L'amore porta le cuffie ★Shu Sakamaki ff★

†1†

Ero in camera, quando la porta si aprì.

<<Esth?>>

<<Che vuoi piccola rompiscatole?>> risposi fredda. Non ero in vena di scherzare. Oggi a scuola non è andato tutto bene.

<<Giù ti vogliono... è arrivata una lettera per te>>

Sbuffai. Mi tolsi le cuffie, dove prima Black Magic delle Little Mix continuava senza sosta. Come scesi, mia madre mi abbracciò.

<<Cosa?>>

<<Oh, nulla... ecco tieni>> mi porse la lettera già aperta.

Lessi in modo veloce, ma questo mi bastò per capire che avrei dovuto abbandonare tutto quello che conoscevo.

<<Dovrai andare da questi cugini per un po' di tempo...>>

<<COSA?! E VOI L'AVETE PERMESSO?!>> guardai mia sorella, ferma sul ciglio della porta. <<Perché lei non viene?!>> chiesi fredda.

<<Non lo so... ora preparati il taxi sarà qui fra mezz'ora>> disse la voce calma e triste di mio padre.

Salì in camera, e presi la valigia. Ci misi dentro tanti vestiti, gonne, intimo, maglie e pantaloni. Insomma svuotai i cassetti. Presi le cuffie, il cellulare e mi misi il maglione che uso come giacca.

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Ero sul taxi da almeno un'ora, rimisi per almeno 20 volte American Boy, una delle poche canzoni che mi calma. Dopo, forse, 15 minuti il taxi si fermò davanti ad una villa.

"E così è qui che vivono! Mh... carina!"

Bussai ma non rispose nessuno. Bussai di nuovo, e finalmente la porta si aprì.

La hall d'ingresso era pazzesca, molto più bella dell'esterno.

<<Salve! C'è nessuno in casa?>>

<<Non ti pare scortese urlare in casa altrui?>> una voce proveniente dalle scale mi fece sobbalzare. Era un ragazzo alto, con dei capelli corvini, vestito in modo elegante e con degli occhiali. Aveva più o meno il mio stesso, colore degli occhi.

<<A-ah mi dispiace... io sono Esther Shadow piacere>> dissi con un piccolo inchino.

<<Io sono Reiji Sakamaki, tu dovresti essere la ragazza a cui abbiamo inviato la lettera?>>

<<Sì, anche se non ne capisco il motivo...>>

<<Lo capirai presto... lascia pure le tue valige qui e seguimi>> scese le scale e mi portò per vari corridoi, fino a quando non raggiungemmo una piccola sala giochi, con biliardo e freccette.

Ecco!!! Spero che il primo capitolo vi piaccia!!!