faccio un bel bagno caldo e visto che non ho pranzato mando un messaggio a Kevin proponendogli i 100 montadidos che hanno aperto da poco, e mi scuso per come ho reagito questa mattina. Dopo mezz'ora non mi ha ancora risposto e quindi decido di presentarmi a casa sua, ma sua madre mi dice che era uscito da poco e che aveva dimenticato il cellulare a casa.
Dopo pochi metri un altra bella sorpresina si presenta ai miei occhi. Kevin è in compagnia di quell'ochetta di Giusy che ci sta spudoratamente provando con lui, ma a differenza delle altre volte lui non la respinge, si abbracciano per quella che mi sembra un eternità e poi lei si avvicina e gli da un veloce bacio a stampo prima di andarsene. Prima che me ne possa accorgere ho il cuore che sta per uscirmi fuori, non ci posso credere! Gli è stata sempre sulle scatole e ora l'abbraccia e si fa addirittura dare un bacio??? Tormentata da questi pensieri non mi rendo conto che Kevin è di fronte a me e mi sta chiedendo perchè ho gli occhi e la bocca spalancata e sono rossa in viso. "Tanti auguri!" riesco a dirgli e corro più veloce che posso. Le lacrime mi rigano il viso e ormai con il fiatone che ho, penso di non farcela più, cosi mi fermo e mi siedo su un marciapiede e maledico il giorno in cui sono nata.
"Ma che cavolo fai? Sei diventata un atleta adesso?" Alzo il viso e vedo il mio migliore amico affaticato, mi aveva rincorso per non so quanto, solo per sapere che cosa mi passasse per la testa? "Ma stai piangendo? Cosa è successo?" mi chiede preoccupato. "Che voi maschi siete dei coglioni ecco cosa succede! Ti sei trovato una nuova amichetta tu eh? Complimenti, approfitti di un litigio per rimpiazzarmi con la prima OCA che trovi per strada!" "Ehi, calmati! Io non ti sostituisco proprio con nessuno e.. quello che hai visto, a proposito cos'è che hai visto?" "Non sono fatti miei, puoi flirtare con chi vuoi! Ma almeno sii coerente, fino a ieri la chiamavi insieme a me oca e ora te la baci pure!" "Non me la sono baciata! La stavo solo consolando perchè.." "Beh certo ora baciare è diventata una consolazione!" "Mi vuoi far finire di parlare cazzo?"
Rimango basita da quella sua determinazione e lo lascio parlare. Mi spiega come è venuto a conoscenza della perdita di suo padre e di come per la prima volta l'abbia vista fragile, per questo non se la sentiva di trattarla male come aveva sempre fatto e non si è scansato al suo bacio. Chiedo più volte scusa e gli spiego che non volevo aggredirlo, e mi rassicura dicendomi che probabilmente avrebbe fatto la stessa cosa se fosse successo a lui.
La mia pancia ruggisce e se ne accorge anche Kevin. "Andiamo a mangiare?" "100 Montadidos?" propongo. In 10 minuti arriviamo, i 100 montadidos è un locale importato dalla Spagna nel quale si possono fare mega aperitivi, pranzi o cene con pochi spiccioli. Finiamo per ordinare il solito: 3 panini a testa, una porzione di patatine fritte e due birre. Parliamo del più e del meno e gli accenno di mio padre, ma non approfondisco visto che non voglio rovinarmi quest'attimo di serenità. Si sono già fatte le 8 e ci avviamo a casa, mio padre è ancora sul divano, ma fortunatamente sta dormendo. Convinco Kevin ad aiutarmi a pulire e quando mi giro a guardare mio padre mi trovo a trovare compassione per lui. Noto però che in mano ha qualcosa: una foto! Sono mamma e papà da giovani, ma c'è anche un altra ragazza accanto a loro. Tutti e tre ridono:sembrano felici!
*SPAZIO AUTRICE*
Scusatemi per avervi fatto aspettare così tanto per un nuovo capitolo, ma ho avuto degli esami da preparare! :( Spero che la storia vi stia piacendo, lasciate una stellina e commentate se volete darmi dei consigli così posso solo migliorare! Per farmi perdonare stavolta ho fatto un capitolo più lungo. Ciauuu, a presto!
Antonella
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Mamma Dove Sei?
Mystery / ThrillerMarta: una ragazza di 15 anni che da un anno sta cercando di superare il lutto della madre, un padre (quasi) assente, un migliore amico, una lettera misteriosa, e uno strano sogno ricorrente. E' il mix perfetto per un libro pieno di suspense e miste...