Edward Cullen

130 12 2
                                    

Pov Edward / 2013
Mi guardava con quell'aria di sfida, di chi si fa beffe del mondo; e mentre mi guardava, tremavo e non ne capivo il motivo dominante.
Era fiera come una gatta selvatica e con un portamento da regina.
Con degli occhi così scuri e tristi nel complesso che trovavo così maledettamente caldi e familiari. Ancora il suo nome, non lo avevo capito, ma sapevo che odiava mio padre e teoricamente l'avrei dovuta odiare.
Mentre c'era chi urlava e chi se la prendeva con lei per aver tolto Victoria dalla circolazione, io non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.
-se Lizie, non vuoi farti chiamare come vuoi che ti chiami?-
Lei cambia traiettoria, mi guarda e tremo nel profondo.
-Isabella Retovalsa è il mio nome, tranne Lizie chiamami come vuoi, non ho preferenze-
-okay ....- dico sedendomi.
-il figlio al prodigo, ha deciso di farmi l'onore di parlare con me?- chiede sarcastica.
-non sono suo figlio, come nemmeno di Esme. Sono Edward Masen, nato nel 1901 e morto nel 1918 per spagnola-
Sorride. -hai pisciato fuori Masen, non ho intenzione di esserti amica-
Sorrido. -carina, anche tu hai pisciato fuori, se pensi che voglia ragionare con una vampira che ha spento i sentimenti ... quindi ti propongo una tregua-
Si incuriosisce, apparentemente.
-finalmente, finalmente qualcuno che parla la mia lingua, spara-
Mi sussurrano di non fare niente, ma non ho voglia di farmi fermare, voglio conoscere Isabella Retovalsa e avrei lottato per questo.
-io, oggi, farò una ricerca e vedrò di provare ad indovinare perché ce l'hai tanto con Carlisle, di che età sei e di dove. Se indovinerò, riaccenderai i sentimenti e parleremo del tuo rilascio come persone civili, non come mostri-
Lei sorride; -e se non indovini, mi lascerete andare e, carino il mio figlio al prodigo, tu verrai con me e imparerai come vedo i vampiri.-
Ci penso, non ci avrei perso nulla, anche se molti dei miei parenti che stanno alle mie spalle, mi stavano dicendo di diffidare.
-andata- e lei sorrise. Mandai via gli altri e rimaniamo solo noi due.
-comincia, hai 5 domande, usale bene ...-
-... e valgono i sì e i no- dichiaro. Ride mordendosi un labbro.
-okay- è incantevole mentre vuole prendersi gioco di me, lei ha un'attrazione fisica pazzesca su di me e alcuni dei miei istinti più nascosti cominciano a farsi bollenti. Cosa che prima di dieci minuti non mi era mai successo. Io sono sessualmente attratto da Isabella, e non riesco a farne a meno; più la voglio, più mi dico che non dovrei che è sbagliato, che la conosco appena.
Annuì, riprendendomi un minimo e prendendo un foglio, scrissi quello che sapevo e supponevo soltanto; osservai la sua postura, quello che indossava e i capelli
-alzati e cammina, due secondi- ordino e mentre lo fa è eretta e composta.
-prima quanto più o meno del 1900, su per giù 30 anni?-
Annuì.
Osservo le mani e le braccia seminude, il colore latteo della pelle, che si interrompeva soltanto sul collo dove era vagamente più arrossato, come irritato.
-sei più del sud che del nord, dall'accento sembra Texas, un mio vecchio amico aveva un accento simile, ma dagli avvenimenti del 1870 più o meno non sembra esserci nessun evento eclatante che possa corrispondere. Sei apparentemente amica di Elijah quindi mi viene da dire che stai più o meno in Virginia- dichiaro. -sì 1865/1870 in Virginia più o meno-
Lei cambia espressione. -devi avere più o meno 18 anni e probabilmente facevi parte di un ceto agiato, sei troppo pallida per poter pensare il contrario-
Lei sembra senza parole.
-per Carlisle, se lo conosco bene quanto dovrei, probabilmente stavate insieme, era il tuo primo amore, ma lui si odiava il ché ti ha portato ad odiarti. Siete state insieme per un pò, poi si è stancato. Tu, probabilmente, sei stata educata per sposarti e metter su famiglia, ma lui non ci stava, aveva troppe domande e voleva sapere troppe cose che finito lo stupore originale della differenza tra di voi, hai detto che c'era un modo soltanto per i.vampiri impuri per essere trasformati e lui ti ha detto dove trovare i Volturi, con i quali hai passato più o meno 10 anni, direi forse meno, prima di partire ancora e tornare qui-
Lei è impassibile. -perché ti interessa tanto?- chiede. -anzi lo so, la carne di voi uomini è troppo debole per riuscir a controllarvi e, a pensare con la testa e non con l'uccello. Sai che ti dico, se ho spento i sentimenti avrò avuto le mie motivazioni e non permetterò ad un bambino che si crede chissà chi, di trattarmi come una cavia da laboratorio-
Le sue parole mi colpiscono, sono così visibilmente attratto da lei? Probabile, sono inesperto da quel lato. Sin dal 1918 mi ero chiesto se fosse possibile che un vampiro provasse, qualcosa per qualcuno, ma fino a quel preciso momento non era mai stato così. Sono un uomo ma non avevo pensato di esserlo fino a quel punto.
-un accordo è un accordo, rispettarlo Bella-
Lei si ferma sorpresa. -1864, Mystich Falls, 1864 durante la caccia ai vampiri, sono nata e morta lì, avevo 18 anni- dice con le lacrime agli occhi. Mi alzo e guardo le sue reazioni.
-io non volevo diventarlo, ma voi uomini siete troppo egoisti per rispettare una richiesta, ossia che se dovevo morire, volevo succedesse e non volevo vivere per oltre 140 alla ricerca di un motivo- la sua voce si è decisamente addolcita.
-sei bravo probabilmente hai studiato, sto rispettando la promessa, ma tu non sai chi hai davanti-
-invece penso di sì- contrabbatto e mi rendo conto, che provocare un vampiro del suo livello è una gran brutta idea, quindi se dico una cazzata con il suo stato d'animo a pezzi, potrei giocarmi la vita.
-sei nata principessa, ma sei cresciuta come una guerriera, un angelo bianco con un'anima nera-
Lei mi guarda incredula e scatto. La prendo ai fianchi e prima che emani un respiro, la sto baciando come se non ci fosse nulla di strano in questo. Come se aspettassi dal '18 di farlo. La bacio, come se non ci fosse un domani per noi.

Run with meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora