-Che sei stata adottata Emily-
Disse Sammy senza pudore.
-Tesoro non volevamo lo venissi a sapere in questo modo-
-Non chiamarmi tesoro, tu non sei mia madre e non lo sarai mai!
E comunque quando pensavate di dirmelo?-Disse Emily urlando e cominciando a piangere.
Le sue gambe cominciarono a tremare mentre Sammy le corse incontro.
-tu lo sapevi perché non me lo hai mai detto?-
-perché non lo so Emily.
Ma sappi che anche se non siamo una vera famiglia noi ti amiamo.
Tu sei originaria del Texas, di San Antonio, i tuoi genitori morirono in un incidente quando eri molto piccola, amici dei tuoi genitori ti accolsero a casa loro ma decisero di mandarti via dalla tua vera casa per farti soffrire di meno e hanno trovato noi, la tua famiglia adottiva--e chi sono queste persone? -
-i genitori di Austin-
A quel nome il mondo sembrò caderle tutto sotto i piedi.
Ora si che si spiegava tutto, quegli stupidi incubi e Austin.
Emily non rispose, si allontanò e sbattendo la porta si chiuse in camera.
Tutte le sue certezze erano crollate in pochissimo.
Non sapeva più chi era veramente, si sentiva sola e persa e con le lacrime agli occhi riuscì ad addormentarsi.
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La mattina seguente Emily si alzò dal letto con uno strano sorriso sul volto.
Si sentiva serena e tranquilla, era riuscita a dormire senza problemi.
Si sentiva sollevata ed era sicura di aver sognato i veri genitori che dicevano che l'amavano.
Si era alzata dal letto ed era corsa giù.
Aveva abbracciato i suoi genitori adottivi e Sammy chiedendogli scusa.
Si sentiva in colpa per come aveva reagito ma aveva capito che non era loro la colpa.
L'avevano trattata sempre come se facesse parte della famiglia e per lei quella era la sua vera famiglia.
Aveva dei genitori fantastici e un fratello, ora lo poteva dire alquanto figo e sempre pronto ad aiutarla.
Non avrebbe mai potuto chiedere di meglio.
Come tutte le mattine uscì di casa e non appena arrivata a scuola corse incontro ad Austin
-dobbiamo parlare-
Dissero insieme.
-comincia tu-
-no tu-
Continuarono scoppiando in una risata.
-Ok allora, Austin io sono di San Antonio e tu per un breve periodo sei stato il mio fratellastro-
Disse Emily seria.
La faccia di Austin divenne cadaverica ma in quel momento collegò i pezzi del puzzle, la foto di quando era piccolo, la ragazza era lei.
-allora eri tu, ecco perché sentivo di conoscerti-
Disse mettendosi una mano sulla fronte.
Continuarono a parlare per un pò di tempo sulle loro vite finché Emily non trovò il coraggio di esprimere i suoi veri sentimenti.
-Austin sei un ragazzo adorabile e stupendo ma non posso-
Disse senza guardarlo in faccia.
La frase si spezzò così, non sapeva come continuare, non sapeva come dirgli che per quanto l'attrazione fisica fra i due era alta, Austin non era la persona giusta per Emily.
-Emily ho capito cosa vuoi dire e per me è lo stesso-
Disse stringendola a se.
Non le avrebbe mai detto che quando l'aveva baciata aveva immaginato la sua ex e non lei, aveva immaginato di baciare le labbra di Jennifer la ragazza che amava ma che aveva lasciato in Texas prima di partire.
-Amici?-
Disse Austin allontanandosi di poco da lei.
-Amici-
Rispose Emily con convinzione stringendogli la mano.
-Ci vediamo dopo a lezione-
Disse infine Austin salutando la ragazza che era riuscita a togliersi un grande peso.
Finalmente era libera, libera di fare una cosa che da quando aveva fatto quel sogno non era riuscita a fare.
Capire cosa si provasse a baciare quelle labbra che neanche in quell'incubo era stata capace di sfiorare.
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La campanella della ricreazione suonò ed Emily corse nel cortile esterno dove era solita mettersi con i suoi amici.
Vide Jack in lontananza seduto su una panchina isolata e lo chiamò.
Jack al suono della voce di Emily si irrigidì e si alzò.
Era egoista lo sapeva ma non riusciva a sopportare il fatto di averla vicino.
Preferiva sfuggire invece di affrontare il problema.
-Jack fermati, ti prego-
Urlò Emily correndo incontro al suo amico ma lui continuò per la sua strada.
Emily che era una persona testarda però lo raggiunse, poggiò le sue mani sopra le sue spalle e lo fece voltare.
Gli occhi celesti di Jack erano fissi sui suoi ed Emily provò una strana sensazione allo stomaco, diversa da quella che aveva provato con Austin.
Sapeva che questa volta c'era di più, lei amava tutto di Jack, non solo i suoi occhi o i suoi capelli biondi ma il carattere, la sua simpatia, la sua solarità, il suo essere lui.
Senza pensarci due volte Emily poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo che inizialmente rimase pietrificato.
Jack non riusciva a realizzare ciò che era appena successo, non riusciva a credere che quello che desiderava da così tanto tempo era appena diventato realtà.
Il ragazzo chiuse i suoi occhi e poggiando una mano sulla guancia approfondì quel bacio.
Jack chiese l'accesso alla bocca della ragazza e lei senza pensarci due volte aprì la bocca.
Le loro lingue si muovevano insieme come le loro labbra che sembravano fatte per stare insieme.
Ad Emily e Jack non interessava se si trovavano nel giardino di scuola, non gli interessava se qualcuno potesse vederli, a loro non interessava più niente, erano solo loro, il mondo intorno era sparito.
Loro erano la riprova che l'amore vero esisteva e del fatto che lottare per ciò che si ama è sempre la cosa più giusta da fare.
Emily ci aveva messo tempo per capirlo ma finalmente era riuscita a distinguere il vero amore da quello apparente e non lo avrebbe mai lasciato.
THE END ♡
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Wrong one || Jack Johnson || Austin Mahone
FanfictionA volte cerchiamo l'amore in qualcosa a noi estraneo perché consideriamo l'amore stesso come un sentimento a noi sconosciuto ma non capiamo che a volte quel sentimento che ci sembra così difficile da comprendere è nascosto dentro di noi e che basta...