•13°Capitolo•

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Sarà si sveglia di scatto ritrovandosi  palpitante ai piedi del letto.
Aveva il viso bagnato dalle lacrime amare piene di dolore e all'improvviso si ricordò.
La lampadina iniziò ad accendersi e spegnersi più volte in modo frenetico.
Sara si alzò e si diresse al bagno con il cuore in mano.
Non appena ebbe la porta di fronte cercò subito di aprirla ed essa si spalancò.
"Laura??" la chiamò preoccupata ma di lei non c'era nessuna traccia.
Una mano le cinse la spalla.
Sussultò spaventata e si girò sull'attenti.
Era Laura.
"Amore.." sospirò sollevata vedendola intatta e senza segni di tutte quelle torture che le aveva visto subire.
Cosa stava succedendo?? Che fossero frutto della sua immaginazione?
Doveva parlare con qualcuno,chiedere aiuto,si sentiva impazzire.
In quello stato come avrebbe potuto far riprendere la figlia se non lo sapeva fare lei stessa!?
Quella sera telefonò ad Angela "devo parlarti urgentemente" le comunica disperata "ei calmati,tra un oretta sono lì e parliamo va bene?" la rassicura Angela gentilmente "ok a tra un po,grazie" Sara le sorrise e chiuse la chiamata dopo averla salutata.
"Sta arrivando zia Angela " grida a Laura ,che era nella sua stanza come sempre, per informarla.
Dopo più o meno un oretta come detto dall'amica,lei si presentò a casa loro.
Sara prese il discorso mentre prendevano un tè caldo "stanno succedendo cose insolite ultimamente.." incomincia avendo tutta l'attenzione di Angela "ho saputo di Alessandro ..mi dispiace molto" mette una mano sulla sua guardandola in modo compassionevole "non ricordo molto..ma abbastanza da essere sicura che David ci stia perseguitando.." le viene la pelle d'oca al pronunciare di quella frase "cosa vorresti dire?" chiede Angela seria "lui è qui..ci tormenta" le si inumidiscono gli occhi "Sara capisco il momento difficile che stai passando ma..forse non dovresti fissarti troppo,ciò che è successo è terribile ma è l'ora di andare avanti no?" cerca di farla ragionare pensando che anche a lei ,come a Laura,devono essere rimasti ancora i segni della morte di David.
"L'ho visto" ammette poi Sara "dove?" domanda Angela preoccupata per lei "ha torturato Laura in bagno" aggiunge nauseata al ricordo "cosa..ma l'ho vista prima e sta bene.." dice perplessa "oh mamma,forse sto diventando pazza!" esclama con una risata nervosa "hai bisogno di liberare un po la testa,che ne dici di uscire un po domani? Ti farebbe bene" le consiglia Angela molto più preoccupata di prima.
Sara la ferma prima che essa se ne vada "Angela?" la chiama "si?" so che ti sembro impazzita adesso..ma è tutto così confuso e.." non sapeva come spiegarsi,come farsi credere.
"Tranquilla,davvero" le fece un piccolo sorriso ancora con quell'espressione perplessa in volto e Sara sospirò,Angela guardò in su e salutò Laura che la guardava dalla finestra.
Sara seguì il suo sguardo ed una volta che la figlia si allontanò dalla finestra notò delle strisce di sangue macchiare il vetro.
Entro subito in casa ,con un tuffo al cuore,dirigendosi al piano superiore ed andò nella stanza di Laura diretta alla finestra ,quando spostò la tenda non c'era più nessuna traccia di sangue "sto diventando davvero pazza.." si disse fra se e se "Mamma" la chiamò Laura "si?" si voltò nella sua direzione e notò che la lampadina era di nuovo impazzita,che fossero dei segnali..
Basta fissazioni,doveva smetterla!
Si alzò sul letto e la girò sistemandola "ecco,ora va meglio,è tutto apposto" disse più per rassicurare se stessa e soddisfatta di essere riuscita ad aggiustare la lampadina.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 24, 2015 ⏰

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