Mystich Falls

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Pov Isabella/ 15-08-15
Voleva sapere dove fossi nata ...

Voleva sapere tutto di me e io sorridevo inesperta, promettendo che se ci fosse stata l'occasione, avremmo fatto tutto quello che voleva lui ....

Ed eccoci nella sua Volvo, con gli occhiali da sole, che andavamo verso la Virginia in quel soleggiato pomeriggio, con i finestrini abbassati e il vento che ci accarezza i capelli.
Le mani intrecciate e un sorriso dipinto sul volto ci accompagnava in quel 15 agosto 2015.
Lui rideva ed era così bello, continuavo a chiedermi, come avevo fatto a vivere così tanto tempo senza quel matto che era il mio universo.
-credi esista ancora casa tua?- mi chiede.
-non so, forse, non ci sono più tornata dopo il '64-
-non sei nemmeno un pò curiosa, Bella? O hai spento di nuovo i sentimenti?-
Rido piano. -certo che sono curiosa, ma lo sembri di più tu, insomma Mystich Falls è stata solo la prima tappa, perché andare proprio lì?- chiedo.
Si volta senza parole. -sei nervosa, Bella? Anzi, sei palpabilmente nervosa, amor mio?- sorrido all'appellitivo e nego diretta.
-dico solo che potremmo andare a Chicago, invece che proprio a Mystich Falls, lì sono anche morta e non sono bei ricordi- dichiaro e mi percorre un brivido, pensando che ogni tanto, sentivo ancora le mani di Katherine sul mio collo, prima che lo spezzasse nettamente.
Passai le mani sul collo e lui, quasi distrattamente ne prese una portandosela alle labbra.
-tranquilla Bella, le troie vampiro dopelgunger non ti gireranno più attorno, promesso-
Sorrido. -lo so- dico, anche se non ne sono convinta fino in fondo, entrambi i miei fratelli se ne sono innamorati .... ma di certo di loro, a lui non ne avrei parlato, non avrei rovinato quella nostra vita. Sì, perché Damon e Stefan, rovinavano sempre tutto.
-e poi a Chicago, ci sarai stata almeno 10 volte, non ne vale nemmeno la pena-
Rido. -certo che sì invece, voglio guardare la città con i tuoi occhi, non con i miei- dico e lui mi piazza un altro bacio sulla mano.
-perché non facciamo così, anche con la tua città che è a venti metri da noi?-
Abbasso lo sguardo al cartello "Benvenuti a Mystich Falls". È molto più verde di come lo ricordavo e immagino fossero il cambiamento a distanza, di oltre 100 anni dall'ultima volta.
-ricorda che ti amo- dice guardandomi.
-ti amo anche io Edward-

Lo conduco sulle strade che conosco a menadito, e lui le percorre tranquillissimo. Io ho ricordi che mi riempiono la memoria e la testa mi si riempie di immagini. Facciamo il tragitto in silenzio, ognuno nei suoi pensieri io soprattutto mentre i miei occhi ricordano le strade senza sterrato, con solo sassi chiari che facevano male. Ricordavo i cavalli, che percorrevano le strade conducendo le ultime carrozze.
Arriviamo in un punto, che un tempo era il centro della città, ma che in quel momento è periferia o addirittura foresta.
-tutto bene?- mi chiede, in ansia vedendomi probabilmente in lacrime. Annuisco strusciando il viso sulla manica della maglietta tinta unita leggera che era di quel secolo, ma di nessuna grande marca. -hanno sgretolato il mio mondo- dichiaro.
Mi abbraccia. -raccontami- supplica e mi nascondo tra le sue braccia. -Bella sono serio, raccontami com'era ... io non c'ero, non posso saperlo-
Annuisco. Scendiamo dalla macchina, che parcheggia vicino a uno spiazzo per i campeggiatori. Mi prende per mano e camminiamo. -lì c'era un pozzo, le domestiche la venivano a prendere qui l'acqua- dichiaro mostrandogli un vecchio pozzo.
Continuiamo verso ovest. -lì c'era il negozio di erbe e medicinali- continuo. Affretto quasi il passo riconoscendo la strada di casa.
Spero di trovarla, di toccarla ... di ritrovare una delle vecchie foto di famiglia o qualcosa del genere. -lì la tenuta Fall- dico mostrandogli vecchie rovine che mi fanno piangere il cuore. Mezzo chilometro dopo siamo davanti ad altre rovine. -questa era la tenuta Lookwood, qui sono stata nominata Miss Mystich Falls una settimana più o meno prima di morire- rido. -era così importante, volevo diventarlo con così grande accanimento ... gareggiavo, diciamo, da quando ero piccola, mia madre è morta quando non avevo più di 4 anni e ho sempre pensato che se fossi piaciuta agli altri mia madre sarebbe stata fiera di me, e quella sera era stato tutto così bello; luci, danze, tutti tirati a lucido ... portavo in quell'occasione un vestito blu, con le spalle abbassate che era già abbastanza scandaloso ... avevo ballato con Damon tutta la sera, poi avevano annunciato i vincitori. Ed io ero Miss Mystich Falls, sul pedigree avrei avuto anche questo a mio favore- racconto. -la sera in cui sono morta, se fossi rimasta in questa casa un ora in più forse sarebbe cambiato qualcosa. Avevo il mio vestito preferito, quello porpora e mi avevano fatto appena conoscere il figlio maggiore dei Lookwood che era appena tornato dalla guerra. Ricordo che ho pensato, che lo avessero fatto per farmelo.sposare poi ... poi sono tornata a casa e Katherine mi ha spezzato l'osso del collo-
Mi stringe un pò. -ero così stupida-
Lo accompagno su una vecchia stradina che era ancora tracciata per mia gioia. Camminiamo e continuo a sperare che esista veramente ancora. Ma quando, me la trovo davanti, scoppio in lacrime e tiro pugni al terreno. Casa mia è uno spiazzo pieno di rocce qua e là. Tiro un calcio ad un albero che si abbatte miseramente al terreno. -nooo!- urlo. -non può, non possono averlo fatto!-
-calma, shh, cos'è questo posto?- mi chiede tenendomi alle spalle.
-è la tenuta Salvatore!- urlo. -é casa mia- a pieni polmoni nel rammarico dei ricordi, nel dolore della perdita e nel lutto della realtà

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