Mamma Dove Sei?

Capitolo 9

Ma perchè devo sempre interpretare tutto? Il sogno, una banale lettera che ha trovato Kevin e ora questo. Sembra qualcosa di serio stavolta: magari qualcuno stava nascondendo qualcosa di importante e colui o colei che non doveva sapere ne è venuta a conoscenza. Era tutto quello che poteva trasparire da questa breve frase.

Qualcosa detta dal mio amico mi riporta alla realtà. "Cosa?" dico non avendo sentito. "Ti ho detto che magari non ti riguarda nemmeno..chissà!" "Se stai cercando di rassicurarmi ti dico già che stai fallendo! Non è un caso che questa lettera l'abbia trovata sotto la mia cassetta della posta, come non è un caso che tu abbia trovato la lettera in giardino."

"Ok, ammettiamo che tu abbia ragione. Non puoi fare niente! Non hai praticamente nulla su cui indagare!" "Arriverà qualcos'altro" "Ok, ma non crederci tanto, potresti rimanerci male".

Kevin aveva ragione, ma non volevo ascoltarlo quindi mi alzai e andai di fronte alla macchinetta a prendermi un pacchetto di patatine. Non avevo fame, ma mangiare poteva ispirarmi ad avere qualche idea su queste stranezze avvenute in pochi giorni.

Velocemente passarono le ultime due ore e Kevin non mi aveva rivolto parola, ma era meglio così perchè non avevo voglia di discuterne. Tornata a casa trovai uno scenario raccapricciante: piatti rotti dappertutto, fogli strappati e.. mio padre seduto a terra piangendo. "Papà che è successo?? Sono entrati i ladri?" Lui rise e aprendo la sua bocca mi arrivò un acre odore di alcool. Provai disgusto a vedere mio padre non reagire, lui dovrebbe dare il buon esempio a me invece di ubriacarsi!! "Mi fai schifo" gli dico. Cambia espressione e quasi mi pento di quello che gli ho appena detto. "Vieni qua piccola, festeggiamo. La mamma è tornata!" Mi fa venire i brividi, lo guardo e corro subito in camera a piangere.