Abbie Allison Styles 2 -Love me again-

38. ~La mia bambina

Le labbra socchiuse, gli occhi sbarrati, le mani nei capelli..quello era Zayn.

Il mio battito era accelerato al massimo, ora lui sapeva, ma non tutto..non ancora.
"Tu..tu mi stai dicendo che...che tu..che io e te.."

Annuii rabbrividendo, immaginando cosa saremmo potuti essere in quel momento, se solo si fosse evitato quel malinteso enorme.

Mi poggiai alla scrivania asciugandomi le ultime lacrime, Zayn era immobile.

Si alzò all'improvviso e mi venne accanto, io lo guardai curiosa. Mi prese per mano e mi portò sul letto, sedendosi nuovamente davanti a me.

"Puoi..per favore, spiegarmi?"

Era confuso, come biasimarlo.

Annuii in silenzio.

"Perché ce l'avevi così tanto con me?"

"Dopo che quella sera abbiamo litigato, sono stata male e immagino anche tu. Smettemmo di parlarci e di sentirci, ma io non sapevo il perché. Sono state settimane da incubo, io non cercavo te e tu non cercavi me, così credetti che fosse finita."

"Sei pazza."

"Quelle settimane, le ricordo a memoria. Se non ci fosse stata Cleo io ora non sarei qui. Cominciai a bere e frequentare pub, ovviamente tutto questo non faceva molto bene al bambino."

"Aspetta, quindi tu.."

"Ero incinta già da parecchie settimane prima che ci lasciassimo."

"E perché non me.."

"Non lo sapevo, il medico mi ha detto che sono casi rarissimi, ma succedono. Non sapevo di essere incinta, non avevo nessun sintomo, nessun rigonfiamento, nulla."

"Cazzo."

"Così cominciai a bere, a fumare, ero anche abbastanza in depressione per la tua assenza m-ma..un giorno.."

"Cosa?"

Feci un bel respiro.

"Abbie dimmelo, ti prego."

"E-ero allo Shine, una sera. Ora t-tu sai com'era prima.."

"Sì, sì lo so", mi poggiò una mano sulla mia tentando di calmarmi.

"Io ero lì, mentre bevevo con altre persone e..all'improvviso ho sentito delle urla fuori..fuori al locale."

"Vuoi fare una pausa? Vuoi riposarti prima?"

"No, devo dirlo ora. S-Sentii delle urla così mi precipitai fuori, era una scena orribile!" singhiozzai mentre lui tentava di calmarmi.

"Va tutto bene, sta tranquilla, con calma."

"C'era..c'era Iris, una ragazza che conobbi stesso quella sera, provenivano da lei le urla, dei...dei ragazzi la stavano riempiendo di botte ed intorno c'erano tanti ragazzi che guardavano ridendo, io..mi sentii malissimo."

"Poi?"

"Così corsi in suo aiuto, anche se sapevo che potevo far poco da sola contro ben cinque ragazzi che continuavano a malmenarla e.."

"E..?"

"C'è poco da dire", abbassai il capo, lui sgranò gli occhi.

"Ti hanno picchiata?"

"Nella mia testa pensavo solo a difendere quella ragazza, ero un po' brilla e mi buttai nella mischia, ma..ero troppo debole o meglio eravamo deboli."

"Possibile che nessuno corse in vostro aiuto?!" sbottò, io lo guardai. "C'è dell'altro vero?"

Annuii.