Capitolo 5

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Così adesso ero lontano da casa. Il mio telefono suonò. Era Ethan. Misi il silenzioso e lasciai perdere. Ho iniziato a piangere e fiumi di lacrime scendevano dalla mia faccia. Decisi di rispondere solo alla terza chiamata che lui mi fece.
-Pronto?- dissi piangendo.
-Eddie, tutto bene?- mi disse.
-Per niente... sono stato mandato via di casa solo perché mio padre non mi accetta per quello che sono.- risposi. Lui non disse niente per qualche attimo. Poi rispose:
-E adesso che fai?- mi disse preoccupato.
-Di certo non ritorno per farmi perdonare da quel cretino!-
-Beh, ti capisco... Che ne dici se adesso vieni a casa mia così ne possiamo parlare?- mi chiese.
-Va bene... Ma dove ci incontriamo?- gli chiesi.
-Girati.- mi disse.
Non appena mi girai, vidi Ethan che stava a nemmeno 1 metro da me. Lo abbracciai con tutta la forza che avevo, poi mi baciò. Era strano stare sul marciapiede di una strada molto frequentata e baciarsi con un ragazzo. Per un attimo la gente intorno a noi sembrava non esistere. Andammo a casa sua e lì trovai sua madre e suo fratello. Subito Brandon, il fratello di Ethan, mi guardò come una persona guarda un perfetto sconosciuto.
-Tu devi essere Edward, giusto?- mi chiese sua madre.
-Si, piacere di conoscerla, signora.- risposi.
-Oh, così mi fai sentire vecchia! Chiamami pure Natalie.- mi disse.
Io e Ethan andammo nella sua camera e continuammo a parlare di quello che era successo.
-E adesso come ti senti?- mi chiese.
-Diverso. Anche se molti dei miei amici mi dicono che devo essere fiero di quello che sono, io non riesco a capire come fare!- risposi.
-È facile! Basta pensare che tu non sei l'unico così e che questo non è un difetto! Quello che tu provi per un ragazzo è la stessa cosa che un altro ragazzo prova per una ragazza. È pur sempre amore.- mi disse.
Dopo cena andammo a dormire.
-Buonanotte, amore mio.- mi disse in tono amorevole.
-Cosa dovrei fare senza di te?- gli rispose sorridendo. Lui ricambiò il sorriso e mi addormentai vicino a lui.

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