*** CASSANDRA
Ormai la storia tra me e Dylan non era piú come all'inizio. Io lo amavo ancora, ma lui non provava lo stesso per me. Avevo bisogno di chiarire le. Cose con lui, soprattutto dopo la discussione che avevo avuto con Maya quel pomeriggio al parco.*
"Sei Cassandra, vero? Non so se ti ricordi di me..." tentai di liberare il mio braccio, ma la sua presa era solida come una morsa di ferro.
"Si, sono io. Cosa vuoi?"
"Mi chiamo Maya, sono la sorella di Tobias Corrison" Mi bloccai di colpo, spalando la bocca e gli occhi.
Deglutii."Cosa volete ancora da me, voi due?" La mia voce tremava.
"Non si parla di cosa 'vogliamo noi', ma di cosa 'voglio io'. Voglio l'unica cosa che, ancora per poco, ti appartiene. Voglio Dylan O'Brien."
Le sue parole rieccheggiarono nella mia mente, non riuscivo a formulare una risposta.
Lei voleva l'unica persona di cui davvero mi importava, colui che aveva permesso il grande cambiamento nella mia vita: cosa sarebbe successo se glielo avessi ceduto? Cosa ne sarebbe stato di 'noi'?"Perchè?" Strattonai forte il mio braccio, riuscendo finalmente a liberarlo dalla sua presa.
"Perché altrimenti potrei raccontare a tutti la veritá su tua madre. Sai che posso farlo." Mi guardó negli occhi con un ghigno che mi fece gelare fin dentro alle ossa.
Oh, no. Perché quel maledetto giorno non sono stata forte? Perché quel maledetto giorno ho raccontato tutto a Tobias? Avrei dovuto tenere la bocca chiusa.
"Brutta sporca puttana!" Le puntai il dito contro, riducendo i miei occhi a due fessure.
"Stai invertendo i ruoli, tra di noi l'unica vera puttana é tua madre" Caddi sulle ginocchia: sentii formarsi un nodo alla gola, i miei occhi bruciavano.
Era una serpe, e le parole il suo veleno. Sapeva i miei punti deboli e di certo non avrebbe esitato a centrarli, pur di raggiungere i suoi scopi."Tu non sai niente dei motivi di mia madre!" Cercai invano di difenderla; anche se lei non c'era mai stata per me era comunque mia madre.
"Hai ragione, ma so quanto basta per rovinarti"
Si giró per tornare alla capanna di salici.
"Ah, ovviamente né Tobias, né Dylan dovranno mai sapere di questa conversazione."
Sculettó fin dentro al 'mio angolo'
"Scusami Mason, ero intenta a risolvere una questione..." La sentí dire con il ragazzo con cui fino a poco fa stava tranquillamente limonando.Mi alzai in piedi: dovevo essere forte. Avrei chiuso con Dylan, sí dovevo farlo. Non potevo permette che la mia vita andasse a rotoli perché volevo tentare di tenere in piedi una relazione che piano piano stava morendo.
"Voglio Dylan O'Brien": quelle parole mi rieccheggiavano nella mente.
Ad un tratto collegai quello che mi aveva detto Maya con il comportamento scorbutico di Dylan. Lei lo aveva giá e lui non aveva opposto nessuna resistenza.Bastardo, la pagherai. Per ora mi limiteró a chiudere questa realazione prima che tu diventi la mia ossessione.
*
Presi il telefono: avevo bisogno di mettere fine alla storia tra di noi.
C: Ho bisogno di parlarti. Vediamoci oggi a casa tua.
D O'B: Oggi non riesco, ho degli impegni, tesoro.
C: Non me ne frega un cazzo dei tuoi impegni, ora li cancelli. Chiaro?!
D O'B: Vieni alle 16.30Che bugiardo, prima ha troppi impegni, poi magicamente spariscono. Ma tra poco saró io a ridere per ultima.
Arrivata a casa, mi feci una doccia veloce e indossai le prime cose che trovai nell armadio: un paio di jeans corti e una canotta blu. Andavano piú che bene.
Erano giá le 16.25, per cui mi incamminai verso casa sua.Inspira. Cassandra ispira, espira.
Suonai il campanello e la porta si aprí subito.
Come avevo anche solo lontanamente pensato di voler lasciare questo ragazzo perfetto? I suoi occhi marroni erano cosí pieni di voglia di amare, i suoi capelli cosí perfetti, le sue labbra cosí morbide...
"Allora, Cassandra? Cosa mi dovevi dire?" Incroció le braccia al petto: era evidentemente infastidito e scocciato.
No, Cassandra, non puoi. Hai detto che lo avresti mollato e ora non si torna indietro.
"Pronto? Cassandra ci sei?" Mi sventoló una mano davanti alla faccia, per constatare la mia effettiva presenza.
"Si, ehm, Dylan... io ci ho pensato a lungo ed é stata una scelta difficile per me, ma ho deciso di mettere fine alle nostre discussioni e provare a ricominciare tutto da capo. Io, giuro, ti amo come non ho mai amato nessuno e non posso stare lontana da te.
Ti confesso che ero venuta qui per mollarti, ma ci ho ripensato non appena ti ho visto. Mi capisci?"Avevo scelto di ascoltare il cuore, e lui mi diceva che tra di noi c'era qualcosa e non mi importava nulla di quello che in quel momento mi stava suggerendo la mente: io volevo lui.
"Si, io ti capisco" tirai un sospiro di sollievo: il mio cuore non aveva fallito
"Ti capisco, ma non condivido"
Rimasi interdetta dalle sue parole. Non riuscivo a muovermi: mi aveva lasciato spiazzata."C-cosa?" La mia voce tremava, anche se cercavo di non farlo notare.
"Io voglio chiudere questa storia. Non devi piú scrivermi, non devi piú guardarmi, ma sopratutto ti devi dimenticare di me. Addio."
Si giró e chiuse la porta bruscamente.
Rimasi in piedi fuori da casa sua: non mi aveva nemmeno fatta entrare.
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L'Amore Fa Cambiare
FanficFan Fiction su Dylan O'Brien. Lui si innamora di Cassandra, una ragazza che era considerata dai coetanei "solamente una puttana". Lei cambia per lui, ma gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo...